Mondo Challenger: super Travaglia trionfa a Francavilla e si riavvicina alla top 100

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Mondo Challenger: super Travaglia trionfa a Francavilla e si riavvicina alla top 100

Terza vittoria tricolore su tre challenger organizzati in Italia nel 2019: dopo Sinner a Bergamo e Mager a Barletta, è il turno di Travaglia. Nel resto del mondo successi di Rola a Leon, di Martin a Nanchang e di Emilio Gomez a Tallahassee

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Stefano Travaglia e Oscar Otte - ATP Challenger Francavilla 2019 (foto Marta Magni)
 

Francavilla (terra battuta, €46.600)


In un’altra splendida settimana a livello ATP per il tennis italiano col trionfo di Matteo Berrettini a Budapest, arriva anche il successo di Travaglia a Francavilla, un titolo inaspettato visto che da marzo in poi il tennista azzurro aveva vinto solamente un incontro in cinque tornei e aveva manifestato qualche problema fisico. Accreditato della quinta testa di serie,  disponendo dunque di un bye al primo turno, Travaglia ha sconfitto nel suo match d’esordio Andrea Pellegrino col punteggio di 7-6 6-3, prima di battere Giulio Zeppieri, bravissimo a raggiungere i suoi primi ottavi di finale in carriera, con lo score di 6-2 2-0 (rit.), a causa di un problema accusato dal tennista laziale in doppio nella giornata precedente. Giunto così ai quarti di finale ha dato vita al match più emozionante dell’intero torneo, una battaglia di quasi 3 ore col connazionale Federico Gaio: dopo un primo set lottatissimo vinto al tie break da Gaio, Travaglia nel secondo parziale ha dovuto annullare sei palle break che avrebbero messo in discesa la strada del tennista faentino ed è stato bravissimo a chiudere il secondo parziale alla prima occasione di break, arrivata nel decimo e conclusivo game del set.

Nel terzo parziale a partire meglio è stato Travaglia, sopra 3-0, che poi ha dovuto subire la rimonta di Gaio bravo a non mollare e a procurarsi addirittura nell’undicesimo game del set due chances per andare a servire per il match sul 6-5, annullate però da Steto. Si arriva così al tie break finale, anche questo ricchissimo di emozioni: Gaio recupera un minibreak con una splendida palla corta e allunga fino al 6-4, con due match point a disposizione, ma non riesce a chiudere e subisce la rimonta di Travaglia che al primo match point a sua disposizione chiude 8-6.

Arrivato in semifinale battendo solo tennisti italiani, Stefano affronta Gombos nel penultimo atto in un match caratterizzato da parecchi errori da ambo le parti, ma che Travaglia è riuscito a chiudere col punteggio di 6-3 6-4 nonostante qualche break di troppo concesso nei primi games di entrambi i parziali. Arriva così in finale contro il tedesco Oscar Otte, che durante il torneo non aveva concesso nemmeno un set, approfittando anche  dei ritiri di Bellucci negli ottavi di finale e di Marterer in semifinale. Entrambi i giocatori tengono agevolmente i primi games di battuta e la partita scorre via liscia, senza troppi scambi prolungati: l’allungo decisivo del primo parziale avviene nell’ottavo game con Travaglia che tira un rovescio lungolinea imprendibile sulla palla break e tiene a zero il game successivo, conquistando così il primo set.

 

La partita sembra in totale controllo di Travaglia dopo che nel quinto gioco del secondo set Otte concede un altro break commettendo un deleterio doppio fallo sulla palla break, ma Steto, che fino a quel momento non aveva mai concesso una palla break, permette al tedesco di rientrare in partita nell’ottavo game con una seconda di servizio troppo morbida sulla quale Otte impatta un bel vincente lungolinea. Il set scorre via liscio sino al tie break, giocato in modo davvero brutto da Travaglia che sembra risentire dell’occasione sciupata in precedenza e perde malamente 7-3, prolungando la sfida al terzo parziale. In questo terzo set il tennista azzurro è stato bravissimo a cancellare dalla mente quanto successo in precedenza e partire in modo determinato, tenendo rapidamente tutti i games di servizio e breakkando l’avversario alla prima occasione utile, nel sesto gioco, tenendo il game successivo a zero e salendo sul punteggio di 5-2.

Dopo che il tedesco tiene il suo turno di servizio si arriva al game nel quale Travaglia è chiamato a servire per il match: è un game durissimo, il più lungo dell’intero match, durato quindici minuti, nel quale Travaglia sciupa due match point, è costretto ad annullare ben cinque palle break prima di chiudere alla terza palla match, con un dritto in avanzamento sul quale Otte non arriva. Braccia al cielo, racchetta in terra e lacrime contenute per Travaglia che dichiara al termine della gara di sentirsi così felice come se avesse appena vinto uno Slam. Oltre al già citato Gaio, nessun altro azzurro è giunto fino ai quarti di finale ma le belle notizie arrivano dai giovanissimi Musetti e Zeppieri che dimostrano di essere già pronti a competere a questo livello, vincendo entrambi due bei match prima di arrendersi agli ottavi di finale dove c’è un po’ di rammarico per Musetti che sciupa set point con Brkic nel primo parziale prima di cedere col punteggio di 7-5 6-3.

Finale: S. Travaglia b. O. Otte 6-3 6-7(3) 6-3

Leon (hard outdoor, $54.160)


Dopo due annate deludenti torna al successo nel circuito Challenger lo sloveno Blaz Rola che conquista in Messico il quarto Challenger in carriera. Rola, che prima di questo torneo era fuori dai primi 250 del mondo, non era riuscito negli ultimi anni a mantenere il livello mostrato tra il 2014 e il 2015, quando era stabilmente intorno alla centesima posizione mondiale. Accreditato della quattordicesima testa di serie, Rola ha battuto senza perdere neanche un set prima Huesler, poi Guinard ed infine Escobar per raggiungere la semifinale, dove ad attenderlo c’era il redivivo James Ward, che dopo un lungo periodo di stop a causa di infortuni sembra essere tornato a buon livello.

È proprio il penultimo atto quello più difficile ed emozionante della cavalcata dello sloveno, in quanto Rola è riuscito ad imporsi solamente al tie break del terzo set rimontando da 2-6, aiutato anche da un nastro assassino per il britannico che ha aiutato Blaz ad annullare il secondo dei quattro match point, prima di imporsi col punteggio di 9-7. In finale Rola ha sfidato un altro britannico, ovvero Liam Broady, in una sfida tra due mancini che prima di questo torneo si erano affrontati quattro volte e in tre occasioni era stato proprio Rola a prevalere. I servizi la han fatta da padrone per gran parte dell’incontro, il primo parziale sembrava indirizzato al tie break quando, sul 4-5 40-0, Rola ha approfittato di un grande passaggio a vuoto di Broady per chiudere 6-4 il primo parziale.

Nel secondo set entrambi i giocatori han concesso qualcosa in più al servizio ma il break decisivo è arrivato anche in questa occasione nel finale del set, col britannico che nel nono gioco ha strappato il servizio allo sloveno e ha chiuso 6-4 in suo favore, dopo aver annullato una palla del controbreak. Il livello della sfida è calato sensibilmente nel terzo e decisivo parziale dove il merito di Rola è quello di aver sbagliato meno dell’avversario nei momenti decisivi, breakkando nell’ottavo gioco alla seconda chance concessa da Broady e chiudendo col punteggio finale di 6-4 4-6 6-3.

Finale: B. Rola b. Liam Broady 6-4 4-6 6-3

Nanchang (terra battuta indoor, $54.160)


Andrej Martin ottiene in Cina il nono Challenger in carriera, esprimendo un tennis di altissimo livello lungo tutta la settimana. Il tennista slovacco, che ha sempre ottenuto risultati migliori su terra rispetto al veloce, è dovuto partire sin dal primo turno non essendo testa di serie del torneo cinese ma è stato bravo a vincere agevolmente tutti i primi turni, lasciando un totale di sedici giochi per strada nei primi 3 incontri, arrivando così ai quarti di finale con ancora il serbatoio pieno di energie. Anche l’incontro nei quarti di finale contro Patael è stato vinto in due set, con lo score di 6-2 7-5, dal tennista slovacco che è arrivato in semifinale senza i favori del pronostico, dato che ad attenderlo c’era Milojevic, giovane serbo in ascesa, col quale Andrej aveva perso la scorsa settimana: il serbo, però, ha pagato parecchio la stanchezza accumulata nelle ultime settimane ed è apparso visibilmente scarico in una semifinale durata un’oretta e vinta da Martin con il punteggio di 6-0 6-4.

Martin, che non batteva un top100 dal 2017, ha interrotto la striscia negativa proprio nell’atto conclusivo dove ha giocato la partita più lottata del torneo contro l’australiano Jordan Thompson, n.67 e prima testa di serie del torneo cinese, che durante tutta la settimana però aveva sofferto più di Martin lasciando per strada complessivamente tre set. Dopo essersi aggiudicato il primo parziale col punteggio di 6-4, Martin ha lasciato l’iniziativa completamente nelle mani di Thompson nel secondo set e in apertura di terzo, subendo un parziale di 9 giochi a 2 che lo han costretto ad inseguire da 1-3 nel terzo parziale. Proprio nel momento dove la partita sembrava indirizzata verso una rapida conclusione, Martin è tornato a giocare il suo miglior tennis lasciando le briciole al servizio e spingendo il più possibile in risposta, riconquistando prima il break di svantaggio e poi proseguendo sull’onda dell’entusiasmo per chiudere col punteggio di 6-3.

Finale: A. Martin b. J. Thompson 6-4 1-6 6-3

Tallahassee (terra verde, $54.160)


In un tabellone dove la prima testa di serie era il nostro Paolo Lorenzi, che ha abbandonato prematuramente il torneo cedendo in tre set al secondo turno all’argentino Collarini, a trionfare è stato Emilio Gomez, che a quasi 28 anni ottiene il primo successo in carriera nel circuito Challenger dimostrando di trovarsi particolarmente a suo agio su una terra veloce come quella Americana. Dopo aver battuto in due set Novikov, Moraing e Polmans, il tennista ecuadoregno è stato bravo a rimontare un set di svantaggio nei quarti di finale a Nino Serdarusic, imponendosi con lo score di 6-7 6-3 6-0. In semifinale ed in finale Gomez partiva in entrambi i casi sfavorito sulla carta, sia contro il next gen francese Moutet sia contro il giocatore di casa Tommy Paul ma è stato incredibilmente solido in entrambi gli incontri, perdendo solo in un’occasione la battuta e lasciando complessivamente le briciole ai propri avversari: 6-1 6-4 con Moutet, 6-2 6-2 con Paul e primo titolo in carriera che arriva in modo tanto inatteso quanto meritato.

Finale: E. Gomez b. T. Paul 6-2 6-2

a cura di Andrea Pellegrini Perrone

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Nella settimana Challenger buone prestazioni di Zeppieri e soci

Costretto invece al ritiro Fognini contro l’austriaco Misolic

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Al Challenger 125 di Saint Tropez (cemento) Giulio Zeppieri raggiunge i quarti di finale cogliendo due begli scalpi come Richard Gasquet (6-3 6-2) ed Emilio Nava, con quest’ultimo che ha ceduto solo dopo aspra lotta (7-6 6-2). Al prossimo turno Zeppo affronterà il 25enne statunitense Michael Mmoh (n.94 ATP), che probabilmente avrete presente soprattutto perché, per esibire i possenti bicipiti, gioca quasi sempre con lo smanicato tipo Nadal da giovane. Avversario ostico ma del tutto alla portata del tennista romano.

Grande delusione invece per Mattia Bellucci, che di questo torneo era il campione uscente, eliminato all’esordio proprio da Emilio Nava col punteggio di 4-6 6-1 7-5. Peccato perché la vittoria di Cassis di due settimane fa sembrava aver riportato il sereno nello staff di Mattia, ma era evidentemente un fuoco di paglia. Per il tennista di Busto Arsizio il 2023 si conferma avaro di soddisfazioni e ne dà conferma un bilancio vittorie/sconfitte (24/29) per la prima volta negativo in carriera. Forse il suo incredibile 2022, con tante vittorie e tantissime partite giocate (90) ha avuto qualche conseguenza sul motore del bustocco. Male anche Luca Nardi che perde da Sebastian Ofner, sempre all’esordio, con un doppio 6-4 e continua nel suo percorso tutto up and down.

Sulla terra rumena di Sibiu (Challenger 75), nel cuore della Transilvania, avevamo ben nove azzurri iscritti. Ai quarti di finale sono arrivati Flavio Cobolli e Stefano Travaglia. Il romano è uscito incolume da due derby piuttosto complicati: 6-7(5) 6-4 6-4 a Salvo Caruso e 7-5 6-2 a Edoardo Lavagno. Adesso gli tocca il croato Duje Ajdukovic (n.207 ATP) che contro gli italiani ha un record inquietante, come ha appena confermato contro Francesco Maestrelli e Giovanni Fonio. Travaglia da parte sua ha superato nell’ordine il padrone di casa Sebastian Gima e poi il francese Geoffrey Blancaneaux. Nei quarti affronterà l’esperto bosniaco Damir Dzumhur (n.160) e lo spartito sarà sicuramente più complicato da interpretare.

 

Erano sei gli italiani ai nastri di partenza del Challenge 125 di Bad Waltersdorf, località termale che dista appena una quarantina di km da Graz. E ai nostri non è andata niente bene se è vero che il solo Andrea Pellegrino è riuscito a guadagnare i quarti di finale, vincendo due belle partite contro l’austriaco Jurij Rodionov (n.108 ATP) e Francesco Passaro che si fa rimontare 2-6 6-2 6-2, a conferma di una stagione un po’ così. Proprio come quella di Franco Agamenone che si arrende subito contro il qualificato ceco Petr Nouza (n.770). Discorso a parte, come sempre, per Fabio Fognini che dopo la vittoria contro Benoit Paire (match perfetto per i mental coach) è stato costretto al ritiro contro l’austriaco Filip Misolic (n.169 ATP) mentre era sotto 6-3 1-0. Pare che il nostro ex top 10 fosse febbricitante.

Al Challenger 100 di Antofagasta (Cile, terra battuta) c’era il solo Luciano Darderi che, come sempre, quando decide il programma ha un occhio di riguardo per i tornei sudamericani che gli fanno respirare aria di casa. Dopo aver battuto, con qualche difficoltà di troppo, il cileno Matias Soto (n.724 ATP), ha avuto la meglio sul brasiliano Eduardo Ribeiro (n.348), non proprio due avversari da far tremare i polsi. Né il suo prossimo avversario, il cileno Gonzalo Lama (n.424) sembra avere le qualità per impensierirlo.

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Challenger: Fognini elimina Paire in Austria, out Agamenone. Cobolli e Weis avanzano in Romania

Luca Nardi eliminato da Ofner a Saint-Tropez, Francesco Passaro avanza a Layjet

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Fabio Fognini – Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)

Terminata al settimana di Coppa Davis, dove il ligure è stato comunque protagonista nel botta e risposta con Capitan Volandri, Fabio Fognini torna in campo e passa un ottimo primo turno contro la testa di serie numero 7, Benoit Paire, in Austria al Layjet Open con un punteggio di: 6-2 4-6 6-1.

Il ligure ha salvato il 50% delle palle break conquistate dal francese (3 su 6) mettendo a segno il 76% di prime di servizio. Paire invece è stato nettamente più debole al servizio con solo il 36% di prime palle in campo e su 12 palle break per Fognini è riuscito a salvarne solamente 5. Non c’è stata storia, infatti, nel terzo e decisivo set dove l’italiano ha dominato 6 giochi a 1. Ancora da definire chi sarà l’avversario al secondo turno di Fognini nella giornata di domani.

Francesco Passaro recupera un primo set disastroso e si aggiudica il primo turno del Layjet Open contro Maks Kasnikowski: 0-6 7-5 6-1. Dopo un primo parziale dominato dal polacco numero 307 del mondo in 22 minuti, Passaro è riuscito a rianimarsi nel secondo set, per poi ribaltare completamente il match nel terzo. Il cambio marcia gli ha permesso di portare a casa l’80% di prime di servizio, nonostante la maggioranza dei punti vinti al servizio sia rimasta dalla parte del polacco, che forse, è rimasto spiazzato dopo un primo set così facile, dal cambio di ritmo del suo avversario. Dopo aver perso il secondo set infatti, Kasnikwski ha quasi restituito il favore all’azzurro che in 34 minuti ha dominato 6 giochi a 1.

 

Contro pronostico invece la vittoria del qualificato ceco numero 770 Petr Nouza, che supera 7-5 6-7(3) 6-3 Franco Agamenone (recentemente intervistato in esclusiva da Ubitennis); sconfitto anche Andrea Picchione da un altro ceco, Vit Kopriva, 7-6 al terzo, solo che questa volta era l’azzurro a essere il qualificato. Sorride invece Raoul Brancaccio che supera il 22enne tedesco Henri Squire, proveniente dal tabellone cadetto, per 7-6(5) 5-7 6-2

Spostandoci in Francia, niente da fare invece per Luca Nardi che esce al primo turno del Challenger di Saint-Tropez contro la testa di serie numero 2 Sebastian Ofner con un doppio 6-4 in appena un’ora di gioco. L’azzurro non è riuscito a mettere a segno neanche una delle quattro palle break conquistate. Mentre Ofner ha saputo chiudere con un doppio vantaggio su Nardi. L’austriaco ha dimostrato anche una maggiora solidità in risposta portando a casa il 34% dei punti contro il 25% dell’italiano.

Chiudiamo con la terra rossa della Romania. Flavio Cobolli vince il derby contro Salvatore Caruso 6-7 6-4 6-4 al primo turno del Sibiu Open in quasi due ore e mezza di gioco molto equilibrato.

Sempre sulla terra francese, ottima prestazione anche di Alexander Weis che ha battuto al terzo set il qualificato Michael Vrbensky: 6-4 4-6 6-2 in un’ora e 52 minuti. Weis è rimasto solido e costante per tutta la durata del match, salvando 3 delle 4 palle break conquistate dal suo avversario. Netta la differenza anche con i punti vinti sulla sua seconda di servizio, mentre Vrbensky è riuscito a mettere a segno più punti con la prima di servizio, senza però aggiudicarsi alcun game di vantaggio sulle 3 chance a disposizione.

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WTA 125 Parma, sorteggiato il tabellone: Errani, Brancaccio e Spiteri presenti

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Emily Appleton - Foto Daniele Combi/MEF Tennis Events

Il Parma Ladies Open presented by Iren ha preso il via con le qualificazioni. Sono quattro le atlete che hanno staccato il pass per il tabellone principale del torneo WTA 125 dal montepremi di $115.000 organizzato da MEF Tennis Events e Tennis Club Parma. Sorride Dalila Spiteri, che ha centrato il primo main draw della carriera nella categoria aggiudicandosi il derby contro Camilla Rosatello per 6-1 6-4. In campo è stata protagonista anche l’atleta del TC Parma Elena Bocchi, che davanti ad un Grandstand gremito ha lottato nel match perso 6-3 6-2 contro Antonia Ruzic. Esce di scena anche l’altoatesina Laura Mair, sconfitta 6-1 6-4 da Eva Vedder. Lunedì 18 settembre prenderà il via il main draw che vedrà sei azzurre ai nastri di partenza. 

Sorteggiato il main draw – Reduce dalla finale persa a Bucarest, a Parma c’è grande attesa per l’arrivo di Sara Errani. L’ex numero 5 del mondo, sorteggiata nella parte bassa del tabellone, esordirà contro la quinta testa di serie Jaqueline Cristian e proverà a dare seguito ad un ottimo momento di forma. Sarà esordio contro una testa di serie anche per la qualificata Dalila Spiteri, impegnata contro la numero otto del seeding Aliona Bolsova. Entrata direttamente in tabellone, Nuria Brancaccio sfiderà la spagnola Jessica Bouzas Maneiro. La prima testa di serie Anna Karolina Schmiedlova, due anni fa capace di imporsi su Venus Williams nel torneo parmense, affronterà Carol Monnet. La semifinalista della scorsa edizione e numero due del tabellone Ana Bogdan troverà invece Marina Bassols Ribera.

Le wild card invece danno fiducia alla linea verde, con Jennifer Rugger, Giorgia Pedone ed Eleonora Alvisi che se la vedranno rispettivamente contro Chloe Paquet, Antonia Ruzic e Viktoriya Tomova. La prima testa di serie Anna Karolina Schmiedlova, due anni fa capace di imporsi su Venus Williams nel torneo parmense, affronterà Carol Monnet. La semifinalista della scorsa edizione e numero due del tabellone Ana Bogdan troverà invece Marina Bassols Ribera. Le wild card puntano alla linea verde, con le giovani Jennifer Ruggeri, Giorgia Pedone ed Eleonora Alvisi che se la vedranno rispettivamente contro Chloé Paquet, Antonia Ruzic e Viktoriya Tomova. Wild card anche per la tedesca di origini italiane Silvia Ambrosio che affronterà Anna Bondar. 

 

Serata d’apertura, le ragazze mettono le mani “in pasta” – Sabato sera, nella splendida cornice del Complesso Monumentale San Paolo, si è svolta la serata d’apertura del Parma Ladies Open. Le giocatrici sono state protagoniste della serata, prima con la visita al Museo della Racchetta, poi con un cooking show che le ha viste all’opera. Eleonora Alvisi, Chloé Paquet, Emily Appleton, Alexandra Osborne e Alena Fomina-Klotz hanno steso la pasta con l’aiuto della maestra della pasta Rina Poletti e del gruppo dell’Associazione Miss.ione Matterello. L’iniziativa è stata accolta con grande entusiasmo dalle tenniste che da lunedì saranno impegnate nel torneo.

Risultati domenica 17 settembre

Qualificazioni (turno unico)

Katarzyna Kawa (1) b. Irina Kromacheva 6-3 6-3
Dalila Spiteri b. Camilla Rosatello (2) 6-1 6-4

Eva Vedder (3) b. Laura Mair (WC) 6-1 6-4

Antonia Ruzic (4) b. Elena Bocchi (WC) 6-3 6-2


La biglietteria è aperta sul sito www.parmaladiesopen.com

Comunicato Stampa

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