L'altra Italia a Montecarlo: bene Cecchinato, soffre (ma vince) Caruso, fuori Fabbiano e Travaglia

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L’altra Italia a Montecarlo: bene Cecchinato, soffre (ma vince) Caruso, fuori Fabbiano e Travaglia

Con Caruso e Cecchinato, che si uniscono a Fognini e Sinner, sale a quattro il bilancio dei tennisti che vincono il primo turno

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Salvatore Caruso - ATP Montecarlo 2021 (ph. Agence Carte Blanche / Réalis)
 

Alla fine, il bilancio degli italiani dopo la disputa di tutti i primi turni è di cinque vittorie e tre sconfitte, che diventano quattro se contiamo anche l’eliminazione di Matteo Berrettini che ha esordito direttamente al secondo turno. Di Fognini, Sinner e Sonego abbiamo scritto in altra sede, qui vediamo come sono andate le sfide di Cecchinato, Caruso, Fabbiano e Travaglia.


[Q] M. Cecchinato b. [Q] D. Koepfer 6-4 6-3

Ha vinto e ha vinto bene Marco Cecchinato, proveniente dalle qualificazioni come il suo avversario. Marco aveva pescato però il cliente più scomodo, quel Dominik Koepfer che si era fatto conoscere lo scorso anno agli Internazionali d’Italia, raggiungendo i quarti, e che ad Acapulco un mesetto fa si è spinto sino in semifinale. Mancino, dinamico e dotato di un tennis completo pur senza un fisico statuario, il tedesco è un avversario che non va mai sottovalutato soprattutto sulla terra battuta. Cecchinato ha sostanzialmente tenuto sempre sotto controllo la partita, anche quando nel secondo set si è lasciato trascinare in un gioco di break e contro-break che alla fine ha premiato la sua maggiore attitudine offensiva, frutto anche di un ottima ricerca degli angoli con il rovescio (da segnalare un paio di splendide esecuzioni strette nel secondo set).

Questa vittoria consente a Cecchinato di sfidare David Goffin al secondo turno, un avversario che evoca i ricordi più dolci di tutta la sua carriera. “L’ho battuto nella storica partita del Roland Garros 2018. Lui è uno che spinge tutte le palle, gioca vicino alla linea e ti dà poco tempo. Sono comunque contento, ho già vinto tre partite qui a Montecarlo e sto alzando il livello: primo turno di quali livello basso, secondo turno un po’ meglio e oggi ancora meglio. Più gioco e più entro in ritmo partita“. Rispetto a tre anni fa, il momento del ‘clic’ della sua carriera, Marco si dice sicuro di essere migliorato nella gestione della partita, anche grazie all’aiuto dell’allenatore Max Sartori. “A 28 anni ho ancora voglia di migliorare, e sento di avere ancora tanto da dare a questo sport”.

[Q] S. Caruso b. [WC] L. Catarina 6-7(3) 7-6(5) 6-3

Il quarto italiano in ordine temporale a raggiungere il secondo turno di Montecarlo (dopo Fognini, Sinner e Cecchinato) è stato Salvatore Caruso. ‘Sabbo’ è anche quello che ci ha impiegato di più, nonostante avesse di fronte il numero 388 ATP Lucas Catarina, in tabellone grazie a una wild card. Caruso ha sofferto per gran parte del match, che si è disputato in due giorni – ieri è stato interrotto per pioggia sul sorprendente vantaggio di 7-6 3-2 (e servizio) in favore di Catarina – ma ha sempre mantenuto un’atteggiamento positivo e ha finito per vincere 6-7(3) 7-6(5) 6-3. Complessivamente tre ore e 8 minuti per conquistare la seconda vittoria in carriera nel tabellone principale di un Masters 1000 (la prima a Roma lo scorso settembre, contro Sandgren).

La partita di Caruso ha avuto un andamento particolare. Nel primo set (iniziato prima dell’interruzione per pioggia di lunedì) è stato l’azzurro ad andare in vantaggio per primo. Per due volte avanti di un break nel primo set, ma in difficoltà dal lato del dritto. Le insicurezze iniziali di Caruso si sono trasformate in piccole iniezioni di fiducia per il monegasco Catarina, abbastanza teso, ma avanti di un set dopo il tie-break del primo. Era comunque la sua terza apparizione nel tabellone principale di Montecarlo, ma la vittoria dovrà ancora attendere. Nel secondo ci è arrivato molto vicino. Caruso alla ripresa del gioco ha recuperato da 2-4 e da 0-2 nel tie-break. Ha poco da rimproverarsi Catarina, autore di ottime soluzioni per uscire dal braccio di ferro da fondocampo.

Si è spezzato prima l’equilibrio nel terzo parziale, dove Caruso, molto carico emotivamente, ha salvato un paio di turni di servizio delicati e sul 3-3 ha approfittato di un calo di Catarina (costretto anche a un Medical Time Out per farsi trattare la gamba sinistra) per prendersi il break decisivo e chiudere 6-3. Al secondo turno avrà un impegno complicatissimo contro Andrey Rublev, che lo ha sconfitto nettamente allo US Open 2020.

[13] H. Hurkacz b. [Q] T. Fabbiano 6-3 3-6 6-3

In uno scontro fra due tennisti che preferiscono le superfici dure, Thomas Fabbiano, uscito dalle qualificazioni e al suo esordio nel main draw del Masters 1000 di Monte Carlo, si arrende al campione di Miami Hubert Hurkacz solo dopo averlo trascinato al terzo set, parziale in cui è andato avanti di un break. Fabbiano ha pagato una prevedibilmente diversa resa con la prima di servizio, che nella partita è venuta in soccorso del ventiquattrenne di Wroclaw nei momenti decisivi.

Sotto di un set quando la pioggia rimanda l’incontro al giorno seguente, alla ripresa Thomas piazza subito il break che poi difende restituendo il 6-3 senza far mai arrivare l’avversario ai vantaggi. Il gran game dell’azzurro in risposta sull’1-1 non è però consolidato anche per la prevedibile reazione di Hurkacz, qui sconfitto due anni fa da Coric nella sua unica apparizione. Il trentunenne di San Giorgio Ionico varia con il rovescio, si sposta sul dritto per cercare aggressività e muovere l’avversario, trova una gran risposta e si guadagna tre palle consecutive per il sorpasso al settimo game, ma resta solo il rimpianto per l’errore nell’occasione in cui Hubert non ha messo la prima. Nonostante il dritto campo aperto fallito dal polacco e il vantaggio di 40-15, Thomas capitola, inguaiandosi con una smorzata da troppo lontano che era un tentativo di uscire dall’angolo sinistro, ma ci sono anche i meriti di Hurkacz che può così andare a servire sul 5-3. Fabbiano non si arrende, l’altro sente la tensione e arriva il 15-40. Dopo un’ottima prima, il serve&volley sulla seconda approfittando della posizione molto arretrata del nostro cancella l’ultima occasione del rientro e ancora il servizio fa la differenza negli ultimi due punti. Per Hurkacz c’è ora Daniel Evans, già sconfitto 7-5 al terzo sulla terra romana lo scorso settembre.

[12] P. Carreno Busta b. [Q] S. Travaglia 7-5 7-6(4)

Peccato per Stefano Travaglia, che ha giocato una buona partita contro il più quotato Carreno Busta sprecando anche tre set point nel primo set, sul 5-4, oltre che il vantaggio di un break ottenuto a inizio secondo set. Travaglia ha dimostrato di poter reggere il ritmo dalla parte del dritto, soffrendo – come era preventivabile – di più dal lato sinistro, ma forse gli è mancata un pizzico di malizia per capitalizzare le occasioni che ha avuto a disposizione. Da segnalare anche qualche accenno di nervosismo nell’ottavo game del secondo set, quando Travaglia si è lamentato per aver sentito il coach del suo avversario applaudire rumorosamente durante il punto e Carreno Busta in risposta ha fatto notare l’incitamento della fidanzata di Travaglia, sempre durante il punto. L’alterco è andato avanti per qualche minuto, ma a fine partita i due si sono salutati regolarmente.

Hanno collaborato Michelangelo Sottili e Antonio Ortu

Il tabellone completo di Montecarlo

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