Roland Garros: vendetta Musetti su Nishioka, sarà derby con Cecchinato al terzo turno

Flash

Roland Garros: vendetta Musetti su Nishioka, sarà derby con Cecchinato al terzo turno

Dopo un primo set combattuto, Lorenzo Musetti supera in scioltezza Yoshihito Nishioka. Al prossimo turno troverà Cecchinato, che ha eliminato De Minaur in quattro set al termine di una grande partita

Pubblicato

il

Lorenzo Musetti Roland Garros 2021
Lorenzo Musetti - Roland Garros 2021 (foto Twitter @RolandGarros)
 

L. Musetti b. Y. Nishioka 7-5 6-3 6-2

Per chi è appassionato del tennis sulla terra, il match tra il nostro Lorenzo Musetti (n. 76 ATP) e Yoshihito Nishioka (n. 57 ATP) è stato davvero una gioia per gli occhi. Lunghi scambi da fondocampo, palle corte, pallonetti, difese, aperture con cambiamenti di traiettorie e direzioni, c’è stato davvero di che lustrarsi gli occhi. Probabilmente è mancato qualcosa dal punto di vista agonistico, perché dopo la vittoria in rimonta del primo set da parte di Musetti, il ragazzo toscano è parso abbastanza in controllo della partita, con Nishioka che si andava sempre più innervosendo, maltrattando la racchetta in più occasioni senza essere ripreso dall’arbitro.

In un angolo del Roland Garros ad altissima concentrazione tricolore, con Musetti impegnato sul campo 12, Seppi e Paolini di scena sull’attiguo campo 13 e Giorgi che ha giocato sul campo 11 appena più indietro, non è stato sorprendente che Lorenzo avesse una nutrita schiera di sostenitori in tribuna, anche se pure Nishioka non era privo di connazionali supporters, nonostante le restrizioni ai movimenti internazionali.

Come detto è stato il primo set quello a regalare il maggiore equilibrio: dopo un inizio molto attento da parte di Musetti, scattato subito sul 3-1 con un break ottenuto a zero al terzo game, Nishioka è riuscito a prendere il comando degli scambi, giocando con maggiore anticipo e approfittando della posizione arretrata di Musetti per trovare le aperture vincenti. Il tennista italiano si affidava con troppa insistenza alla palla corta, su cui Nishioka arrivava sempre con grande velocità, riuscendo spesso e volentieri a mettere a segno soluzioni vincenti in recupero. Il nipponico è andato a servire per il set sul 5-3 dopo aver ottenuto due break consecutivi, l’ultimo dei quali in un combattuto game da 14 punti.

Non riesco a vincere un punto sullo scambio” si lamentava Musetti con il suo angolo, sentendo il match scappargli tra le dita. Ma dalla bocca di Tartarini veniva il suggerimento che “è lunga, è lunga”, e piano piano la partita cominciava a girare. “In quel frangente sono stato bravo a rimanere lì e a giocare tutti i punti – ha spiegato Musetti dopo la partita – sul 30-30 ho giocato un gran lungolinea vincente di rovescio, che spesso mi salva, e soprattutto ci ho creduto. Prima avevo troppa fretta, non accettavo lo scambio da fondo, lui aveva il controllo del gioco ed era difficile fargli punto. Poi sono anche riuscito a girarmi maggiormente di diritto e sono riuscito a stancarlo parecchio”.

Musetti progressivamente trovava i colpi di palleggio, spingendo indietro il suo avversario che non riusciva più ad anticipare come prima e con quattro game consecutivi, tutti vinti a 30 oppure ai vantaggi, si aggiudicava il primo set in 56 minuti.

Con il break ottenuto al terzo game del secondo set, il match è sembrato prendere decisamente la strada del diciannovenne di Carrara, che ha rimontato da 0-40 nel game seguente ed ha salvato un’altra palla del contro break due game più tardi. Da quel momento Nishioka non è più riuscito a trovare il bandolo del suo gioco, continuando a lamentarsi guardando il cielo e tirando la racchetta a destra e manca.

L’allenamento del giorno precedente con Federer, dopo quello effettuato alla vigilia del torneo con Nadal, hanno ovviamente proiettato Musetti in una nuova dimensione della sua carriera: “Sono due persone fantastiche, è molto stimolante giocare con loro. Ti trasmettono tennis, ti trasmettono esperienza. È stato un regalo incredibile per me l’allenamento con Federer, era quasi come Natale, e forse oggi sono entrato in campo anche sulle ali dell’entusiasmo. Capita quando ricevi parole, consigli, da campioni di questo livello”.

Completata la “vendetta” contro Nishioka, contro cui Musetti aveva perso all’Emilia-Romagna Open di Parma, Musetti guarda avanti al terzo turno nel quale darà vita a un derby tra italiani monomani contro Marco Cecchinato, che non ha mai incontrato prima in carriera. Il siciliano ha sconfitto in quattro set Alex De Minaur, bissando il successo ottenuto pochi mesi fa al Roland Garros 2020 e diventando il quinto italiano ad approdare tra gli ultimi 32 in questa edizione (eguagliato il record del 2020, mentre ben prima dell’Era Open nel 1947 erano stati 6).

Con la vittoria odierna Cecchinato ha riportato in parità il bilancio dei confronti diretti, che ora conta tre successi a testa (curiosamente prima di oggi tutte le sfide tra i due erano stati dei primi turni). In equilibrio anche il saldo vittorie/sconfitte negli Slam con l’australiano sempre vincente a Wimbledon (2018, 2019) e l’italiano imbattuto sulla terra di Parigi (2020, 2021). Marco ha disputato una grande partita, certificando ancora una volta la sua superiorità rispetto al più giovane avversario quando si tratta di dover giocare sul mattone tritato (3-0 sul rosso i confronti tra i due). D’altronde anche una rapida scorsa ai numeri dei due giocatori poteva portare a dare addirittura Cecchinato come favorito della vigilia: De Minaur ha vinto appena sei partite in carriera su questa superficie nel circuito maggiore, mentre l’azzurro conta undici successi (ora dodici) nel solo 2021.

Il primo set è stato molto lottato e divertente, come in realtà quasi tutto il match, che ha regalato molti scambi lunghi secondo quello che è il DNA dei due tennisti. Cecchinato ha sorpreso l’avversario in avvio ed è scappato subito sul 2-0, salvo poi farsi recuperare subito da un De Minaur finalmente ricomposto. Quasi tutti i game sono stati decisamente equilibrati con lunghe rincorse da una parte e dall’altra. Complessivamente la sensazione era che le frecce a disposizione dell’italiano fossero più numerose e più affilate, ma con la consueta caparbietà l’australiano è rimasto attaccato al match e si è anche procurato ben tre palle break sul 4-4. Superato questo momento delicato, Cecchinato ha aumentato i giri in risposta e ha piazzato la zampata decisiva che gli ha permesso di intascarsi il primo set. Nel secondo, il dominio dell’italiano si è fatto via via sempre più schiacciante. Anche il rovescio lungolinea, un po’ intermittente, ha iniziato a far danni veri, così come le mortifere smorzate e la prima di servizio. Tra un destro e l’altro De Minaur è stato sballottato per il campo fino al 6-1 che ha spedito Marco ad un solo set dal terzo turno.

A differenza dell’incontro di qualche mese fa però, De Minaur non si è sciolto dopo aver perso i primi due parziali e anzi ha reagito alla grande, senza mollare neanche un punto. Sul 3-2 in suo favore l’australiano ha trovato un insperato break, con la partecipazione nolente di Cecchinato, e si è involato sul 5-2, senza più voltarsi indietro. Nel quarto set, De Minaur ha provato a spaventare l’avversario procurandosi una pericolosa palla break nel primo gioco, ma non è riuscito a convertirla e l’incantesimo della rimonta si è di fatto spezzato. Cecchinato ha inserito le marce alte, tornando a spadroneggiare come nel secondo parziale e a vele spiegate si è rapidamente guadagnato il diritto di servire per chiudere sul 5-1. A questo punto, l’australiano ha trovato le forze di annullare tre consecutivi match point e addirittura di issarsi a palla break per continuare a sperare. Cecchinato però ha rimesso ordine sulla tavola e al quarto match point ha potuto festeggiare finalmente la vittoria.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement