Il match che apre il programma del secondo turno del torneo WTA di Strasburgo appunta tutti i motivi di interesse su Giorgi, chiamata a dare seguito all’ottimo risultato del primo turno quando la tennista marchigiana aveva perentoriamente eliminato la tds n. 2 (e n.15 del mondo) Elena Vesnina. La sua avversaria, passata anche lei dalle qualificazioni e con la quale non constano precedenti, aveva superato al primo turno la turca Buyukakcay.
L’incontro procede inizialmente su un sottile equilibrio che Barty riesce a portare a proprio favore approfittando della prima palla break ed annullandone una alla sua avversaria nel gioco successivo. Dal 3-1 a proprio favore all’australiana basta difendere il vantaggio con il servizio riducendo al minimo il rischio di far rientrare Giorgi nel set: l’unica occasione che le si offre è sul 4-2, ma la tennista azzurra non sfrutta una palla break sul 30-40 e Barty finisce per aggiudicarsi senza ulteriori affanni il primo parziale per 6-3. Se il primo set si è sviluppato all’insegna di un equilibrio precario che si è via via consolidato, la cronaca del secondo è, al contrario, inesistente: come capita, specialmente nel tennis, quando la resa mentale anticipa quella sportiva senza apparenti motivazioni, quando Camila si appresta a servire per il primo gioco, è già sulla strada di Parigi. Mai in vantaggio, mai in condizioni di recuperare l’andamento del match, l’azzurra si pone, indipendentemente dai meriti della sua avversaria, fuori dal set che cede 6-0 in soli 24 minuti. L’australiana ora attende, al terzo turno, la vincente tra Gavrilova e Kulichkova.
L’incontro più vibrante della giornata si svolge immediatamente quello dopo di Giorgi. Il pronostico è dalla parte dell’australiana Gavrilova contro la russa Kulichkova. I precedenti, entrambi del 2015 e sul cemento, sono in parità con la russa che si è aggiudicata l’ultimo a Kuala Lumpur. Nel primo set Gavrilova si mostra determinata nel controllare il gioco: dopo il break al primo turno di battuta dell’avversaria,la tds n.7 non concede neanche i vantaggi sul proprio servizio e chiude agevolmente 6-3. Il tema tattico segna un predominio della Gavrilova col diritto profondo che mette sovente in difficoltà Kulichkova quando la 21enne russa è chiamata a difendersi dal lato del diritto. Nel secondo set Kulichkova è brava a rimanere, anche con la testa, nel match e ad approfittare di un passaggio a vuoto di Gavrilova, per strapparle due volte il servizio e portarsi sul 4-0. L’australiana non è tuttavia avversaria dedita ad abbandonare anzitempo il campo senza reagire: nei tre giochi successivi altrettanti break consentono a Gavrilova di recuperare parte dello svantaggio che viene colmato col successivo break che stabilisce la parità nel set sul 5-5. In questa fase, molto vibrante, di gioco Kulichkova sfrutta al meglio il rovescio in cross che più di una volta le garantisce il punto ma soffre i cambi di ritmo di Gavrilova che inizia ad usare il back, colpo cui non ricorre frequentemente, per mettere in difficoltà l’avversaria. Il tie break del set mostra una Kulichkova più determinata ed efficace col diritto che, in rimonta, ristabilisce la parità del match.
Il terzo set ricalca curiosamente l’andamento del secondo: Kulichkova che, avanti di due break ne restituisce uno ma non approfitta di tre opportunità per il 5-2 “pesante”. Nel turno di servizio successivo, si completa la rimonta di Gavrilova su una palla contestata che l’arbitro giudica out. L’australiana è lanciata e sul 5-4 ottiene tre match point consecutivi che la russa annulla con forza e coraggio. Sulla successiva parità Gavrilova ottiene un ulteriore match point con un ottimo diritto in lungolinea su un buon attacco profondo di Kulichkova; il successivo doppio fallo di quest’ultima fa piombare il silenzio sugli spalti quasi a decretare l’incredulità di un finale quasi banale per un incontro così emozionante. L’abbraccio caloroso di Gavrilova e l’uscita dal campo tra gli applausi con le lacrime agli occhi suggellano la sconfitta odierna per la russa dalla quale potrà trovare forza e convinzione per crescere negli anni a venire.
Niente di inaspettato per la tds n.5 Garcia opposta alla polacca Linette: dopo aver ceduto il proprio servizio nei giochi iniziali, la francese recupera e chiude l’incontro con un periodico 6-3. Nei quarti la francese giocherà contro Kristyna Pliskova che ha sconfitto con un perentorio 6-2 6-1 nell’unico precedente sulla terra di Charleston del 2013. Chiude la giornata l’incontro tra Rogers e Wang. È il primo incontro tra le giocatrici approdate al secondo turno dopo la vittoria per ritiro su Wozniacki per la prima e su Ozaki in tre set per la seconda. Nel primo set la statunitense è molto solida al servizio: con oltre il 70% riesce ad impedire gli attacchi della cinese trasformando quasi cinicamente le due occasioni ottenute in altrettanti break. Così il primo set si chiude a favore di Rogers per 6-4. Il secondo set ripete, essenzialmente, le caratteristiche del primo: subito in vantaggio Rogers grazie al break nel primo gioco e nessuna palla break concessa a Wang per rientrare nel set; dopo aver mancato tre match point consecutivi, la statunitense chiude al quarto tentativo per 6-4. Nei quarti incontrerà la cinese Peng i cui precedenti sono in parità dopo la vittoria di quest’ultima agli US Open del 2010 e quella di Rogers a Montreal nel 2014.
Risultati:
[Q] A. Barty b. [Q] C. Giorgi 6-3 6-0
[5] C. Garcia b. M. Linette 6-3 6-3
[7] D. Gavrilova b. [Q] E. Kulichkova 6-3 6-7(5) 6-4
S. Rogers b. Q. Wang 6-4 6-4
Pierluigi Maienza