Lampo Cecchinato (Bertellino). Tenero Cecchinato. Semifinale al bacio (Mastroluca). Re a Parigi. Ora Nadal è anche una statua (Crivelli)

Rassegna stampa

Lampo Cecchinato (Bertellino). Tenero Cecchinato. Semifinale al bacio (Mastroluca). Re a Parigi. Ora Nadal è anche una statua (Crivelli)

La rassegna stampa di venerdì 28 maggio 2021

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Lampo Cecchinato (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Non si smentisce il tennis maschile azzurro, neppure nella settimana che precede il Roland Garros, e piazza un altro suo rappresentante in una semifinale del circuito maggiore. E’ Marco Cecchinato, approdato tra i migliori quattro dell’Emilia Romagna Open – Mutti Cup, ATP 250 in corso al Tennis Club President di Montechiarugolo (Parma). ll 28enne palermitano, ex numero 16 del mondo e capace nel 2018 di raggiungere la semifinale al Roland Garros, ha offerto una prestazione impeccabile contro il lucky loser slovacco Norbert Gombos, n° 87 del ranking, fermato in due rapidi set (6-3 6-1) e in 62 minuti. L’azzurro è stato il primo ad annullare una palla break, nel 3° gioco, ma in quello successivo anche a centrare il vantaggio, salendo poco dopo 4-1. Ottimo il suo rendimento al servizio che ha messo spesso in difficoltà il rivale. Archiviata la prima frazione al nono gioco, nella seconda il siciliano ha messo in cassaforte il passaggio di turno incamerando cinque giochi consecutivi dall’1-1. Ben sette gli ace messi a segno con una percentuale del 76% di prime palle. «Il risultato è un po’ bugiardo perché all’inizio ho avuto qualche problema poi mi sono concentrato molto sul mio servizio», ha commentato a caldo il siciliano che oggi si giocherà l’ingresso in finale con lo spagnolo Munar, n.80 del ranking, altrettanto “severo” con il francese Richard Gasquet, n.51 del ranking e 5 del seeding (superato con un doppio 6-1 in 47 minuti). L’altra semifinale a Parma opporrà l’americano Tommy Paul al connazionale Sebastian Korda. Sorteggiati i main draw del Roland Garros, con Djokovic e Nadal che potrebbero entrare in rotta di collisione in semifinale. In campo maschile sono dieci gli azzurri in gara. Berrettini, n° 9 del seeding, esordirà contro un qualificato. Sinner, n° 18 del draw, contro il francese Herbert. Sonego, testa di serie n° 26 con il sudafricano Harrys; Seppi ha “pescato” il canadese Auger Aliasshne; per Travaglia ci sarà il “canguro” De Mlnaur, mentre Cecchinato si dovrà misurare con il nipponico Uchiyama. Caruso e Mager troveranno gli australiani Duckworth e Millman; a Musetti l’urna ha “regalato” Goffin, n° 13 del seeding. Fognini, testa di serie n° 27 e unico azzurro nella parte bassa del draw, troverà in avvio Barrere (Fra). La prima di Federer sarà contro un qualificato. In campo femminile Giorgi opposta a Petra Martic (Cro). Per Jasmine Paolini una qualificata e per Martina Trevisan la belga Van Uytvanck.

Tenero Cecchinato. Semifinale al bacio (Alessandro Mastroluca, Corriere dello Sport)

Marco Cecchinato, il palermitano che stupì Parigi, vuole conquistare Parma. Il siciliano conquista al President Tennis Club la nona semifinale ATP in carriera, la prima dal Sardegna Open a Santa Margherita di Pula dello scorso ottobre. Mai in discussione la sfida contro il trentenne slovacco Norbert Gombos, numero 87 del mondo mai andato oltre l’80^ posizione in classifica. L’azzurro ha chiuso 6-3 6-1 e baciato il tatuaggio con le labbra della compagnia Gaia sul braccio. «Nostro figlio Edoardo sta crescendo e a volte può restare con la baby sitter. In questo modo lei può starmi vicino e sostenermi: è una figura fondamentale nella mia vita, mi dà tanta forza ed energia» ha spiegato. Ceck ha fatto la differenza al servizio con sette ace e l’80% di punti vinti con la prima. «Il risultato è un po’ bugiardo perché all’inizio ho avuto qualche problema, poi mi sono concentrato molto sul mio servizio – ha detto dopo la partita –Il campo era abbastanza veloce, muovevo bene la palla e a lui non piace correre. Dopo il primo break, sono stato sempre attento, senza calare di intensità. Credo di aver giocato un ottimo match». Ancor più netto il successo del suo prossimo avversario, lo spagnolo Jaume Munar, numero 80 del ranking, che ha dominato 6-1 6-1 in 47 minuti l’ex top 10 francese Richard Gasquet. «Non sarà un match semplice, bisognerà alzare il livello – ha spiegato Cecchinato – Tanti giocatori come me stanno giocando bene e sono molto più avanti nella Race rispetto a quanto dica il ranking. Purtroppo è stata presa una decisione che ha penalizzato molti» ha detto, a proposito della scelta di consentire di mantenere il 50% dei punti ottenuti in tornei giocati uno o due anni fa. Ieri si è svolto anche il sorteggio dello Slam parigino, in programma dalla prossima settimana con la novità delle sessioni serali, introdotte per la prima volta nel torneo. Cecchinato debutterà contro il giapponese Uchiyama. Quattro le teste di serie azzurre: Matteo Berrettini, Jannik Sinner, che potrebbe sfidare negli ottavi Rafa Nadal, Lorenzo Sonego e Fabio Fognini, l’unico degli italiani finito nella parte bassa, dal lato dl Daniil Medvedev e Dominic Thiem. Nella metà alta, infatti, si concentreranno i Fab 3 Djokovic, Nadal e Roger Federer. La sfida al maiorchino, tredici volte vincitore, è lanciata.

Re a Parigi. Ora Nadal è anche una statua (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Le vittorie di Nadal a Parigi sono diventate un monumento più duraturo del bronzo, ma intanto al più grande interprete di sempre sulla terra battuta una statua sui campi dove ha trionfato 13 volte (e il conto può continuare a partire da domenica) l’hanno eretta per davvero. Giusto tributo al giocatore che sulla polvere di mattone del Bois de Boulogne ha edificato buona parte della sua immortalità sportiva: gli organizzatori, con una sola cerimonia, hanno onorato con altrettante opere d’arte lui, l’aviatore Roland Garros cui è intitolato l’impianto e i quattro moschettieri del tennis francese degli anni 30 Borotra, Brugnon, Cochet e Lacoste. La statua di Rafa è stata collocata accanto all’ingresso principale, è in acciaio inossidabile, alta 3 metri, larga 4.89 e profonda 2. L’autore è lo spagnolo Jordi Díez Fernandez, uno dei più apprezzati scultori del suo paese, che lo ha immortalato nel gesto più classico e conosciuto del campionissimo di Manacor, il fenomenale dritto mancino. Nadal ha posato soddisfatto presso il monumento, prima di un’intensa sessione di allenamento. L’obiettivo, ovvio, è il 14′ titolo parigino per allargare la leggenda, anche se il computer stavolta si è davvero divertito con il sorteggio, forse intenerito dall’idea che potrebbe essere anche l’ultima volta in cui Rafa, Djokovic e Federer giocheranno tutti insieme al Roland garros. E così li ha messi dalla stessa parte, perché lo spagnolo è testa di serie numero 3, con la conseguenza più evidente di escludere una riedizione della finale 2020 tra lui e il Djoker. Quanto a Roger, accompagnato dall’incognita di appena tre partite giocate in un anno e mezzo, debutterà contro un qualificato e negli ottavi potrebbe incrociare Berrettini, testa di serie n. 9.

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