OGGI CHENDGU, DOMANI LONDRA? – Fabio Fognini vince la semifinale di Chengdu contro il giovane statunitense Taylor Fritz. E lo fa alla sua maniera: sofferenza all’inizio, dominio assoluto nella fase centrale, qualche passaggio a vuoto di troppo nel finale. Ma comunque vince e ottiene la sua 18esima finale in carriera sul circuito ATP, la quarta in questa stagione dopo quelle a San Paolo, Bastad e Los Cabos, dove affronterà il redivivo Bernard Tomic, che ha battuto due volte su tre. Mai così tante in un solo anno. Per suggellare questo fantastico 2018 ci vorrebbe la prima partecipazione alle ATP Finals di Londra. Peccato che Kevin Anderson, attuale n.8, disti circa 1400 punti. Ma nei tornei di fine stagione i big spesso sono assenti o pagano le fatiche delle troppe settimane di attività. Con un exploit in un torneo di peso, come Shanghai o Bercy, Fabio ne potrebbe approfittare e quindi mai dire mai. Sopratutto se Rafa Nadal dovesse salutare tutti al 2019, liberando così un posto.

INIZIO DIFFICILE – Primo set molto equilibrato in cui entrambi i giocatori sfruttano al meglio il servizio per comandare lo scambio. Parte molto aggressivo Fritz che si guadagna due palle break sul 2 pari. Fognini si salva e inverte leggermente l’equilibrio in campo, riuscendo a contenere meglio la potenza dell’avversario. Tanto che sul 5 pari anche l’azzurro ottiene le sue prime palle break. Ma non le capitalizza al meglio e così si approda all’epilogo più giusto, ovvero il tiebreak. Il giovane californiano è più deciso e cerca sempre il punto. Per ben due volte va avanti di un minibreak, venendo puntualmente riacciuffato. Il terzo strappo è però decisivo: Fritz sale 6-5 e poi chiude il set nel punto successivo col servizio a disposizione.

TROPPO FORTE – Nel secondo parziale la musica è completamente diversa. Sotto lo sguardo attento del capitano di Davis Corrado Barazzutti, il ligure inizia il secondo set in maniera molto più propositiva, facendo valere il suo maggior talento ed esperienza. Tutta la solidità mostrata da Fritz nel primo set si scioglie come neve al sole: il servizio non è più efficace, i fondamentali vacillano, il gioco di gambe è degno del più lento degli elefanti. Il risultato di questa manifesta superiorità di Fognini è un nettissimo 6-0 in 22 minuti, frutto di un parziale di 26 punti a 8 e condito da pregevoli vincenti sia in risposta che durante lo scambio.

IL SOLITO FOGNINI – Stordito dal risultato del secondo set, Fritz chiama il fisioterapista. Ma il suo problema non è fisico, bensì tecnico e conseguentemente psicologico. Fognini è in totale controllo del match e questo demoralizza l’americano che concede inopinatamente un altro break nel secondo gioco del parziale decisivo. Il n.1 d’Italia ha la strada spianata verso la vittoria ma, come spesso gli accadde, si rilassa.  Fin troppo dato che restituisce subito il vantaggio in uno sciagurato turno di servizio con due doppi falli annessi. Meno male che ormai in campo non c’è che l’ombra di quella che è considerata una delle grandi speranze del tennis a stelle e strisce. Fritz perde un altro paio di volte la battuta e Fabio va a servire per il match sul 5 a 1. Il ligure si concede un altro inutile passaggio a vuoto ma poi ha due match point in risposta. Fritz li annulla con il servizio ma deve capitolare nel gioco successivo, in cui Fognini chiude il set per 6-3, portando a casa l’incontro e conquistando la finale.

TOMIC SI DIVERTE – Come accennato, Fabio si scontrerà in finale contro il bad boy australiano Bernard Tomic che ha sconfitto con un duplice 6-4 il portoghese Joao Sousa. Sono bastati due break a Tomic per portare a casa l’incontro, nel primo set sul 2 a 1 in suo favore e nel secondo in apertura. Anche per lui un brivido nel finale, quando doveva servire il match e ha concesso tre palle break a Sousa. Ma ne è venuto fuori in maniera brillante. L’imprevedibile australiano è sembrato in ottima forma e ha messo in campo il suo tennis fatto di facilità di braccio e variazioni di ritmo. In maniera più sorprendente, Tomic ha anche mantenuto solidità e concentrazione lungo tutto l’arco del match, oltreché un atteggiamento positivo. Per lui si tratta della sesta finale ATP in carriera, la prima dopo oltre due anni. Oltre alla finale, questa affermazione gli è valsa anche il ritorno in Top 100 dopo più di un anno. Chissà che dopo l’esperienza negativa nei reality show, questi risultati non gli facciano tornare la voglia di giocare a tennis.

Risultati:

[1] F. Fognini vs T. Fritz 6-7(5) 6-0 6-3
[Q] B. Tomic b. [7] J. Sousa 6-4 6-4

Il tabellone completo

Corsa alle Finals 2018: la Race aggiornata

Tutte le finali di Fabio Fognini

2012 Bucarest – G. Simon b. F. Fognini 6-4 6-3
2012 S. Pietroburgo – M. Klizan b. F. Fognini 6-2 6-3
2013 Stoccarda – F. Fognini b. P. Kohlschreiber 5-7 6-4 6-4
2013 Amburgo – F. Fognini b. F. Delbonis 4-6 7-6(8) 6-2
2013 Umago – T. Robredo b. F. Fognini 6-0 6-3
2014 Vina del Mar – F. Fognini b. L. Mayer 6-2 6-4
2014 Buenos Aires – D. Ferrer b. F. Fognini 6-4 6-3
2014 Monaco di Baviera – M. Klizan b. F. Fognini 6-2 1-6 6-2
2015 Rio de Janeiro – D. Ferrer b. F. Fognini 6-2 6-3
2015 Amburgo – R. Nadal b. F. Fognini 7-5 7-5
2016 Umago – F. Fognini b. A. Martin 6-4 6-1
2016 Mosca – P. Carreno Busta b. F. Fognini 4-6 6-3 6-2
2017 Gstaad – F. Fognini b. Y. Hanfmann 6-4 7-5
2017 San Pietroburgo – D. Dzumhur b. F. Fognini 3-6 6-4 6-2
2018 San Paolo – F. Fognini b. N. Jarry 1-6 6-1 6-4
2018 Bastad – F. Fognini b. R. Gasquet 6-3 3-6 6-1
2018 Los Cabos – F. Fognini b. J.M. del Potro 6-4 6-2