Vika e Serena, storie diverse stessi obiettivi, "Tornare in alto" (Cocchi)

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Vika e Serena, storie diverse stessi obiettivi, “Tornare in alto” (Cocchi)

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Vika e Serena, storie diverse stessi obiettivi, “Tornare in alto” (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Mamme di ritorno, mamme vincenti. Serena Williams e Vika Azarenka tornano in campo per un torneo ufficiale a Indian Wells e vincono. Un piccolo passo verso gli obiettivi futuri per Serena, un grande passo verso la normalità per Vika. REGINA La vincitrice di 23 Slam, diventata mamma il primo settembre del 2017 della piccola Alexis Olympia, ha rischiato vita e carriera dopo il parto. Lo ha raccontato lei stessa, prima per il cesareo d’urgenza a cui è stata sottoposta e che le ha danneggiato gli addominali, poi la vera paura per un’embolia che ne ha messo a rischio la sua vita. Giovedì la Williams è finalmente tornata in campo, ancora lontana dalla forma fisica di un tempo ma spinta dalla fame e dalla motivazione di essere una mamma vincente, seguita sempre dalla sua piccola già dotata di racchetta baby-size. Serena mancava al tennis da 15 mesi, da quando, già incinta, ha conquistato l’Australian Open 2017. La sua prima vittima è stata Zarina Dyas, regolata in due set: «Non è stato facile — ha raccontato dopo il match —, ma non pretendo di essere già in forma. Ci vorrà un po’ di tempo per togliermi la ruggine, devo solo giocare e a un certo punto so che spiccherò il volo». Un lungo viaggio, dunque, per tornare al top: «Da zero a Serena posso dire di essere alla “S” — ha scherzato —. Manca ancora un po’ di strada, ma è un viaggio che voglio fare fino alla fine, voglio essere in forma e farmi trovare preparata. Non ero pronta per il ritiro e non lo sono ora». BATTAGLIA Dopo il match point della vittoria in due set contro Heather Watson, Vika Azarenka è scoppiata in lacrime. Gioia, tensione, la frustrazione di essere fuori da luglio, dagli ottavi di Wimbledon, non per infortunio ma per affrontare la battaglia legale con l’ex compagno per la custodia del figlio Leo, nato a dicembre del 2016. Non può viaggiare la Azarenka, e ha dovuto rinunciare a tornei e wild card fino quando il circuito non è arrivato a casa sua e lei, finalmente, ha potuto scendere in campo. «Piango perché è stata dura, soprattutto quando sono dovuta restare fuori dal circuito — ha raccontato la bielorussa 28enne che potrà giocare anche a Miami—. Non auguro a nessuno di passare ciò che ho passato io, ma fa parte della vita. È stata ed è ancora una situazione difficile». L’attesa di poter tornare a fare il suo lavoro, la paura di perdere la custodia di Leo, mesi durissimi per Vika: «Non avevo programmato niente, aspettavo e pregavo di poter giocare —. Purtroppo è una situazione fuori dal mio controllo, devo continuare a lottare, essere positiva e ottimista. Anche se ci sono stati giorni dove non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto». Una mamma non si arrende mai.

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