ATP Washington: fuori Fabbiano. Next Gen in chiaroscuro

ATP

ATP Washington: fuori Fabbiano. Next Gen in chiaroscuro

Avanza la Next Gen con Paul, Donaldson e Medvedev (dopo aver annullato match point). Thomas lotta solo nel secondo set contro Mahut

Pubblicato

il

 

Sul Grandstand 1 Thomas Fabbiano, numero 91 ATP, non da mai la sensazione di poter far suo l’incontro e perde in due set all’esordio contro un veterano del circuito come Nicolas Mahut, numero 111 del mondo in questo momento. Tra i due c’era un solo precedente giocato a Roma nel 2008 che vide la vittoria del 35enne di Angers al termine di tre partite combattute. Il nostro connazionale parte male sotto il sole di Washington, ritrovandosi indietro 3 a 0 dopo pochi minuti e la situazione peggiora quando il francese nel sesto game strappa nuovamente il servizio a Fabbiano, chiudendo poi nel successivo game il set con il punteggio di 6-1, grazie a un drop shot di rovescio eseguito nei pressi della rete. Archiviato il primo parziale, il tennista pugliese inizia decisamente un altro match: difende i suoi turni di battuta senza concedere alcuna palla break, si procura anche una possibilità per portarsi in vantaggio, ma nell’unica occasione concessa Mahut è bravo ad annullare e a continuare con il suo preciso servizio (13 aces messi a segno) a far soffrire Thomas, prendendo la rete appena ne intravede la possibilità e portando cosi la contesa al tie-break: lo specialista del doppio ottiene un primo mini break sul 3 a 2 e poi un altro che lo porta al match point sul 6 a 3 con l’azzurro che sbaglia con il dritto nel punto successivo, sancendo cosi la vittoria per Mahut dopo un’ora e venti minuti. Ad attenderlo nel prossimo turno ci sarà Milos Raonic. Fabbiano, dopo la netta eliminazione patita al primo turno ad Atlanta, incappa nuovamente in una sconfitta.

Ad inaugurare il torneo maschile sul Centrale è un confronto tra due Next Gen con la wild card Tommy Paul, numero 225 in classifica, che prevale sul norvegese Casper Ruud, numero 109 al mondo. Il primo parziale vede Ruud concedere in un primo game combattuto 2 palle break, subito annullate. Poi è il turno del giocatore proveniente dal New Jersey che cancella due possibilità di break nel sesto gioco, ma successivamente Ruud riesce a indirizzare la prima partita trovando il vantaggio nell’ottavo game, che gli permette di chiudere per 6-3 il primo set grazie ad una prima vincente. Nel secondo parziale l’americano si porta subito avanti 2 a 0, ma subisce il contro break immediato e da questo momento i turni di servizio non subiscono scossoni fino al decimo game: Ruud sembra in difficoltà fisica, Paul si procura un set point, ma deve aspettare il dodicesimo game per trovare il guizzo che lo porta a vincere il set per 7-5 e a portare la contesa al terzo. Una volta concluso il parziale, il 18enne di Oslo chiede l’intervento del medico per cercare di risolvere dei problemi di respirazione, ma al rientro in campo continua a boccheggiare probabilmente per il gran caldo (30 gradi), consentendo a Paul di passare a condurre rapidamente 3 a 0; a questo punto Ruud getta la spugna e decide di ritirarsi dopo un’ora e quarantatre minuti di gioco. Purtroppo per lui non è un grande periodo, poiché dopo la sorprendente semifinale in questa stagione sulla terra di Rio, non sono arrivati altri risultati all’altezza delle aspettative, mentre continua il buon momento per Paul, il quale dopo aver raggiunto i quarti di finale settimana scorsa ad Atlanta, si qualifica al prossimo turno dove troverà Lucas Pouille.

Altro ritiro per un esponente Next Gen: il 19enne statunitense Stefan Kozlov, numero 132 ATP, abbandona il campo all’inizio del secondo set contro il qualificatoYuki Bhambri, numero 200 del mondo. Il giocatore indiano si aggiudica il primo set con il punteggio di 7-5 e si porta in vantaggio per 2-0 nel secondo parziale, quando il suo avversario decide di non proseguire, dando la possibilità a Bhambri di sfidare il campione uscente Gael Monfils nel prossimo turno. A migliorare la giornata della Next Generation ci pensa Jared Donaldson, numero 69 al mondo, il quale ha la meglio al terzo set sull’israeliano Dudi Sela, numero 74 ATP, in quello che alla vigilia doveva essere il match più equilibrato in termini di classifica. Sela parte meglio, conquista il break nel terzo gioco e va a servire per il parziale sul 5-4, dove si procura un set point, ma non sfrutta la chance e perde il servizio. È in seguito il tie-break a dare il primo verdetto: l’esito sembra segnato quando l’americano vola sul 6-2, da li in poi il giocatore più ”anziano” (classe ’85) infila sei punti consecutivi che gli valgono il primo set. Donaldson non è certo giocatore che si da per vinto, rimane agganciato e quando serve piazza la zampata strappando il servizio a Sela nel nono game, che gli consente di servire per il secondo set e al quarto tentativo riesce a chiudere 6-4. L’inerzia è tutta per il più giovane in campo che si prende in avvio un break, ma non appagato, se ne prende un altro che fissa il risultato della terza partita sul 6-3, assicurandosi il passaggio al secondo turno dopo due ore e sette minuti. Prossimo ostacolo il lucky loser Polmans, entrato in tabellone dopo il forfait di Isner, affaticato dopo la trionfale settimana di Atlanta.

Altro match targato da Next Gen e vittoria in rimonta per Daniil Medvedev, numero 50 ATP con un’altezza di 198 cm, contro l’americano Really Opelka, numero 130 al mondo e addirittura alto 211 cm. Inutile dire che c’era curiosità intorno al giocatore russo, poiché non scendeva in campo dal fattaccio che gli costò una multa salata per le sue intemperanze a Wimbledon nei confronti del giudice di sedia. Il primo parziale vede il tennista di Mosca annullare ben 4 palle break nei primi tre turni di servizio, mentre Opelka annulla una sola occasione di break nell’ottavo game. Epilogo naturale per questi due ragazzi è il tie-break: perfetto equilibrio fino al 5 pari, con il giocatore statunitense che arriva due volte a set point, ma Medvedev si difende e si procura una palla set prontamente annullata; la differenza sull’8 pari la fa una risposta di dritto fulminante da parte di Opelka che lascia fermo Daniil e sul primo set point con la battuta a disposizione è bravo a seguire la seconda di servizio, chiudendo a rete con una volée di dritto vincente il primo set. A rafforzare il senso di equilibrio sono i 7 ace effettuati a testa fino a qui. La seconda partita è diversa dalla precedente, Medvedev trova a zero il primo break del match nel quinto game e nel nono gioco rincara la dose strappando nuovamente il servizio al suo avversario, aggiudicandosi il secondo parziale 6-3. Ci si attende un terzo set ancora più netto per il 21enne russo, difatti si porta avanti 2 a 0 incanalandosi verso la vittoria, ma sbaglia a considerare la pratica archiviata, perché Opelka è ancora vivo e si riprende il break; una volta ristabilita la parità entrambi si preoccupano di mantenere il proprio turno di battuta, andandosi a giocare tutto al tie break: Daniil prova ad allungare due volte, lo statunitense lo riacciuffa e si procura un match point annullato però da un ace (saranno 15 a testa alla fine). Medvedev arriva a match point sul 7-6 e questa volta, dopo un errore di Opelka, finalmente può lasciarsi andare ad un’esultanza liberatoria su un Centrale semi-deserto dopo due ore e ventisette minuti di battaglia. Nel secondo turno troverà nuovamente Johnson, sconfitto poche settimane fa sull’erba di Eastbourne nel loro unico precedente.

Risultati:

D. Medvedev b. R. Opelka 6-7(8) 6-3 7-6(6)
J. Donaldson b. D. Sela 6-7(6) 6-4 6-3
L. Lacko b. [Q] A. Halebian 6-3 6-4
[WC] T. Paul b. C. Ruud 3-6 7-5 3-0 rit.
H. Laaksonen b. V. Pospisil 6-7(7) 6-4 6-3
G. Pella b. [Q] Ramkumar Ramanathan 6-4 6-1
[Q] Y. Bhambri b. S. Kozlov 7-5 2-0 rit.
N. Mahut b. T. Fabbiano 6-1 7-6(3)
M. Copil b. [Q] S. Bangoura 6-4 7-6(1)
D. Young b. [WC] T. Smyczek 4-6 6-3 6-4

Michele Trabace

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement