Roland Garros, Carreno Busta polemico con Djokovic: "Quando è in difficoltà chiama sempre il medical timeout"

Interviste

Roland Garros, Carreno Busta polemico con Djokovic: “Quando è in difficoltà chiama sempre il medical timeout”

Lo spagnolo critica apertamente l’atteggiamento del serbo, che ribatte: “Prima del match il fisio ha trattato il mio collo per due ore, non ero sicuro di poter giocare la partita”

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Pablo Carreno Busta e Novak Djokovic - Roland Garros 2020 (via Twitter, @rolandgarros)
 

Stavolta è andato tutto come doveva andare. Nole Djokovic è nelle semifinali del Roland Garros dopo aver eliminato in quattro set Pablo Carreno Busta, che allo US Open aveva approfittato della sua squalifica per una pallata alla giudice di linea. Come già scritto nella cronaca del match, non è stato un match semplice per il serbo: 3 ore e 10 di partita e un avvio preoccupante a causa di una condizione fisica non ottimale. Di fatto il match è girato poco dopo un Medical Time Out chiesto da Djokovic per un trattamento nella zona del collo:Prima della partita il mio fisioterapista e il medico dell’ATP hanno lavorato sul collo per due ore” ha detto ai giornalisti in serbo nella conferenza stampa. “Devo ammettere che il dolore andava e veniva, non ero sicuro di scendere in campo. Dalla fine del secondo mi sono sentito bene. Un giorno e mezzo dovrebbe essere sufficiente per essere pronto per la semifinale”.

Prima dello sfortunato episodio della pallata, anche nel precedente di Flushing Meadows il numero uno del mondo ebbe problemi fisici (braccio sinistro) dopo una caduta, ma nonostante ciò era più il nervosismo a limitarlo, dal momento che nonostante i dolori riusciva comunque a esprimersi a un discreto livello. A Carreno non piace affatto l’atteggiamento del serbo e l’ha detto espressamente in conferenza: “Lo stretching continuo e il tranier? È normale, lo fa sempre. Probabilmente da un anno a questa parte fa sempre così quando ha problemi sul campo. Non so, magari è per la pressione o è qualcosa di cui ha bisogno. Però continua a giocare normalmente. Non so se ha davvero dolore o è una cosa mentale. Chiedetelo a lui”. In spagnolo poi ha rincarato la dose: Ogni volta che la partita si complica, chiede MTO. Lo fa da molto tempo. Lo sapevo già. Sapevo cosa sarebbe successo agli US Open, sapevo cosa sarebbe successo qui e cosa continuerà ad accadere”.

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?? A Pablo Carreno Busta non manca certo la personalità. Sin dall'inizio del Roland Garros aveva continuato a ripetere di non sentirsi inferiore a nessuno sulla terra battuta, eccetto Nadal, e che giocando il suo tennis avrebbe potuto mettere in difficoltà chiunque. Aveva (almeno in parte) ragione, perché nel primo set del quarto di finale con Djokovic è stato lui a comandare le operazioni: 6-4 in suo favore e numero uno del mondo alle corde ??‍⚕️ A quel punto Nole, che era già sceso in campo con un vistoso cerotto sul collo, ha chiesto l'intervento del fisioterapista per ricevere un trattamento medico. Risultato? Da quel momento Djokovic ha vinto 18 game su 27, rimontando l'incontro e perdendo il servizio una sola volta negli ultimi tre set – giocando gli ultimi 20 minuti della partita a un livello altissimo ?️ In conferenza stampa, visibilmente deluso, Pablo Carreno Busta ha attaccato Djokovic – prima in inglese, poi in spagnolo – sostenendo come i suoi MTO siano sempre strategici, e come ogni volta riprenda a giocare senza problemi. "Lo fa sempre. Non lo so, forse sente la pressione, ma voglio dire, dopo continua sempre a giocare normalmente, no? Non so se sente davvero dolore o è soltanto una questione psicologica. Chiedetelo a lui" Non è stato ancora possibile chiederlo a Nole, chiamato in conferenza stampa prima di Carreno e quindi all'oscuro delle sue critiche. Intanto, voi cosa ne pensate? #ubitennis #rolandgarros #rolandgarros2020 #carrenobusta #pablocarrenobusta #Djokovic #tennis #instatennis #tennis?

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Boris Becker ha detto a Eurosport che i problemi di Djokovic nel primo set erano soprattutto mentali a causa di ciò che era successo contro lo stesso avversario a New York. Ma Nole ha subito smentito il suo ex-coach: “No, affatto. Vi ho già detto quale fosse il problema. Ve ne ho parlato tante volte, non penso a quell’episodio. Zero. Tuttavia quelle due palle break annullate sull’1-1 e il break subito dopo è come se avessero sbloccato Djokovic. Il giornalista serbo Sasa Ozmo ha fatto notare a Nole che dopo aver liberato le sue emozioni, è riuscito a far girare la partita: “Non sono un robot” ha risposto Novak, spesso ho bisogno di trattenere dentro di me le emozioni, talvolta di esternare. A volte sono riuscito a girare il match anche tenendole dentro di me. Non è qualcosa di automatico”.

Arrivato il momento di tirare la somma, è stata un’estate piuttosto soddisfacente per Carreno Busta. Semifinale (la seconda in carriera) allo US Open e quarti al Roland Garros, risultati per cui avrebbe sicuramente messo la firma pochi mesi fa. Penso di essere un giocatore migliore rispetto allo scorso anno ha detto in sala stampa. “Quando gioco questo tipo di partite, negli ultimi turni di uno Slam contro i migliori giocatori del mondo, gioco il mio miglior tennis, mi esprimo al meglio. Devo continuare su questa strada, continuare a lavorare sodo. Non è mai bello perdere, ma è positivo aver giocato più di tre ore a un buon livello. Chi vince il torneo ora? Il favorito probabilmente è Rafa, ma il numero uno del mondo è Novak adesso. Non so se la finale sarà tra loro due o avremo una sorpresa. I loro avversari stanno giocando molto bene”.

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