La scelta di Serena. Il coach: "US Open o Roland Garros" (Chinellato). Sinner, acuto da campione a Berlino. Battuto Khachanov, ora Bautista Agut (Barana)

Rassegna stampa

La scelta di Serena. Il coach: “US Open o Roland Garros” (Chinellato). Sinner, acuto da campione a Berlino. Battuto Khachanov, ora Bautista Agut (Barana)

La rassegna stampa di sabato 18 luglio 2020

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La scelta di Serena. Il coach: “US Open o Roland Garros” (Davide Chinellato, Gazzetta dello Sport)

Ricomincia da Lexington. Serena Williams ha scelto di ripartire dal torneo sul cemento del Kentucky, al via il prossimo 10 agosto. Sarà la sua prima volta in campo da febbraio, quando aveva giocato in Fed Cup, e la sua tappa verso un percorso di avvicinamento che dovrebbe portarla allo Us Open […] Potrebbe essere quello l’unico Slam che la Williams disputerà in quel che resta del 2020. Il perché lo ha raccontato il suo coach, Patrick Mouratoglou. «Il calendario è pazzo, molto compattato, e i giocatori si troveranno a dover fare delle scelte: giocare negli Stati Uniti o in Europa. Con le restrizioni che ci sono, con la possibilità di una quarantena in Europa per chi viene dagli Usa, cambiare continente è praticamente impossibile. O viene istituita una regola per cui ad un atleta di alto livello non viene chiesto di mettersi in quarantena, oppure spostarsi diventa impraticabile. E la scelta sarà in quale continente giocare». Ricominciando da Lexington, Serena sembra aver già deciso: «È tornata a giocare a tennis per vincere gli Slam, è il suo obiettivo. L’Us Open sarà la sua prima chance di vincerne uno – ha continuato Mouratoglou, che allena anche l’emergente Coco Gauff e Stefanos Tsitsipas -. Ci saranno molte restrizioni a New York e devo parlare con lei, per capire se sarà capace di accettare e gestire l’enorme attesa che ci sarà su di lei […]

Sinner, acuto da campione a Berlino. Battuto Khachanov, ora Bautista Agut (Francesco Barana, Corriere dell’Alto Adige)

Sul cemento indoor è quasi a casa sua Jannik Sinner. Non per niente sul veloce al chiuso ha vinto le Next Gen Finals, il Challenger di Bergamo e si è preso gli scalpi per ora più importanti della sua (breve) carriera: le vittorie contro Goffin a Rotterdam e Monfils ad Anversa. Così non sorprende la superba affermazione di ieri a Berlino, nei quarti di finale del torneo esibizione Bett1Aces, con il pusterese che lasciata l’erba (dove pure con Thiem martedì non aveva sfigurato, anzi) e ritrovate le condizioni ambientali a lui più congeniali, ha sfoderato una prestazione monstre contro il numero 15 Atp Karen Khachanov, tra i più forti giocatori del mondo della nuova generazione. Sinner, 73 Atp, ha «liquidato» il 24enne russo in due set — 6-3, 7-6(3) — sciorinando fin dall’avvio un tennis di alta qualità, caratterizzato da un velenoso mix di velocità e pesantezza di palla, che sul «duro» dell’hangar dell’ex aereoporto di Tempelhof si è rivelato letale per il moscovita. Ma Jannik ieri non ha avuto punti deboli: al solito eccellente sul lato sinistro con il suo rovescio bimane che già oggi è tra i migliori del circuito, si è mostrato impeccabile anche con il dritto, colpo già buono ma che sta perfezionando. Tuttavia le più incoraggianti conferme rispetto al match con Thiem di martedì, sono arrivate dai progressi al servizio e nel gioco a rete. Sinner. come si era visto anche contro il 3 del mondo, ora non batte più sempre e solo forte, ma cerca anche le slice o la precisione (76% di punti vinti con la prima di servizio). Ed è più efficace anche con la seconda (quasi il 70% dei punti vinti). […] «Jannik in questi mesi di stop forzato si è allenato tantissimo. Oggi con Khachanov ha giocato bene, ha bisogno di match come questi per capire il suo livello e dove migliorare ancora» dice raggiunto al telefono Riccardo Piatti, coach, maestro e mentore del 18enne di Sesto. In quest’ottica la semifinale di oggi contro il 12 del mondo Robert Bautista Agut è propedeutica: «Con Bautista sarà un match importante — continua Piatti — lo spagnolo ha grande esperienza e ha caratteristiche diverse da Khachanov, quindi per Jannik è una nuova tappa nel suo percorso. Jannik è migliorato, ma serviranno sei mesi di tornei per averne continua evidenza sul campo. Speriamo che a New York si possano giocare Cincinnati e Us Open, anche se là situazione è difficile». […]

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