Triplete italiano al Challenger di Marbella

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Triplete italiano al Challenger di Marbella

Vincono Giannessi, Mager e Marcora. Nei quarti anche Brancaccio a Oeiras

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Gianluca Mager - Buenos Aires 2021 (courtesy of Argentina Open 2021)
 

Sono ben tre gli italiani che approdano ai quarti di finale al Challenger 80 di Marbella (terra outdoor), al termine di una giornata più che positiva per i nostri colori. Alessandro Giannessi, Gianluca Mager e Roberto Marcora si sono sbarazzati dei loro avversari, tutti in due soli set e con grande autorità. Ha cominciato Giannessi, che aveva il compito più difficile contro il portoghese Pedro Sousa (n.111 ATP). Per lo spezzino partita lineare (6-4 6-3) che non ha mai visto il risultato seriamente in bilico. Decisivi i tre break contro uno solo e l’83% di punti sulla prima contro un modesto 57%. Alessandro conferma per l’ennesima volta di essere uno su cui puoi sempre contare (obiettivo credibile per lui un rapido rientro in top 100 dove nel 2017 ottenne il suo best ranking al n.84), uno che non abbandonerà mai un torneo senza combattere (solo quest’anno una semifinale e tre quarti). Il suo agonismo e la sua dedizione sono ben noti e per nessuno è una bella notizia dover affrontare le sue sbracciate mancine. Nei quarti affronterà il veterano slovacco Martin Klizan (n.161 ATP ma n.24 nel 2015).

Gianluca Mager non ha avuto grandi difficoltà per battere Elias Ymer (n.208 ATP), svedese di origini etiopi e fratello maggiore del più talentuoso Mikael. Quattro break contro uno solo e una migliore resa al servizio sono sufficienti per portare a casa un incontro (6-4 6-3) in cui il sanremese non ha mai corso seri pericoli. Nei quarti derby contro Roberto Marcora. Il quale si è sbarazzato (6-4 7-5) del lettone Ernests Gulbis (n.189 ATP ma n.10 nel 2014) in una replica del risultato dell’ATP di Singapore dove in febbraio il lombardo aveva prevalso con identico punteggio (7-5 6-4). Marcora parte forte in entrambi i set, prendendo un break di vantaggio che però non riesce a difendere. È così costretto a ripartire da capo, cosa che fa con bravura (alla fine quattro break contro due), senza farsi prendere dall’ansia nei momenti di difficoltà che, nell’arco delle oltre due ore dell’incontro, non sono mancati. Adesso, come si diceva, scontro fratricida contro Mager, partendo da un vantaggio di 3-1 nei precedenti.

CHALLENGER 50 OEIRAS

Nel Challenger 50 di Oeiras (terra outdoor) Raul Brancaccio, partito dalle qualificazioni, accede ai quarti battendo nettamente (6-1 6-2) lo spagnolo di origini austriache Nicola Kuhn (n.250 ATP). Partita senza storia dove l’81% sulle prime contro un modestissimo 50% fa la differenza e origina i quattro break a zero a favore dell’azzurro. Adesso gli tocca l’altro qualificato Evan Furness (n.340 ATP) che ha eliminato (4-6 6-3 6-4) il nostro Riccardo Bonadio, al termine di un combattutissimo incontro durato oltre due ore e mezza. Il francese è un avversario ostico che, a soli 22 anni, ha già una lunga e vincente esperienza a livello Future. È giocatore a tratti brillante, dotato di una grande resilienza, quella che contro Bonadio gli ha permesso di resistere a ondate altissime che hanno più volte minacciato di travolgerlo.

Fuori anche Gian Marco Moroni che non ha offerto grande resistenza (6-2 6-2) all’esperto olandese Igor Sijsling (n.302 ATP). Peccato perché il romano (‘El Bufalo’, come lo soprannominò il coach spagnolo Oscar Burrieza) sembra avere tutte le carte in regola per il salto di qualità, ma ogni volta gli manca sempre qualcosa per andare a meta. Però la stagione è lunga e la fiducia non sembra mancargli, dopo aver superato alcuni momenti di difficoltà dovuti alle troppe aspettative di cui lo avevano caricato ‘persone sbagliate’, come lui stesso le ha definite.

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