Passeggiata "solitaria" per il Roland Garros

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Passeggiata “solitaria” per il Roland Garros

PARIGI – L’esiguo numero di spettatori rivela scorci dell’impianto parigino spesso nascosti

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da Parigi, il nostro inviato

Vedere i vialoni che collegano i vari campi di un torneo dello Slam relativamente deserti è un’esperienza che di solito capita raramente durante lo svolgimento del torneo, ed è normalmente limitata alle giornate o ai periodi nei quali l’accesso è consentito solamente agli addetti ai lavori. Durante questo Roland Garros invece è stato piuttosto frequente vedere le zone antistanti i vari campi quasi completamente vuote.

Questa che si vede qui sotto è la zona tra la tribuna sud del campo Philippe Chatrier e i vari stand commerciali che costeggiano la zona dedicata alle televisioni. Quando è appena finita una partita sul campo principale, quell’area diventa affollatissima e andare dall’inizio alla fine di quel tratto di strada, più o meno 50 metri, potrebbe richiedere anche una decina di minuti.

 
Il lato sud del Philippe Chatrier

In fondo a questo passaggio si trova la nuova “Piazza dei Moschettieri”, uno spiazzo che è stato allargato proprio in occasione di questa edizione 2020 grazie alla demolizione del vecchio campo n.1, il famoso “bullring”, che era stato inaugurato nel 1980, ma che è stato sostituito dal campo Simonne Mathieu come terzo campo più importante del Roland Garros.

La Piazza dei Moschettieri
Il Philippe Chatrier vista dalla Piazza dei Moschettieri

In questa zona è stato sistemato uno schermo gigante (per replicare il punto di aggregazione che a Wimbledon è la famosa “Henman hill” e allo US Open è la “main plaza” di fronte all’ingresso principale dell’Arthur Ashe Stadium), oltre a tavolini per gli spettatori ed i principali stand commerciali per gli sponsor del torneo.

La boutique del Roland Garros
Lato est della Piazza dei Moschettieri

Sullo sfondo della piazza dei Moschettieri, alla sinistra di questa immagine c’è la Boutique del torneo, dove viene venduto il merchandising ufficiale del Roland Garros, mentre in fondo dopo gli stand commerciali e i campi n.2 e n.4 c’è la porta che conduce alle Serre d’Auteuil e al campo Simonne Mathieu.

Il campo Simonne Mathieu, inaugurato nel 2019 e ora diventato il terzo campo in ordine di importanza dell’impianto, è stato costruito come compromesso tra l’espansione del Roland Garros e la conservazione delle serre d’Auteuil. Il campo è circondato da serre, una per lato, che simbolizzano l’ecosistema di quattro continenti della terra con piante caratteristiche di ognuno di questi habitat.

Il campo Simonne Mathieu

Ritornando verso il Philippe Chatrier, si passa a fianco dei campi n.2 e n.4, che sono tra quelli che hanno le tribune più piccole e sono tipicamente utilizzati per gli allenamenti durante i tornei “standard”. Quest’anno, tuttavia, ai giocatori non veniva permesso di accedere all’impianto nei giorni in cui non dovevano competere, e quindi questi campi sono stati utilizzati quasi esclusivamente per le partite.

Allungando lo sguardo oltre il Philippe Chatrier si vede l’inconfondibile profilo del campo Suzanne Lenglen, di fronte al quale c’è un altorilievo dedicato alla indimenticata campionessa degli Anni ’20.

Il campo Suzanne Lenglen

Parte della zona antistante il secondo stadio dell’impianto è attualmente un cantiere, in quanto due dei campi sono in fase di rifacimento nell’ambito del progetto che vedrà una copertura mobile costruita sopra al Suzanne Lenglen per permettere al torneo di avere un secondo campo con tetto retrattile e per preparare l’impianto a ospitare le gare di boxe durante le Olimpiadi di Parigi 2024.

Durante il torneo di quest’anno, tutti gli stand di ristoro presenti attorno al Suzanne Lenglen non sono state aperti, causa il numero particolarmente esiguo di spettatori (solamente 1000 a sessione permesse dalle autorità francesi), ivi compreso quello che consentiva di poter fare la propria ordinazione attraverso l’applicazione del torneo e poi andare a ritirarla direttamente senza dover aspettare in fila come nei punti vendita tradizionali.

Dietro al Suzanne Lenglen si può trovare la zona più nuova dell’impianto, con i campi dal 12 al 14, più due campi di allenamento, n. 15 e n. 16. Tutti questi campi sono stati dotati di illuminazione artificiale montata su piloni telescopici in modo da poter essere abbassati durante il giorno e non provocare così le caratteristiche ombre sul campo che possono disturbare i giocatori.

Come regalo alla stampa accreditata, e per cercare di aumentare il giro d’affari del bar presente, è stato concesso ai giornalisti la possibilità di accedere alla passerella al sesto piano del Philippe Chatrier, solitamente riservato alle televisioni per gli stand-up. Qui sopra si gode di una visione abbastanza particolare dei match sul campo principale, oltre che di alcuni tavolini per poter eventualmente lavorare assistendo ai match in un ambiente climatizzato.

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