Nadal a quota 80: trionfa a Toronto e fa cifra tonda (La Nazione). Nadal salta Cincinnati. Murray va subito fuori (Corriere dello Sport). Murray è già fuori. Eliminato da Pouille (La Gazzetta dello Sport)

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Nadal a quota 80: trionfa a Toronto e fa cifra tonda (La Nazione). Nadal salta Cincinnati. Murray va subito fuori (Corriere dello Sport). Murray è già fuori. Eliminato da Pouille (La Gazzetta dello Sport)

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Nadal a quota 80: trionfa a Toronto e fa cifra tonda (La Nazione)

Dopo cinque anni Rafa Nadal torna ad aggiudicarsi un Masters 1000 sul cemento. E accaduto alla “Rogers Cup”, sesto dei nove appuntamenti di punta targati Atp in calendario, che si è concluso sul cemento di Toronto, in Canada. In finale lo spagnolo, numero uno del mondo – diventato venerdì il primo giocatore ad assicurarsi il pass per le Atp World Tour Finals di Londra – ha sconfitto per 6-2, 7-6(4), in un’ora e 41 minuti di partita, il greco Stefanos Tsitsipas, numero 27 del ranking mondiale. Per il 32enne mancino di Manacor è il quarto successo nel “1000” canadese. Nadal ha successivamente dato forfait al «Western e Southern Open», il Masters 1000 in programma questa settimana sui campi in cemento di Cincinnati, in Ohio. Lo spagnolo ha deciso di prendersi una settimana di riposo supplementare in vista degli Us Open – al via lunedì 27 agosto – dove deve difendere il titolo vinto lo scorso anno. La rinuncia del maiorchino, a segno a Cincinnati nel 2013 (quando fece la “doppietta” con Montreal prima di vincere poi il suo secondo Us Open), essendo arrivata a tabellone già compilato, libererà un posto per un lucky loser. Per Nadal quello conquistato in Canada è il titolo numero 80 in carriera su 116 finali disputate, il quinto in una stagione dove ha vinto finora tutte le finali giocate: Montecarlo, Barcellona, Roma, Roland Garros e ora Toronto. Nella classifica dei plurivincitori Nadal è preceduto solo da tre giocatori: Connors (inarrivabile con i suoi 109 titoli), Federer (98) e Lendl (94).

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Nadal salta Cincinnati. Murray va subito fuori (Corriere dello Sport)

Come non detto: non sarà il torneo di Cincinnati, cominciato domenica, a vantarsi di avere i Fab Four tutti insieme in tabellone per la prima volta da Wimbledon 2017. Rafa Nadal, dopo aver conquistato il titolo a Toronto (80° in carriera, 33° Masters 1000) battendo il lanciatissimo Stefanos Tsitsipas per 6-2 7-6(4), ha infatti dato forfait nel “Western e Southern Open”. Il 32enne mancino di Manacor ha deciso di riposare in vista degli US Open, in cui dovrà difendere il titolo vinto lo scorso anno. Il lucky loser, considerato che accede direttamente al 2° turno per il bye di Nadal, è il tunisino Malek Jaziri, n. 60 del mondo. E Cincinnati non ha portato bene ad almeno uno dei tre Fab superstiti:  Andy Murray, che a Washington s’era ritirato precauzionalmente dopo aver vinto le prime tre partite, è stato eliminato al 1° turno da Lucas Pouille (6-1 1-6 6-4). COPPA DAVIS. Da ieri assemblea ITF a Orlando (Stati Uniti), dove giovedì si voterà il progetto ITF2024: le 147 federazioni nazionali dovranno decidere se mantenere la Coppa Davis nella formula tradizionale oppure accettare la rivoluzione proposta dalla federazione internazionale a partire dall’edizione 2019 (turno preliminare con 24 squadre, 12 delle quali ospitanti, ma in due giorni e non tre e match al meglio di tre set e non cinque set; fase finale in unica sede a novembre con 18 squadre, con le 12 qualificate del turno eliminatorio, le 4 semifinaliste dell’anno precedente qualificate di diritto e 2 wild card). La fase finale prevede 6 gironi da 3 squadre all’italiana, poi quarti (con le 6 vincitrici dei gironi e le 2 migliori tra le seconde classificate), semifinali e finale, tutte sfide con 2 singolari e 1 doppio. La 17a e la 18a classificata retrocederanno nei gruppi di zona, le 12 piazzatesi dal 5° al 16° posto disputeranno il turno preliminare l’anno successivo). Per l’approvazione definitiva della riforma servono i due terzi dei voti degli aventi diritto (306 su 456): lo scorso anno la proposta fu bocciata, numerose le federazioni ancora contrarie.

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Murray è già fuori. Eliminato da Pouille (La Gazzetta dello Sport)

Com’è difficile tornare in alto. Dopo i segnali confortanti di Washigton, dove ha raggiunto i quarti prima di ritirarsi precauzionalmente dopo tre partite tiratissime, Murray è già fuori da Cincinnati, torneo vinto nel 2008 e 2011. Lo elimina il francese Pouille, 17 del mondo, che ci aveva sempre perso (tre volte prima di ieri), in una partita folle, caratterizzata da decine di errori e nella quale l’ex numero uno, ora sceso al 375, ha avuto un rendimento pessimo al servizio, soprattutto con la seconda. L’eliminazione dello scozzese libera da un possibile protagonista la porzione di tabellone di Federer, che non gioca dalla sconfitta con Anderson a Wimbledon e attende il tedesco Gojowczyk. Roger non troverà l’arcirivale Nadal, ritiratosi dal torneo dell’Ohio per recuperare energie dopo la cavalcata vincente a Toronto e l’80° successo in carriera (il 33° in un Masters 1000): il crash è dunque rimandato agli Us Open (al posto di Rafa entra in tabellone Jaziri). A fatica approda al secondo turno anche Shapovalov, mentre tra le donne il ritiro di Venus Williams (problemi a un ginocchio) apre la strada del tabellone principale, da lucky loser, alla nostra Giorgi, che giocherà stasera contro la lettone Sevastova, numero 18 del mondo, appena battuta dalla marchigiana nel primo turno di Wimbledon. Speriamo che Camila possa sfruttare il colpo di fortuna.

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