Montecarlo, Fognini: "Devo mantenere questo atteggiamento. Il tennis è lì, mi aspetta"

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Montecarlo, Fognini: “Devo mantenere questo atteggiamento. Il tennis è lì, mi aspetta”

Dopo la vittoria agli ottavi contro Krajinovic, Fognini parla in conferenza stampa. “Quando spingo, l’errore si può fare. Se ho questo atteggiamento le partite posso anche perderle”. Ma intanto vince e convince

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Quando vince, Fabio Fognini è un altro giocatore anche in conferenza stampa. Non stupisce dunque la sua serenità dopo la vittoria ai danni di Filip Krajinovic, agli ottavi del torneo del Principato. Di sicuro contribuisce anche l’ambiente di Montecarlo, che il ligure descrive come ‘un torneo di casa, speciale, che sin da bambino guardavo in televisione‘. Qui ha giocato i quarti di finale già due volte, nel 2013 e nel 2019, e nella seconda occasione ricordiamo tutti come è andata a finire.Ho avuto il culo, cioè la bravura di vincerlo una volta scherza Fabio. “Sono contento di essere di nuovo ai quarti. Questa settimana sta andando bene. Se sto così, il tennis risponde; devo solo cercare di rimanere con questo atteggiamento, che è sempre la cosa più difficile per me senza ombra di dubbio. Il tennis, per fortuna, è lì. Mi aspetta“.

Giocare a tennis mi diverte ancora, soprattutto – sono sincero – se gioco così” continua Fognini, che tra poco più di un mese compirà 34 anni. “Ovviamente sono molto più contento se vinco, ma a prescindere dai pochi soldi che ci sono adesso rispetto a prima, come tutti i lavori, anche il mio quando va bene si è più contenti. Sto toccando bene la palla e ho ripreso un paio di partite che potevano diventate complicate. Di solito sono un mago a far resuscitare gli avversari, o addirittura a lanciarli nel torneo. È la cosa che mi è costata di più durante la mia carriera, l’attenzione; in fondo non vedo perché puntarci il dito sopra oggi” risponde a chi gli fa notare che anche oggi la partita ha rischiato di complicarsi nel secondo set. “Ho giocato un brutto game, quando mi sono incavolato e ho detto qualche parolaccia (c’è stata anche una bestemmia piuttosto udibile, ndr), poi ho perso un altro game sfortunato con un paio di errori banali“.

Fognini ricostruisce il suo percorso di avvicinamento al torneo, che non è stato così sereno. Dopo il buon Australian Open finito agli ottavi contro Nadal, dall’altra parte del mondo ha raccolto solo una vittoria tra Miami e Acapulco. “Ho avuto questa brutta trasferta in America, non per colpe mie – sono stato male. E poi forse non avrei dovuto giocare la scorsa settimana (a Marbella, è stato sconfitto nettamente da Munar, ndr). Se devo essere sincero ero in disaccordo col mio team, però ormai è andata, è stata una brutta parentesi. Sono venuto qui con tanta voglia, tutti i bei momenti vissuti qui mentalmente aiutano. Non avevo un obiettivo, se non quello di cambiare atteggiamento in allenamento. E l’atteggiamento ora è quello giusto“. Non soltanto a livello di attenzione, ma anche per quanto riguarda la strategia da adottare in campo. “Quando spingo, l’errore si può fare. Io devo muovere la palla su tutte le superfici, soprattutto qui sulla terra dove ho ottenuto risultati migliori; non devo abbassare la guardia. Quando il risultato arriva sono più contento, ma se ho questo atteggiamento le partite posso anche perderle. Cioè, sono scontento se le perdo, ma è questa la direzione giusta per cercare di fare di nuovo qualcosa di importante in un grande torneo“.

La sensazione, insomma, è che Fabio creda di poter arrivare in fondo anche quest’anno. O quantomeno di presentarsi al cospetto di Nadal, che verosimilmente lo attenderebbe in semifinale. Lo stesso turno della sfida del 2019, dominata da Fognini, che lanciò il tennista italiano verso la finale contro Lajovic e la successiva conquista del Principato. Prima però c’è da superare un altro ostacolo, che avrà le sembianze di Casper Ruud. Il norvegese lo ha sconfitto due volte su due, a inizio (ATP Cup) e fine (Amburgo) 2020, una stagione in cui Fognini non è quasi mai riuscito a esprimere il suo miglior tennis. Fabio scenderà nuovamente in campo per i quarti di finale venerdì attorno alle 15 italiane, come terzo incontro sul Court Rainier III. Tra i cancelli del Principato, l’italiano su cui fare affidamento rimane sempre lui.

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