RG: Mladenovic vince un thriller, bene Pliskova

Roland Garros

RG: Mladenovic vince un thriller, bene Pliskova

Grandi emozioni sullo Chatrier: la beniamina di casa supera l’americana Brady dopo quasi tre ore per 9-7 nel set decisivo. Vincono Wozniacki e Pavlyuchenkova. Fuori Gavrilova e Vandeweghe

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[13] K. Mladenovic b. J. Brady 3-6 6-3 9-7 (Manuel Dicorato)

Finisce in lacrime (di gioia) la partita d’una irriducibile Kiki Mladenovic che dopo due ore e cinquantanove minuti batte in rimonta Jennifer Brady e approda al secondo turno. Un fortissimo dolore lombare ha condizionato la partita della francese che però non ha mai mollato, nemmeno quando si è trovata sotto di un set e 3-0 all’inizio del terzo. La partita inizia con Brady che, approfittando dei dolori dell’avversaria, prende subito il comando delle operazioni salendo 3-0. Mladenovic chiama il Medical Time Out ma il copione della partita non cambia e, senza troppi grattacapi, la numero 88 del mondo porta a casa il primo set col punteggio di 6-3. Se fosse stato un altro torneo forse la finalista di Madrid si sarebbe ritirata, ma nello Slam di casa le energie possono risultare inesauribili e con un coraggio leonino trova il break nel quarto game del secondo set che con grande tenacia saprà portare fino al 6-3 conclusivo. Nel terzo set l’americana ha un sussulto d’orgoglio e trova subito il break salendo 3-0 ma il vantaggio è effimero; nel quinto game la francese recupera il break, nel sesto gioco impatta sul 3-3 per poi trovare un secondo break consecutivo e salire 4-3. Quando il match sembra nella mani d’una dolorante Mladenovic arriva il contro break che fa impattare il match sul 4-4. La partita va avanti tra crisi nevrotiche di Mladenovic (costringerà la giudice di sedia a scendere in campo ben tre volte nel solo terzo set) ed una serie infinita di colpi tagliati e palle steccate della Brady. Nell’undicesimo game arriva il primo di cinque break consecutivi: 6-5 Mladenovic, 6-6. 7-6 Mladenovic, 7-7. Il tutto senza mai arrivare a match point. Il break del quindicesimo gioco alla fine si rivelerà decisivo. La tennista francese chiude sul 9-7 e vola al secondo turno nello slam di casa per il quinto anno consecutivo. Al secondo turno l’aspetta la finalista dell’edizione del 2012, la nostra Sara Errani, con cui nei precedenti è avanti 4-1 (1-0 su terra rossa).

 

[11] C. Wozniacki b. [WC] J. Fourlis 6-4 3-6 6-2 (Riccardo Sozzi)

Sul Court Suzanne Lenglen il programma odierno comincia con la sfida tra la undicesima teste di serie, Caroline Wozniacki, e la wild-card australiana Jaimee Fourlis, n.337 della classifica WTA. Quest’ultima è una promettente giovane di appena 17 anni, che fa oggi il suo secondo esordio, il primo assoluto al Roland Garros, in un Major, il primo proprio quest’anno a Melbourne anche lì con una wild-card. La partita si incanala fin da subito su binari tattici molto chiari: è Fourlis, che può contare su una spinta nettamente maggiore, a comandare il gioco, mentre la danese si preoccupa più che altro di contenere le bordate che arrivano dall’altra parte del campo. Dopo i primi game di studio la prima a perdere il contatto col campo è proprio Fourlis, che nel quinto gioco commette troppi errori di rovescio, ma è un fatto che in questo primo set gli errori dell’australiana sono tanti quanti i suoi vincenti, per cui riesce ad impegnare Wozniacki in una dura lotta fatta di break e contro-break, finché quest’ultima riesce in qualche modo a far commettere a Fourlis quei due errori in più per vincere il primo set. La musica non cambia nel secondo parziale, se non che ora Wozniacki fa nettamente più fatica a contenere l’avversaria, commettendo in più molti errori rispetto a prima. D’altra parte Fourlis mantiene una lodevole solidità mentale riuscendo a tenere un bilancio positivo, anche se minimo, tra vincenti ed errori.  Si arriva quindi al, in qualche modo sorprendente, terzo set. Le oltre due ore di gioco pesano molto sulle gambe di Fourlis, e i suoi colpi viaggiano molto meno e soprattutto con minore precisione, mentre Wozniacki mantiene sostanzialmente lo stesso livello mostrato fin qui, sufficiente per avere la meglio sulla giovane australiana, che termina la sua avventura con un dritto lungo. Un match onorevole quello di Fourlis, che ha mostrato un tennis molto potente e a tratti molto preciso, ma che ha pagato la minore esperienza rispetto alla sua avversaria. Wozniacki che al prossimo turno attende la vincente della sfida tra la canadese Abanda e la wild-card francese Andrianjafitrimo.

[2] Ka. Pliskova b. S. Zheng 7-5 6-2 (Corrado Boscolo)

Debutta sul Suzanne Lenglen la numero tre del mondo Pliskova, seconda favorita dello slam parigino, opposta alla cinese Zheng, numero 67 delle classifiche. Secondo incontro tra le due, ma primo a livello di tour maggiore, con la 25enne ceca che fu vittoriosa sul cemento di Sanya nel 2013. Primi giochi particolarmente monocorde, con la giocatrice ceca che conquista subito il break al primo tentativo e si porta 2-0. La giovane cinese reagisce prontamente, riconquistando immediatamente il servizio perso per il 2 pari. Zheng propone palle senza peso alla tre del mondo, in difficoltà nel domare queste soluzioni; discorso diverso invece quando può spingere con piedi ben piantati in terra. Giochi che trascorrono senza particolari sussulti, fino al 4-4. Pliskova al servizio e palla break per la Zheng, che risponde vincente di dritto e si procura la possibilità di servire per il set. La cinese commette qualche errore di troppo e cede il servizio dopo un rovescio in corridoio: 5 pari. Scampato il pericolo, Pliskova capisce il momento, gioca in sicurezza e conquista il set alla prima occasione utile con un dritto ad uscire: 7-5 in 46’. Non un match di gran qualità, finora. Secondo set che parte con meno ruggine da parte della tatuata giocatrice ceca, che firma subito il break, come nel primo set, e come nel primo subito lo restituisce. Zheng non subisce mentalmente l’aver perso il primo parziale e tiene piuttosto agevolmente i suoi turni di battuta, fino al quinto gioco, dove prima si porta 30-0 ma poi cede di schianto con due errori grossolani a riportare avanti Pliskova sul 5-2. La ceca non impiega altro tempo, gioca aggressiva il game alla risposta e conclude il match per 6-2. Rotto il ghiaccio per la numero due del tabellone, che ora sfiderà Alexandrova, classse ’94, n. 86 del mondo.

Gli altri incontri (Diego Serra)

Vince in due set al primo turno a Parigi Veronica Cepede, numero 91 WTA, contro Lucie Safarova. Nel primo set un lunghissimo secondo game, combattuto punto su punto e vinto da Cepede alla sesta palla break, porta in vantaggio la giocatrice paraguaiana, brava a fare il bis nel sesto game. Nel secondo set Safarova crolla sotto il peso di tre break fino a 5 a 0, recuperando solo in parte con due break.  Un rullo compressore Samantha Stosur contro Kristina Kucova, numero 95 del mondo. Partita combattuta nel primo set con Stosur che cede il primo game al servizio, e Kucova che però non riesce a capitalizzare il vantaggio, cedendo tre volte il servizio in seguito. Kucova riesce comunque a limitare Stosur e a strapparle ancora un servizio. Secondo set senza storia con Stosur che brekka due volte la sua avversaria.  Passa Ana Konjuh, numero 30 WTA, contro Danka Kovinic, 107. Due break nel nono e nell’undicesimo game danno il primo set ad Ana, poi nel secondo set la tennista croata ha nel decimo game due match point, che spreca, si val tiebreak, dominato comunque dalla tennista croata. Soffre solo un set Annet Kontaveit contro Monica Niculescu, e ora affronterò Muguruza che ha eliminato Francesca Schiavone. Primo set decisamente equilibrato che si decide nell’ultimo game, il dodicesimo, con Kontaveit che sale 15 a 40 e brekka l’avversaria regalandosi il set. Parte male nel secondo set la giocatrice estone facendosi brekkare, ma poi infila a sua volta tre break all’avversaria, portandosi a casa il match. Fuori Jelena Jankovic, numero 63 della WTA, eliminata dalla qualificata Richel Hogenkamp, numero 105 del ranking. Disarmante il primo set della Jankovic, che subisce due break e mai riesce a mettere una pezza al gioco aggressivo dell’avversaria. Sussulto nel secondo set della giocatrice serba, break nel terzo game, ma poi altri due break e una Jankovic mai davvero in partita, regalano il successo alla giocatrice olandese. Infine fuori anche Coco Vandeweghe, numero 20 al mondo, ma a disagio sul rosso. Eliminata in due set da Magdalena Rybarikova, oggi numero 192 della graduatoria.

Risultati: 

[27] Y. Putintseva b. [WC] M. Georges 6-3 6-0
[LL] O. Jabeur b. [Q] A. Bogdan 6-3 6-4
[Q] R. Hogenkamp b. J. Jankovic 6-2 7-5
A. Kontaveit b. M. Niculescu 7-5 6-1
[4] G. Muguruza vs F. Schiavone 6-2 6-4
[32] S. Zhang b. D. Vekic 7-5 6-4
[11] C. Wozniacki b. [WC] J. Fourlis 6-4 3-6 6-2
C. Bellis b. [Q] Q. Lemoine 6-3 3-6 6-1
J. Larsson b. N. Vikhlyantseva 6-4 6-4
[Q] F. Abanda b. [WC] T. Andrianjafitrimo 6-3 6-4
E. Alexandrova b. K. Siniakova 6-4 2-6 6-2
[29] A. Konjuh b. D. Kovinic 7-5 7-6(4)
E. Mertens b. [24] D. Gavrilova 7-6(4) 1-6 6-4
[18] K. Bertens b. A. Tomljanovic 4-6 6-1 6-1
[13] K. Mladenovic b. J. Brady 3-6 6-3 9-7
[Q] S. Errani b. M. Doi 7-6(7) 6-1
[16] A. Pavlyuchenkova b. P. M. Tig 6-1 1-0 rit.
[2] Ka. Pliskova b. S. Zheng 7-5 6-2
C. Witthoeft b. [25] L. Davis 2-6 6-3 6-3
K. Flipkens b. M. Minella 6-3 6-3
[23] S. Stosur b. K. Kucova 7-5 6-1
V. Cepede b. L. Safarova 6-1 6-4
M. Duque-Marino b. I. Begu 7-6(2) 6-4
V. Lepchenko b. A. Petkovic 6-4 3-6 6-3
P. Parmentier b. I. Khromacheva 6-3 6-0
M. Linette b. [WC] A. Lim 6-0 7-5
M. Rybarikova b. [19] C. Vandeweghe 6-1 6-4
[14] E. Vesnina b. B. Haddad Maia 6-2 3-6 6-4

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Roland Garros, Giorgi: “Peccato per il ginocchio, in futuro mi piacerebbe insegnare ai bambini”

Nonostante il ritiro per dolori al ginocchio destro Camila Giorgi sorridente e loquace in conferenza stampa

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da Parigi, il nostro inviato

Il problema al ginocchio destro ha costretto Camila Giorgi al ritiro dopo aver perso il primo set per 6-2 contro la numero 3 del mondo Jessica Pegula nel secondo turno del Roland Garros. “È un periodo in cui stavo giocando bene, è un peccato. È un problema al menisco che mi sto portando dietro da un po’ di tempo, già al primo turno mi ha dato fastidio e ho avuto dolore. Ho giocato tanto, forse avrei dovuto fermarmi un po’.  Dovrò  stare un po’ a riposo ora, non c’è bisogno di operarlo. Giocherò a Nottingham in prossimo torneo, per fortuna c’è un po’ di tempo per provare a recuperare“.

L’imminente stagione sull’erba che culminerà con i Championship’s in Church Road è notoriamente la preferita di Camila e l’auspicio è che ci sia tempo a sufficienza per rimettersi a posto fisicamente. Si curerà a Firenze perché ” I medici sono come i parrucchieri, vanno tenuti vicino casa” dice sorridendo. “Mi auguro giocare tante partite sull’erba, mi trovo molto bene, è diversa dalla terra dove ci vuole tanta pazienza e io con il mio gioco non ne ho tanta”.

 

Nonostante la sconfitta ed il ritiro, Camila è insolitamente loquace e si apre anche sul futuro dopo il ritiro dai campi da gioco.

” Ho ancora voglia di giocare per qualche anno. Ma ho tante passioni fuori dal campo e ho dei progetti per quando smetterò di giocare.  Mi piacerebbe insegnare ai bambini e anche averne di miei! Adoro i bambini e anche gli animali”

Nell’immediato invece Camila ha bisogno di riposo e serenità. “Adesso vado a fare un giro a Parigi, poi starò un po’ a casa. Ho bisogno di stare a casa per qualche giorno in più del solito perché ogni volta non ho nemmeno il tempo di disfare la valigia che subito devo farne un’altra. In futuro mi piacerebbe anche vivere a Roma.” 

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Roland Garros: Sonego in forma, superato Humbert in tre set

Prova di grande sostanza per Lorenzo Sonego che liquida in tre set Ugo Humbert. Ora per lui Rublev o Moutet

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Lorenzo Sonego - Roland Garros 2023 (foto Roberto Dell'Olivo)

(dal nostro inviato a Parigi)

L. Sonego b. U. Humbert 6-4 6-3 7-6(3)

Non è stata una battaglia come a Montecarlo quella tra Lorenzo Sonego e Ugo Humbert. Nonostante il supporto del pubblico transalpino il giovane francese è stato sconfitto in tre set in una partita tutto sommato abbastanza a senso unico nella quale, fatta eccezione per i primi games, non è mai apparso in grado di tenere il passo del piemontese, decisamente più solido nella giornata e molto concreto nei suoi turni di battuta (un solo break subito, peraltro subito recuperato).

 

Decisamente troppi gli errori non provocati di Humbert, ben 45 in soli tre set, contro i 21 di Sonego, che ha vinto anche la battaglia dei colpi vincenti (32 a 25).

LA PARTITA – Bella l’atmosfera di festa sul campo 14, con tanti ragazzini che gremivano le tribune del campo più remoto dell’impianto (insieme con il Simonne-Mathieu) nel tradizionale giorno di pausa scolastica del mercoledì. Humbert iniziava molto centrato sulla risposta e metteva in grande difficoltà Sonego facendogli trovare spesso la palla in mezzo ai piedi. Le prime palle break erano per il francese, che sul 2-1 aveva tre occasioni per allungare il vantaggio, ma non riusciva a concretizzarne nessuna per poi concedere immediatamente dopo il primo break della partita.

Era Humbert ad avere l’atteggiamento più aggressivo, ma ciò veniva al prezzo di tanti, troppi errori non forzati. Sonego era più spesso costretto in difesa, ma raccoglieva i frutti di un gioco meno spregiudicato e più solido. Nei successivi cinque turni di battuta il piemontese cedeva solamente due quindici, chiudendo il primo set per 6-4 in 40 minuti e ricevendo poi un altro regalo da Humbert che sul 2-2 commetteva tre errori gratuiti e concedeva il break.

Il francese, che dopo i primi due game aveva perso il bandolo della matassa sulla risposta al servizio, decideva di giocare in maniera più conservativa e, grazie anche a due palle corte giocate in maniera non ottimale da Sonego, sul 2-3 riusciva a risalire da 40-0 a parità, per la prima volta nel match, ma non riusciva ad andare oltre.

Le palle break arrivavano due game più tardi, sul 3-4, quando Sonego annullava con autorità grazie a un diritto e a un servizio le due chance del 4-4 nel game più lungo della partita (12 punti). Sonego teneva quel turno di servizio e poi si faceva ben volere dal pubblico concedendo un punto a Humbert che l’arbitro Jenny Zhang aveva chiamato come da ripetere. Infatti su un affondo del francese, Sonego aveva rimandato una palla che era rimbalzata appena al di là della rete: prima che Humbert potesse “benedirla” uno dei due raccattapalle era sprintato verso la pallina entrando in campo, costringendo quindi Zhang a chiamare un “let”. Sonego ha concesso il punto a Humbert, ma ha poi finito per vincere comunque quel game e il secondo set portandosi due set a zero.

Al rientro dalla pausa fisiologica Sonego si distraeva un attimo e con tre gratuiti cedeva la battuta per la prima volta nel match. La distrazione durava però molto poco, perché il controbreak arrivava immediatamente, e da lì in poi il servizio la faceva da padrone con uno solo dei rimanenti giochi che arrivava ai vantaggi.

Si giungeva dunque al tie-break, nel quale dal 3-3 Sonego metteva a segno quattro punti consecutivi grazie a tre errori gratuiti di Humbert e chiudeva la partita in tre set dopo due ore e 36 minuti di gioco.

ALLA RICERCA DEGLI OTTAVI – Con questo risultato Lorenzo Sonego si avvicina ancora di più alla Top 40 e proverà a raggiungere gli ottavi di finale del Roland Garros ancora una volta, dopo la prima apparizione nel 2020, per riuscirci dovrà sconfiggere il vincitore tra Andrey Rublev, testa di serie n. 7 e il francese Corentin Moutet. Contro quest’ultimo Lorenzo ha perso l’unico incontro diretto nelle qualificazioni del Rolex Paris Masters di Bercy nel 2019, mentre contro Rublev i precedenti sono in parità (1-1) con Sonego che ha vinto l’unico confronto sulla terra, a Roma nel 2021 quando vinse il match nella sua cavalcata verso le semifinali.

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Roland Garros donne: Ostapenko e Garcia già fuori. Avanti Kasatkina e Svitolina

Due notevoli sorprese nel Day 4: Garcia delude il Philippe Chatrier, Stearns elimina la semifinalista di Roma

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Peyton Stearns - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)
Peyton Stearns - Roland Garros 2023 (Twitter @rolandgarros)

A. Blinkova b. [5] C. Garcia 4-6 6-3 7-5

Al Roland Garros a sorpresa della giornata in campo femminile arriva dal Philippe Chatrier, dove la beniamina del pubblico Caroline Garcia, che aveva rischiato l’eliminazione già al primo turno contro Wang, ha confermato di non essere in un gran periodo di forma fisica e mentale. Dopo un primo set gestito con autorevolezza e il break in apertura di secondo parziale, la francese ha improvvisamente smarrito quelle certezze che stava iniziando a costruirsi e la luce del suo gioco si è spenta riaccendendosi da lì alla fine del match solo a intermittenza. Blinkova, in fiducia dopo la finale disputata a Strasburgo, ha approfittato della bassissima percentuale di prime di servizio in campo (scesa nel corso del secondo set anche sotto il 35%) dell’avversaria per prendere campo, contando soprattutto sul suo rovescio. La solidità della russa da un lato e gli errori – specie di dritto – dettati dall’ansia di Garcia hanno riaperto l’incontro fino a portarlo al parziale decisivo.

Caroline ha provato a far valere la maggior pesantezza dei suoi colpi e a farsi trascinare dal pubblico, ma non è mai riuscita a dare un filo logico al suo gioco, troppo impulsivo e impaziente. È stata invece impeccabile Blinkova, almeno fino al 5-4: lì la paura di vincere è emersa in maniera imponente, ma la russa è stata comunque brava a reagire al break subìto dopo aver avuto tre match point nel decimo game e ai due doppi falli su altrettante opportunità per chiudere sul 6-5. Alla fine, la nona palla match è stata quella buona: è la vittoria indubbiamente più prestigiosa della carriera dell’attuale numero 56 del mondo che era stata in grado di battere una top 10 solo in un’altra occasione. Per Garcia è invece la terza eliminazione consecutiva al secondo turno nello Slam di casa, con cui continua ad avere un rapporto complicato (il suo miglior risultato risale al 2017, quando si fermò ai quarti).

 

Al prossimo turno Blinkova avrà quindi una possibilità di rivincita nella riedizione proprio della finale di Strasburgo dello scorso sabato: per quello che sembra a tutti gli effetti uno scherzo del destino sarà infatti di nuovo sfida con Elina Svitolina.

[9] D. Kasatkina b. M. Vondrousova 6-3 6-4

Supera un secondo turno insidioso la numero 9 del mondo e del tabellone Daria Kasatkina che aveva di fronte Vondrousova, finalista a Parigi nel 2019 e apparsa in crescita nelle scorse settimane a Madrid e Roma. L’inizio non era stato dei migliori per la russa che è partita perdendo il servizio a freddo. Tutto il primo set, poi, è stato costellato di palle break da ambo i lati: ben 14 totali. I game protrattisi ai vantaggi sono stati molti e così il parziale ha sfiorato l’ora di durata nonostante si sia concluso sul 6-3. Daria è stata brava a recuperare subito il break di svantaggio e a salvarsi in particolare nel settimo gioco che le ha dato la spinta per operare lo strappo decisivo nel turno di risposta immediatamente successivo, in cui ha brekkato a zero. Il match è rimasto equilibrato anche nel secondo parziale, nonostante il tentativo di fuga di Kastakina. La ceca ci ha provato fino alla fine, ma la russa non ha mai regalato nulla, rimanendo sempre sul pezzo e chiudendo sul 6-3 6-4 dopo un’ora e 45. Al terzo turno per Daria, semifinalista lo scorso anno, ci sarà l’americana Stearns.

Roland Garros, altri match: Stearns sorprende Ostapenko (Giulio Vitali)

In precedenza c’era stata un’altra sorpresa nella quarta giornata del Roland Garros al femminile: esce di scena la vincitrice 2017 di questo torneo, Jelena Ostapenko. La lettone, autrice di un buon torneo a Roma nel quale ha raggiunto le semifinali, cede alla statunitense Peyton Stearns con il punteggio di 6-3 1-6 6-2. Stearns si è concentrata sul professionismo dall’estate dello scorso anno, quando ha lasciato l’università dopo essersi laureata campionessa NCAA a Charleston nel 2021. La statunitense ha giocato tanto sulla terra battuta in questa stagione, raggiungendo la finale a Bogotà e i quarti di finale la scorsa settimana a Rabat: oggi è stata semplicemente un muro, si è difesa alla grande e ha fatto impazzire Ostapenko che in diverse situazioni si è ritrovata in estrema difficoltà nel scardinarla per farle il punto.

Promossa al terzo turno anche Elina Svitolina che, dopo aver battuto Martina Trevisan nel turno precedente, si è trovata sotto di un set, ma ha rimontato contro l’australiana Storm Hunter con lo score di 2-6 6-3 6-1: l’ucraina ha mostrato ancora la sua grande tenuta fisica, malgrado sia tornata da poco dalla maternità. L’ex numero 3 del mondo adesso affronterà Anna Blinkova: il suo percorso potrebbe proseguire ulteriormente. Partita estremamente combattuta quella vinta da Elise Mertens su Camila Osorio, 6-3 7-6(3) in due ore e cinque minuti di gioco: match ricco di alti e bassi nel quale il servizio non è stato un fattore, ma alla fine la maggiore esperienza della belga e il maggiore cinismo nei punti importanti ha fatto la differenza.

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