Punta Open (Uruguay, terra battuta, montepremi $54,160)
Nel primo torneo stagionale su terra rossa, Marco Cecchinato centra un’importante finale lanciando segnali di risveglio dopo un 2019 che era iniziato bene col successo a Buenos Aires ma che era proseguito molto male, senza nemmeno una finale raggiunta a livello Challenger o ATP. Accreditato della prima testa di serie, e quindi di un bye al primo turno, Marco ha poi ottenuto due agevoli vittorie su Villanueva e Olivo accedendo ai quarti di finale dove ha vinto il derby con Alessandro Giannessi, bravo in precedenza a vincere due maratone contro Etcheverry e Pedro Sousa. La semifinale contro lo slovacco Martin è stata parecchio dura per Cecchinato, che sul 4-4 al terzo set ha salvato una palla break con un rovescio steccato sul quale Martin ha fatto scendere l’arbitro dalla sedia creando una grossa contestazione quando il giudice di gara ha dato buona la palla dell’azzurro. Marco nel gioco successivo ha sfruttato il nervosismo del suo rivale per strappare il servizio e chiudere il match.
In finale ha trovato dall’altra parte della rete Thiago Monteiro, che fino all’atto conclusivo non aveva perso alcun set dimostrando di avere nella combinazione servizio e dritto e nella solidità da fondo delle armi micidiali su questa superficie. Il primo set è stato punto a punto ed entrambi si sono annullati le rispettive occasioni di break, con tanti rimpianti per Cecchinato che sopra 4-3 era stato avanti 0-40 sul turno di servizio del brasiliano e anche sul 6-5 è arrivato ai vantaggi in risposta, crollando però poi al tie break chiuso dal brasiliano con il punteggio di 7-3. Nel quarto gioco del secondo set il siciliano subisce il primo break della partita e sotto 7-6 4-1 il match sembrava largamente compromesso ma Cecchinato non molla, approfitta di qualche errore di troppo col dritto da parte di Monteiro per riprendere il break di svantaggio, salva col servizio altre due palle break sul 3-4 e aggancia l’avversario portando anche il secondo parziale al tie break.
L’inerzia del match è tutta dalla parte dell’italiano che gioca un tennis più propositivo rispetto alle fasi iniziali, si vede annullare un set point sul 6-5 ma se ne procura un altro grazie ad una stecca di dritto di Monteiro che nel punto successivo non riesce a rispondere al servizio del siciliano che porta il match al terzo set. Anche il parziale decisivo è stato molto equilibrato: Ceck si è ritrovato due volte sotto 0-30 ma non ha mai concesso una palla break al brasiliano, che fino al 4-5 a sua volta ha concesso appena cinque punti in quattro turni di battuta.
Nel decimo gioco del terzo set si decide la partita: Monteiro è falloso e nervoso, sullo 0-15 commette il primo doppio fallo del match, sul 30-30 sbaglia un dritto elementare e concede un match point che annulla con la combinazione servizio e dritto. Nel game ci saranno altri due match point per l’azzurro, sui quali però Monteiro trova sempre una buona prima di servizio sul rovescio di Ceck, che risulta ogni volta troppo corto permettendo al rivale di comandare sempre gli scambi. Niente da fare, si va 5-5 e per Marco è fatale il rimpianto dei match point sciupati: nel gioco successivo ha troppa fretta e la smorzata, marchio di fabbrica, lo tradisce così come il dritto che manda lungo sulla palla break permettendo così al brasiliano di andare a servire per l’incontro. Monteiro non concede nessuna chance all’italiano, servizio tenuto a zero e braccia al cielo per il mancino di Fortaleza che si conferma campione del torneo uruguayano dopo il successo ottenuto nel 2019.
Finale: [2] T. Monteiro b. [1] M. Cecchinato 7-6(3) 6-7(6) 7-5
Oracle Challenger Series Newport Beach (USA, hard outdoor, montepremi $162,480)
Nel torneo più prestigioso della settimana che vedeva al via anche due top 50 come Fritz e Tiafoe, in gara con due wild card, assieme ad altri tre top 100 tra cui Andreas Seppi (che esce di scena all’esordio contro Aragone), si impone a sorpresa Thai-Son Kwiatkowski, giocatore americano cresciuto nei college che aveva dato ottimi segnali di miglioramento nel 2019 senza raggiungere mai però una finale. Dopo l’esordio facile contro Altamirano ha sconfitto una dietro l’altra quattro teste di serie come Gomez, Schnur, Istomin e Steve Johnson per accedere alla prima finale in carriera contro il colombiano Galan. Il primo set è parecchio equilibrato, Kwiatkowski ottiene il break nel settimo gioco e salva due occasioni di controbreak subito dopo e da quel momento in poi la sfida è a senso unico. Nel secondo set Galan perde ben tre volte la battuta e dopo 59 minuti di gioco il punteggio finale è 6-4 6-1 in favore dell’americano che con questo successo scala ben 92 posizioni raggiungendo la posizione numero 179, suo best ranking.
Finale: T.S. Kwiatkowski b. D.E. Galan 6-4 6-1
Open Quimper Bretagne Occidentale (Francia, hard indoor, montepremi $46.600)
Cem Ilkel ottiene, dopo una settimana di battaglie e successi a sorpresa, il primo titolo challenger in carriera a Quimper. Dopo un esordio complicato con Durasovic, Ilkel ha approfittato del ritiro della seconda testa di serie Petrovic sul punteggio di 7-6 3-1 in favore del turco, andando poi a vincere anche un match complicatissimo negli ottavi contro l’istrionico francese Lestienne che conduceva per 6-4 5-3 prima di cedere 6-3 al terzo parziale contro il coriaceo turco. Anche nei quarti di finale ci son voluti tre parziali a Ilkel per aver la meglio del ceco Kopriva, ma la maratona più lunga è quella in semifinale contro lo slovacco Lacko, che si salva nel secondo set annullando anche match point al tennista di Istanbul che è bravo a rimanere lucido mentalmente e vince al tie break del terzo parziale. In finale Ilkel ha ottenuto un’altra vittoria contro pronostico con Janvier, che nel primo parziale ha avuto un set point sul 6-5 e servizio nel tie break e nel secondo set ha sciupato un vantaggio di 4-2, cedendo poi con lo score finale di 7-6 7-5 che permette al turco di entrare per la prima volta in carriera nella top 200, precisamente al numero 199.
Finale: C. Ilkel b. [5] M. Janvier 7-6(6) 7-5
Caterpillar Burnie International (Australia, hard outdoor, montepremi $54,160)
Taro Daniel trionfa in Australia al termine di un torneo totalmente dominato: dopo l’esordio contro il connazionale Shimizu, superato in due tie break, Daniel ha concesso una media di cinque giochi a partita ai suoi successivi avversari, in ordine Tung Lin Wu, Safwat, Jay Clarke e per ultimo Yannick Hanfmann sconfitto nettamente in una finale a senso unico terminata col punteggio di 6-2 6-2. Nel doppio ottengono la prima finale stagionale Margaroli/Vavassori, col tennista piemontese che si conferma specialista e assieme allo svizzero vince tre bei match arrendendosi solo in finale, persa per 7-6 7-6 dalla coppia Heliovaara/Verbeek.
Finale: [1] T. Daniel b. [10] Y. Hanfmann 6-2 6-2
Mondo Challenger: rimpianto Cecchinato. Kwiatkowski e Ilkel, vincitori inattesi
Il siciliano arriva in finale a Punta Del Este ma manca tre match point e si arrende a Monteiro. Kwiatkowski ottiene il primo titolo in carriera nel prestigioso torneo di Newport, Ilkel trionfa a Quimper
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