Nella bolla dello US Open c’era un’atmosfera da spiaggia, ma non tutti l'hanno apprezzata

Rubriche

Nella bolla dello US Open c’era un’atmosfera da spiaggia, ma non tutti l’hanno apprezzata

Il New York Post ha parlato degli svaghi a disposizione dei giocatori fra una partita e l’altra. e della ‘Ashe Beach’. Konta non ama la tintarella: “Quando finiamo di giocare cerchiamo un po’ di ombra!”

Pubblicato

il

NYC, tramonto dall'Ashe Stadium - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
NYC, tramonto dall'Ashe Stadium - US Open 2015 (foto di Art Seitz)
 

Qui il link all’originale; l’articolo è stato scritto durante il torneo

I giocatori presenti allo US Open sono installati in una bolla fra il Queens e Long Island e non hanno il permesso di visitare Jones Beach o Rockaway Beach, ma sono comunque autorizzati a fare un pieno utilizzo di quella che è stata ribattezzata “Ashe Beach”.

In un tentativo di rendere più eccitanti le visite dei giocatori presso lo USTA National Tennis Center di Flushing Meadows durante questo US Open senza pubblico, infatti, è stata creata una sorta di oasi ricreazionale chiamata proprio “Ashe Beach”. Questa area improvvisata è situata davanti all’Arthur Ashe Stadium, vicino alla fontana dove solitamente i visitatori si aggregano per mangiare, socializzare o guardare la gigantesca TV situata all’esterno dello stadio da 24.000 posti.

L’area della South Plaza è stata trasformata con sedie a sdraio, ombrelli, tettoie, palloni da spiaggia che galleggiano nella fontana, e con una vasta gamma di attività di intrattenimento. Secondo una fonte USTA, la principale ragione per cui è stata allestita la “Ashe Beach” è che si vuole incoraggiare i giocatori a stare all’aperto, poiché gli scienziati affermano che rimanere indoor aumenta il rischio di contagio da COVID-19.

Il Western & Southern Open, l’evento di preparazione allo US Open che normalmente si tiene a Cincinnati, si è giocato a Flushing Meadows, mentre lo Slam è iniziato lunedì. Entrambi gli eventi sono a porte chiuse, il che rende la struttura simile a una città fantasma, come ha detto Novak Djokovic.

Volevamo dare ai giocatori più spazio possibile per stare all’esterno senza assembramenti mentre si trovano al circolo”, ha detto al Post la direttrice dello US Open Stacey Allaster. “Prima di tutto come misura per garantire la loro sicurezza, in sinergia con le altre regole sulle mascherine e sul distanziamento sociale. Inoltre, vogliamo metterli a loro agio. La South Plaza era la scelta più ovvia per la creazione di un luogo simile: qui i tennisti possono rilassarsi o prendere parte ad attività di intrattenimento e al contempo rimanere al sicuro stando all’aperto”.

I giochi che circondano la fontana includono un circuito di minigolf, un canestro per giocare a basket, un mini-campo di padel, un calcio balilla, sacchetti per il cornhole [gioco a squadre che consiste nel lanciare sacchetti di stoffa, pieni di mais, verso una piattaforma di legno, ndr], scacchi a dimensione naturale, e macchine di sollevamento pesi. La giovane star Coco Gauff è stata vista uscire dalla “Ashe Beach” martedì scorso dopo la sua sessione di allenamento. Il sabato successivo, durante il media day al Western & Southern Open, Gauff ha ammesso di non disdegnare la possibilità di fermarvisi per prendere un po’ di sole

Tuttavia, la spiaggia improvvisata ha attratto meno persone di quanto sperato.

Penso che l’intenzione sia giusta”, ha detto l’inglese Johanna Konta. “Ovviamente per noi è meglio stare all’aperto. La potenziale fregatura è il meteo. Fa molto caldo, e non penso che i giocatori e le giocatrici vogliano abbronzarsi prima o dopo le partite. Passiamo già parecchio tempo al sole giocando o allenandoci, e quando finiamo credo che le idee predominanti siano di cercare un po’ d’ombra e di andarsene dalla sede del torneo. Probabilmente è per questo motivo che l’area non è troppo affollata”. Konta ha affermato che la “Ashe Beach” era più in voga due settimane fa, nei giorni precedenti l’inizio dello Western & Southern Open.

Johanna Konta – Cincinnati 2020 (via Twitter, @CincyTennis)

Ho fatto un tentativo con il cornhole e il minigolf”, ha aggiunto Konta. “Ho provato anche a fare qualche canestro. Non è andata molto bene. Ma anche ad altri tennisti piacciono i giochi che ci sono lì”. I partecipanti all’Open hanno poca scelta per l’intrattenimento. Sono costretti a rimanere in hotel, il Long Island Marriott, e sono obbligati ad usare bus o furgoni che garantiscono il distanziamento sociale per arrivare al National Center. Inoltre, sono tenuti a camminare in giro per il circolo con la mascherina. Mentre l’hotel ha allestito sale gioco e mense, le gite a Manhattan sono bandite. I giocatori sono stati autorizzati ad affittare appartamenti, ma con la necessità di spendere circa 60.000 dollari per sanificare l’ambiente seguendo i protocolli, e sono consapevoli che gli unici spostamenti possono essere quelli da casa ai campi.

Djokovic, che lo scorso giugno ha contratto il coronavirus, è uno dei pochi giocatori che ha scelto di spendere soldi per la casa, secondo alcune fonti situata nel New Jersey. Ecco perché ha apprezzato lo sforzo della USTA nell’allestire la “Ashe Beach”. “Ho visto alcuni giocatori cimentarsi con qualche tiro a canestro e con il minigolf”, ha detto il numero uno del mondo. “È bello che ci sia la possibilità di fare attività all’aperto per i giocatori in modo da poter rilassarci e socializzare quando non siamo in campo, visto che non possiamo andare da nessuna parte se non all’hotel (o la casa per chi ce l’ha) e al circolo. Le cose stanno così, e potenzialmente si può rimanere qui per un mese (come tutti sanno la permanenza di Djokovic è durata meno, ndr). Quindi sì, è molto bello che ci sia qualcosa con cui passare il tempo”.

Traduzione a cura di Gianluca Sartori

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement