Bercy: Thiem, Nishi e Isner a braccetto. Ma a Londra ci sono due posti

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Bercy: Thiem, Nishi e Isner a braccetto. Ma a Londra ci sono due posti

PARIGI – Successi per tutti i tennisti ancora in gara per i posti rimasti per le Finals. Agli ottavi anche Zverev, Dimitrov e un Jack Sock chiamato a salvarsi la pelle. Tutti out i francesi

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Da Parigi

Doveva essere l’Halloween dei big, è stato quello dei loro vice. I forfait hanno strappato al programma della “notte dei mostri” del Rolex Paris Masters di Bercy i match di Nadal, Federer e Fognini, e l’unico verdetto non deciso dai walkover rimane ora quello sull’assegnazione degli ultimi due posti per le ATP Finals di Londra. Dominic Thiem, Kei Nishikori e John Isner (al momento fuori) hanno vinto tutti, quindi serviranno almeno degli ottavi per eliminare uno dei tre contendenti e spedire gli altri alla O2 Arena.

L’unico tra coloro ancora nella parte attiva della Race ad avere avuto una giornata faticosa è stato lo statunitense, che sul campo numero 1 ha avuto bisogno del tie-break del terzo set per liberarsi dalla presa di Mikhail Kukushkin. Thiem e Nishikori sono stati invece impegnati il giusto, rispettivamente da un Gilles Simon meno pimpante e da un Adrian Mannarino grintoso ma non abbastanza efficace, e la sfida a distanza non è costata loro neppure un set. Inoltre, unita alla eliminazione di Richard Gasquet per mani del miglior Jack Sock della stagione, ha concluso la presenza dei tennisti di casa nel tabellone. Doppio 6-3 per il campione in carica che, messo con le spalle al muro dai mille punti ranking in scadenza, ha reagito con dritto e gioco a rete, trovando la prima vittoria contro un top 30 della sua stagione (che ne conta appena otto in totale). Per lui adesso è ora o mai più: senza un ottimo risultato a Bercy, inizierebbe la prossima stagione ben fuori dai primi 100.

A posteriori per Gasquet si tratta di una grossa occasione sprecata per improvvisarsi salvatore della patria, perché il dietrofront di Nadal aveva aperto la parte superiore di tabellone (Sock affronterà al suo posto Malek Jaziri, lucky loser vincente su Fernando Verdasco e sui suoi nervi tesissimi). La stampa locale ha sfruttato Simon, un personaggio intelligente e senza peli sulla lingua, per ottenere un parere da insider sullo stato del tennis francese, reduce dal primo vero anno terribile dopo il decennio di gloria guidato da Tsonga, Monfils, Gasquet e dallo stesso Gillou. “Siamo tutti qui, non stiamo giocando male e ci stiamo riprendendo dagli infortuni” ha risposto lui. “Però abbiamo tutti passato da tempo la trentina. A preoccuparmi, più che il presente, sono i prossimi cinque anni”. In effetti Lucas Pouille sembra essersi un po’ arenato, mentre i vari Moutet e Humbert, pur molto promettenti, sono ancora troppo acerbi per poter puntare con certezza su di loro.

Ai poveri cugini d’oltralpe quindi la giornata è andata male in tutti i sensi. Con tutto l’entusiasmo dedicato a Federer e Nadal, ad esempio, un ottimo ordine di gioco della mattinata era passato quasi inosservato. C’è da dire che le prestazioni di Alexander Zverev e Grigor Dimitrov, uniti dall’aver recentemente deciso di aggiungere al loro team le consulenze di due campioni del passato, sono sembrate perfettibili. Le due vittorie, giunte pur senza né Ivan Lendl né Andre Agassi a bordo campo, hanno lasciato qualche perplessità: il tedesco ha sfruttato pochissime delle occasioni concesse da Frances Tiafoe, che ha comunque ricambiato la gentilezza (quattro palle break convertite su 13 per l’uno, due su 10 per l’altro), mentre il bulgaro ha cancellato tre set point a Roberto Bautista Agut in un lungo tie-break del primo set, per poi dedicarsi a “sperimentare un paio di cose nuove” e farsi riprendere un doppio break di vantaggio nel secondo parziale prima di chiudere.

Dimitrov affronterà al prossimo turno Cilic; Zverev se la vedrà invece con Diego Schwartzman, bravo a strappare gli ultimi game a un Feliciano Lopez cotto. Tra gli aspiranti Finals-isti invece Thiem troverà Borna Coric, Nishikori Kevin Anderson per un immediato rematch della finale di Vienna, mentre Isner avrà davanti Karen Khachanov. Le energie sono ormai al limite per tutti: resistere appena poco in più degli altri potrebbe valere un grande titolo. O un invito dell’ultimo momento per il party più esclusivo.

Risultati:

[LL] M. Jaziri b. F. Verdasco 7-6(5) 1-6 6-3
[16] J. Sock b. R. Gasquet 6-3 6-3
[11] B. Coric b. D. Medvedev 6-4 6-4
[6] D. Thiem b. G. Simon 6-4 6-2
[4] A. Zverev b. F. Tiafoe 6-4 6-4
[15] D. Schwartzman b. [Q] F. Lopez 6-4 3-6 7-5
[8] J. Isner b. M. Kukushkin 6-3 6-7(2) 7-6(1)
[7] K. Anderson b. N. Basilashvili 6-3 6-7(3) 7-6(3)
[10] K. Nishikori b. A. Mannarino 7-5 6-4
[13] F. Fognini b. M. Fucsovics W/O
[3] R. Federer b. M. Raonic W/O
[9] G. Dimitrov b. R. Bautista Agut 7-6(10) 6-4

Il tabellone completo
La Race to London aggiornata

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