Nadal: "I bambini devono pensare a divertirsi, non a essere come me"

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Nadal: “I bambini devono pensare a divertirsi, non a essere come me”

Nonostante 4 finali perse, vincere Miami non è un’ossessione. Così Rafa in conferenza. Le parole di stima di Sharapova

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Secondo alcuni, quella di Nadal per il Miami Open, sarebbe una vera e propria ossessione. Il maiorchino, che viene dalla batosta rimediata con Federer a Indian Wells, vanta quattro finali in Florida (2005, ’08, ’11 e ’14), ma si discosta da questa teoria: “Vincere a Miami non è un ossessione. Certo, mi piacerebbe aggiungerlo al mio curriculum e so che le opportunità non sono infinite, ma spero di averne ancora in futuro. Ho avuto quattro occasioni in passato e in due di queste sono andato molto vicino alla vittoria.” Nadal si riferisce alle finali del 2005, quando perse con Federer al quinto dopo essere stato in vantaggio due set a zero, e del 2011, sconfitto da Djokovic 7-6 al terzo.

Sicuramente a Miami può sentirsi quasi a casa visto che in città la lingua e la cultura ispaniche sono davvero molto presenti: “Qui mi sento sempre molto coinvolto dal pubblico. È un torneo importante e dobbiamo arrivare preparati per giocare al meglio.

Oltre all’appoggio del pubblico e alle buone sensazioni che Miami trasmette a Nadal, quest’anno le sue possibilità di successo sono ancora maggiori vista l’assenza dei primi due giocatori del mondo, Murray e Djokovic. Il suo percorso non dovrebbe essere troppo complicato fino almeno agli ottavi dove potrebbe trovare Dimitrov, con cui si è allenato nei giorni scorsi. Il numero 7 del mondo però insiste: “Ognuno di noi sa che la stagione è lunga e questa volta Murray e Djokovic non ci saranno, ma ci sono comunque tanti altri grandi giocatori in tabellone.

Si tratta di dichiarazioni che rimarcano l’umiltà di questo grande giocatore, così come quelle di Maria Sharapova che ha rilasciato un’intervista a Vanity Fair Spagna in cui spiega come Nadal le sia stato vicino quando scoppiò il caso di doping che l’ha coinvolta: “Mi dimostrò il suo appoggio mandandomi un messaggio molto dolce quando successe tutto” afferma Sharapova, “anche per questo nutro un profondo rispetto nei suoi confronti.

Nadal ha poi chiuso la sua intervista pre-torneo rispondendo a un giornalista che gli chiedeva di mandare un messaggio ai bambini che sognano di diventare come lui: “Vorrei dire loro di non sognare di essere come Rafa Nadal, piuttosto dovrebbero sognare come divertirsi ogni giorno, questa è la cosa più importante. Quando ero piccolo, non ho mai avuto un sogno così ambizioso, non ho mai pensato di essere come Agassi o Sampras. Mi preoccupavo di allenarmi bene ogni giorno e di dare il massimo sul campo da tennis, ma anche di godermi la mia infanzia insieme ai miei amici. Un bambino deve pensare a divertirsi e a nient’altro.

Nadal comunque ha avuto anche il tempo di pensare ad altro, visto che ieri sera è intervenuto all’inaugurazione di un nuovo ristorante spagnolo a Miami (che fa parte della catena Tatel) di cui è socio, insieme a Enrique Iglesias e Pau Gasol.

L’esordio di Nadal nel Miami Open è previsto per domani; il suo avversario sarà Dudi Sela che ieri ha sconfitto Christian Harrison, fratello di Ryan.

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