Chi manca le WTA Finals per poche posizioni o addirittura una manciata di punti – e la povera Johanna Konta ormai potrebbe tenere corsi universitari in merito – trova un bel materassino su cui atterrare, morbido e ricco. Si chiama WTA Elite Trophy, ed è il “masterino” a dodici che da tre anni sostituisce il meno affollato WTA Tournament of Champions. L’Elite Trophy si tiene a Zhuhai nella settimana successiva alle vere Finals, per permettere alle prime due escluse (quest’anno Konta e una tra Mladenovic e Vandeweghe) di fare le riserve a Singapore, e di fatto conclude la stagione di tennis femminile con un prize money di quasi due milioni e mezzo di dollari e fino a 700 punti (che dipendono dai risultati nel gironcino a tre).
La Race più importante è ormai decisa, perciò gettiamo un occhio a sua sorella minore. Quattro posti ancora in bilico, nonostante manchino di fatto due soli tornei (il Premier di Mosca e l’International di Lussemburgo). La lista di chi può ancora approfittare della sproporzione tra importanza e montepremi è questa; ad essa va aggiunta la prima tennista di Cina Shuai Peng (n.27 WTA), terza wild card “nazionalista” in altrettante edizioni. Considerata la particolare situazione del tour femminile di questo 2017, con un pizzico di lungimiranza in più l’Elite Trophy avrebbe potuto offrire l’invito a Victoria Azarenka, Maria Sharapova o Petra Kvitova, piazzando un bel vincente in termini di interesse di pubblico.
Delle cinque giocatrici ancora in corsa ma al momento fuori dai posti che garantiscono la qualificazione, Kasatkina (26esima) e Goerges (28esima) hanno come unica possibilità la vittoria del Premier di Mosca. Strycova è la prima esclusa ma non giocherà a Lussemburgo (come inizialmente previsto): scarso interesse nel disputare l’Elite Trohpy o ha ricevuto qualche “soffiata” da una delle qualificate intenzionate a rinunciare? Con Rybarikova e Gavrilova così vicine, comunque, il suo posto sarebbe a rischio anche in caso di forfait di chi al momento ha il posto garantito.