Al Queen's avanza Cilic, non Wawrinka. Ma occhio a Chardy

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Al Queen’s avanza Cilic, non Wawrinka. Ma occhio a Chardy

Il croato rimonta un set a Muller, lo svizzero ci prova ma Querrey è più in forma. Intanto sarà quarto di finale tra Tiafoe e l’outsider francese, che su erba sta andando meglio di tutti

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da Londra

Cilic ok, Wawrinka ko. Il bilancio dei campioni nel primo giorno di ottavi di finale ai Fever-Tree Championships del Queen’s Club è di cinquanta e cinquanta, e rispetta di fatto il pronostico della vigilia. Il croato supera Gilles Muller per la quarta volta su quattro – tre le sfide su erba, tutte nell’arco dell’ultimo anno – e affronterà Sam Querrey, vittorioso sulla versione ancora lenta e imballata dell’ormai ex numero due svizzero.

A corto di successi, e quindi di punti, dopo il Roland Garros Wawrinka è precipitato fuori dalle prime 200 posizioni mondiali, venendo quindi superato dal modesto connazionale Henri Laaksonen. Le wild card non gli verranno certo negate, ma Stan The Man – come sta scritto sul suo borsone e sulla plastica che avvolge le sue racchette – è evidentemente ancora lontano dall’essere in grado di sfruttarle come vorrebbe. A vederlo in campo si capiscono bene entrambi i lati della questione: quando è stabile nella giusta posizione per l’impatto, la palla esce ancora potente e precisa dalla racchetta, identica a quella che gli ha permesso di portare a casa le grandi coppe a Melbourne, Parigi e Flushing Meadows; i movimenti per arrivare a quel punto d’impatto ideale però sono ancora lenti e macchinosi, e lo costringono a sparare alla ricerca del vincente anche quando tutto suggerirebbe di manovrare per un altro paio di colpi.

Wawrinka ripete di sentirsi molto bene negli spostamenti, tanto che in conferenza stampa ha spostato il discorso sui sette set point mancati nel primo set (la maggior parte dei quali, tuttavia, sono stati annullati direttamente con il servizio da Querrey). Fosse riuscito a sfruttarne qualcuno, forse il secondo set vinto al tie-break avrebbe concluso l’incontro e del 6-1 con crollo finale del parziale decisivo non ci sarebbe stata traccia. “Mentalmente sono in fiducia” ha ribadito, “credo ciecamente nella tenuta del mio ginocchio”. Che sia solo questione di tempo? La speranza è quella. Una mezz’ora più tardi lo svizzero si è trasferito sul campo 1 per un nuovo match, ottenendo però un altro risultato negativo: lui e Novak Djokovic, inusuale coppia di doppio da 15 Slam in bacheca, sono stati eliminati dai lucky loser Daniell e Koolhof (avrebbero dovuto affrontare Verdasco e Berdych, ma il ceco ha dovuto dare forfait per problemi fisici).

Tra incognite e acciacchi altrui va avanti invece spedito Marin Cilic, sempre più in fiducia all’undicesima apparizione consecutiva al Queen’s Club. Muller gli ha strappato il primo set di un match tipicamente erbivoro, in cui soltanto uno dei 164 punti giocati supera i 9 colpi e la percentuale di servizi senza risposta si attesta intorno al 50 per entrambi i giocatori, ma il numero uno del seeding non ha perso la calma e ha continuato a tirare vincenti di dritto, senza mostrare mai un vero calo che potesse dare chance al mancino lussemburghese. Uscire da un match strano, senza ritmo, in cui chi prevaleva in un aspetto cruciale come il gioco a rete o la resa con la prima palla si trovava all’improvviso sotto di un break non era facile, e farlo con la distrazione di un tabellone da comandare non aiutava di certo. Ma alla fine la tenuta mentale di Cilic è stata quella di un top player, e Muller non ha saputo tenere il passo.

Jeremy Chardy – Queen’s 2018 (© Alberto Pezzali per Ubitennis)

OUTSIDER PERICOLOSI? – Si sa, spesso l’erba fa storia a sé. Per questo non c’è da sottovalutare Jeremy Chardy, anche ora che il livello dei tornei sul verde sta salendo con l’avvicinarsi ai cancelli di Wimbledon. Il trentunenne di Pau è al momento il tennista con più vittorie su erba in stagione, undici, a fronte della sola sconfitta in finale a ‘s-Hertogenbosch la scorsa settimana. L’ultima è quella in due set su Daniil Medvedev, che lo proietta ai quarti di finale di questa edizione del Queen’s – nella quale non ha ancora concesso palle break. Finalmente sul campo centrale se la vedrà con Frances Tiafoe, che quest’anno sta dimostrando invece di essere in grado di adattarsi a ogni tipo di superficie: primo titolo sul cemento outdoor di Delray Beach, finale sulla terra rossa di Estoril, ora tra i migliori otto di Palliser Road. Pur tribolando un po’ contro un Leonardo Mayer molto attivo a rete, il ventenne del Maryland alla fine ha fatto valere il maggior peso di palla e se l’è cavata al terzo set. Del resto una crescita costante equivale ad esami frequenti, ora c’è da vedere se e come supererà il prossimo.

Risultati:

F. Tiafoe b. L. Mayer 6-4 2-6 6-4
[SE] J. Chardy b. D. Medvedev 7-6(4) 6-3
[5] S. Querrey b. S. Wawrinka 7-5 6-7(3) 6-1
[1] M. Cilic b. G. Muller 4-6 6-3 6-3

Il tabellone completo

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