Fognini. Montecarlo, Parigi e le Finals di Torino. È l'anno del rilancio (Crivelli). Sinner, lezioni di russo (Bertellino). Partite sul grattacielo e maxischermi, effetti speciali per le ATP Finals (Di Paco)

Rassegna stampa

Fognini. Montecarlo, Parigi e le Finals di Torino. È l’anno del rilancio (Crivelli). Sinner, lezioni di russo (Bertellino). Partite sul grattacielo e maxischermi, effetti speciali per le ATP Finals (Di Paco)

La rassegna stampa del 13 marzo 2021

Pubblicato

il

Fognini. Montecarlo, Parigi e le Finals di Torino. E’ l’anno del rilancio (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Il momento si avvicina. Dopo aver trascorso un anno orribile tra sale operatorie e camere di hotel sigillate per la quarantena, Fognini conta i giorni sul calendario che lo separano dalla stagione europea sul rosso (anche se prima è iscritto al Masters 1000 di Miami sul cemento americano). Con una data cerchiata: il 12 aprile. Quando comincerà il torneo di Montecarlo, al quale si presenterà da campione in carica, visto che l’anno scorso il tradizionale appuntamento sotto la rocca del Principato non si è disputato per la pandemia(e in questa edizione sarà senza pubblico). Nuove ambizioni. Fu proprio il successo monegasco del 2019, il primo di un giocatore italiano in un Masters 1000 da quando esiste questa categoria di tornei (il 1990), a completare finalmente il percorso agonistico di un giocatore di enorme talento che qualche volta ha pagato un prezzo troppo alto al suo carattere fumantino. […] Il 2020, però, ha rischiato di portargli via tutto: a fine maggio le caviglie tormentate da mille battaglie su tutti i campi del mondo hanno richiesto un delicato tagliando, cioè una doppia operazione per rimuovere i frammenti ossei che gli provocavano un dolore insopportabile. A 33 anni, e con la normale usura di una carriera ormai quasi ventennale, il passo poteva rivelarsi pericoloso: «Quando stavo per uscire dall’ospedale e mi hanno portato la sedia a rotelle, mi sono spaventato. Ma proprio in quei momenti ho trovato la forza di ripartire, confortato anche dalla mia straordinaria famiglia». Solo che quando è rientrato, si è ritrovato alle prese con la positività da Covid (era ottobre) che lo ha obbligato a un nuovo stop forzato. Nessuna lacrima, però, e tanto lavoro invernale: la ripartenza nel 2021 ha mostrato un Fognini pimpante, in palla, già vicino al livello che vorrebbe tornare a raggiungere. Ha giocato benissimo in Australia, prima all’Atp Cup e poi nello Slam degli antipodi, dove ha raggiunto gli ottavi, fermato solo da Nadal: «Sono stati momenti molto significativi, che mi hanno fatto capire di aver intrapreso il cammino giusto. Intanto non ho più dolore, e io sono consapevole che se sto bene con la salute ho ancora il livello di tennis per stare con i migliori. Se non ci saranno altre complicazioni, mi vedo giocatore per altri tre anni. Cosa succederà dopo? Qualche idea ce l’ho». La speranza Attualmente è numero 18 del mondo, l’obiettivo è di rimanere nei 30 per ottenere una testa di serie negli Slam dell’estate, l’amato Roland Garros e il mai troppo digerito Wimbledon. L’importante, però, è aver ritrovato un campione a volte magari discutibile, ma con una generosità e un talento sconfinati. A novembre, poi, ci saranno le Finals a Torino: «Un sogno, anche se nel 2019, quando ho deciso di privilegiare la possibilità di qualificarmi, non mi ha portato fortuna. Ma se potessi scegliere, preferirei rivincere a Montecarlo». Dove comincerà a sfoggiare i nuovi completi realizzati per lui da EA7 Emporio Armani

Sinner, lezioni di russo (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Marsiglia un anno dopo. […] Memore delle difficoltà avute nell’unico precedente e nel set d’avvio di quel confronto, il russo è subito partito con la massima concentrazione e dall’ 1-2 senza break ha messo in fila cinque giochi vincenti. Sinner un po’ in affanno al servizio e davanti alla capacità di ribattitore fenomenale del rivale. Così la prima frazione è andata in archivio con il 6-2 Medvedev, solidissimo in battuta, in 33 minuti. Nuovo equilibrio nel secondo set fino al 2-2, poi break di Medvedev, con Sinner più volte in grado di costruirsi il punto ma non di chiuderla. Il 19enne pusterino ha servito meglio nella seconda frazione ed è rimasto in scia (3-4), procurandosi anche la prima occasione per tomare in partita nel game successivo, sfumata con palla forse finita fuori di poco. Medvedev, polemico come usa fare con avversari che rispetta e teme, ha chiuso le ostilità sul 6-2 6-4, dopo un ora e 15 minuti con 3 ace e un servizio vincente. Per lui la 24a semifinale in carriera, che giocherà contro Ebden, “giustiziere” a sorpresa di Khachanov: «Ho giocato aggressivo perché contro Sinner non puoi permetterti di farti spostare e non comandare lo scambio. Mi sento bene-ha detto il russo – e ho avuto solo un momento di difficoltà sulla palla break nel secondo set». Per Sinner un altro bagno di esperienza del quale far tesoro magari per studiare un “piano B” da utilizzare contro macchine del circuito come Medvedev. Il Federer del dopo sconfitta con Basilashvili a Doha è apparso comunque contento e motivato per il rientro nel circuito: «E’ stato facilissimo digerire la battuta d’arresto. Già fatto. Guardo in avanti. Non fraintendetemi, avrei giocato volentieri la semifinale. Ma al tempo stesso sono contento di potermi riposare. Sono contento di come ho giocato nei quarti e sono contento di come mi sono disimpegnato all’esordio contro Evans. Sono felice di essere tornato sul circuito. E di averlo fatto qui a Doha. E’ davvero un rientro positivo per me. Sono contento. Penso che la differenza l’abbia fatta il diverso modo di giocare di Basilashvili. Spingeva fortissimo sull’angolo del mio diritto, mentre contro Evans si trattava di aggirare il suo slice di rovescio per spingere con il diritto e tenere la palla molto bassa. Ed era una bella sfida. Comunque, come dicevo, il fisico è a posto e sono contento. Poteva andare molto peggio». […]

Partite sul grattacielo e maxischermi, effetti speciali per le ATP Finals (Leonardo Di Paco, La Stampa – edizione Torino)

Match di tennis fra celebrità su campi allestiti ad hoc in location spettacolari (piazzetta Reale, la terrazza del grattacielo Intesa Sanpaolo, la pista del Lingotto, a Sestriere e sul lago Maggiore), un maxi schermo in piazza Castello con countdown, proiezioni di immagini a tema sulla Mole e su altri monumenti della città, la realizzazione di “Casa Torino” in una piazza aulica dove mettere in mostra prodotti e servizi del tessuto imprenditoriale locale nelle settimane che precedono le Atp Finals. […] Quelli elencati sono solo alcuni dei progetti del “Tourist Plan” delle Atp Finals elaborato d a Turismo Torino e Provincia. Un documento – presentato a Camera di commercio, Comune e Regione – che definisce un piano per coinvolgere «in modo graduale e strategico i diversi target e li renderà parte attiva nella definizione di questo percorso e promotori delle ricadute attese». […] Ci sono poi le collaborazioni, tante, che dovrebbero riguardare realtà del territorio come Green Pea di Oscar Farinetti, individuata come location ideale per eventi promozionali e presentazioni. Nel piano di Turismo Torino si fa poi riferimento ad un accordo con le catene di negozi sportivi, «Decathlon o altro brand», di Italia e Francia per la presenza, dal 2022, di punti informativi legati alle Atp Finals all’interno degli store. Poi, un accordo con Trenitalia «per lo sviluppo di attività promozionali congiunte rivolte ai viaggiatori in arrivo» e con Genova e Milano (con le quali Torino ha un protocollo di collaborazione) per la promozione dell’evento. «Una proposta turistica completa e coordinata sarà fondamentale per incrementare le ricadute economiche stimate», sottolinea Turismo Torino, che, attraverso questa proposta di interventi, dice di «tendere a incrementare i pernottamenti in città o nella Regione, «generando ulteriore spesa in loco e così portare il valore da 2,5 notti a 3 notti». A livello turistico si punterà alla realizzazione di prodotti dedicati, ad esempio una «Torino+Piemonte Card brandizzata», visite guidate tematiche in collaborazione con le associazioni di categoria, Torino Restaurant Week e bus turistici. Turismo Torino valuta che il piano potrebbe portare un incremento annuo del valore generato dall’evento stesso (stimato in 120 milioni l’anno) pari al +5-7%. Infine, il brand con l’immagine coordinata: si sarebbe scelto «Torino Love Tennis» con “Love” inteso come il modo tennistico per dire zero nel punteggio dei game, da declinare per tutti i contenuti e i materiali prodotti per la promozione del territorio.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement