Attimi di pura follia. Kyrgios rovina tutto (Giammò). Indian Wells fiesta Spagna. Alcaraz sfida maestro Nadal (Bertellino).

Rassegna stampa

Attimi di pura follia. Kyrgios rovina tutto (Giammò). Indian Wells fiesta Spagna. Alcaraz sfida maestro Nadal (Bertellino).

La rassegna stampa del 19 marzo 2022

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Attimi di pura follia. Kyrgios rovina tutto (Roland Giammò, Il Corriere dello Sport)

Est modus in rebus. C’è modo per fare le cose. Anche per dissipare un talento. Se la storia è vecchia quanto lo sport, a Nick Kyrgios si deve però il merito di averla saputa negli anni rispolverare e arricchire. […] Il quarto di finale perso contro Rafa Nadal a Indian Wells è sì l’episodio più recente della sua fenomenologia, ma si discosta dalle altre rappresentazioni perché più esaustivo nelle risposte che ha fornito. I suicidi reiterati in battuta, il tiebreak perso a zero, la capacità di rientrare in partita, le conversazioni sparse, il tempo di battibeccare con un tifoso chiamando in causa l’attore Ben Stiller seduto li a pochi passi, perdere al terzo, lanciare la racchetta per vederla atterrare a pochi centimetri da uno dei raccattapalle: tutto vero, ma non è che il dito dietro cui si cela la luna di quasi tre ore di tennis stratosferica applaudito da tutti gli spettatori, alla cui riuscita certo avrà contribuito la presenza di Nadal in campo, ma il cui mistero gira invece tutto nella multidisciplinarietà di Nick. Chi a fine match ha pensato bene di partire dalla fine, e di domandar lui di quel lancio di racchetta, è stato fulminato da Kyrgios: «Ma come, dopo una battaglia di tre ore contro Nadal ti presenti con questa domanda? ». Ad altri era andata peggio. Due anni fa a Cincinnati durante un match contro Khachanov, Kyrgios insultò l’arbitro di sedia che a suo dire aveva fatto partire troppo in anticipo il cronometro dei venticinque secondi entro cui effettuare il servizio. Gli insulti salirono d’intensità, provocarono un warning e culminarono con l’australiano che preferì chiamare un toilet break per andare a spaccare due racchette nei corridoi dello stadio per non incappare nella reprimenda arbitrale. Invano. Così invano che l’ATP pensò bene di sanzionarlo con la cifra record di 113.000 dollari. La casistica ë in costante aggiornamento e negli anni aveva visto insulti sparsi, colpi al corpo, allusioni a storie di letto, e perfino una sedia lanciata in campo durante gli Internazionali d’Italia del 2019. Ha dichiarato Kyrgios al termine del match contro Nadal: «Sono poche le partite che fanno salire un’attesa simile, non appena si è saputo che avremmo giocato contro i media sono impazziti. Penso di esserne stato all’altezza». Con un ranking da numero 132 del mondo, a ventisei anni, un Grand Slam vinto in doppio a inizio stagione e un titolo in singolare che manca da tre anni, inutile chiedersi cosa sarebbe stata la carriera di Kyrgios se… Meglio ripetersi la battuta con cui Bílly the Kid rispose allo sceriffo Pat Garrett appena tornato in città, infornato che i tempi ormai erano cambiati: «I tempi, forse. Non io .. 

Indian Wells, fiesta Spagna. Alcaraz sfida maestro Nadal (Roberto Bertellino, Tuttosport)

C’è sempre un momento nel quale si è chiamati a dimostrare di essere diventati veramente grandi. Lo vivrà nella serata italiana, in quello che si presenta come un vero e proprio scontro generazionale, Carlos Alcaraz Garfia, 18enne murciano che troverà nella semifinale del Masters 1000 di Indian Wells (parte alta del draw) il connazionale e fenomeno conclamato Rafael Nadal, 35 anni e 21 titoli dello Slam nel palmares, a caccia della vittoria numero 37 nella categoria dei 1000. Sfida dalle molteplici implicazioni emotive perché il giovane Carlos, attuale n° 19 ATP, è cresciuto nel mito di Nadal e lo ha sempre avuto quale esempio. I due si sono affrontati una sola volta in carriera, lo scorso anno a Madrid, altro Masters 1000, e in quell’occasione (era un secondo turno) la vittoria era andata al maiorchino, con un nato 6-16-2 inflitto al quasi “imbambolato” ragazzino al cospetto della leggenda. In undici mesi molto è cambiato. Il talento di Murcia, allenato dall’ex numero uno del mondo Juan Carlos Ferrero, tanto per rendere l’affare ancora più iberico, ha vinto due titoli ATP (il 250 di Umago e il 500 di Rio de Janeiro) e conquistato a Milano il successo nelle Next Gen ATP Finals. […] “Rafa” intanto è tornato a stupire il mondo, dopo la pausa e l’operazione nel finale della scorsa stagione per arginare i problemi al piede, ed è partito come un vortice in questo 2022 vincendo 19 volte consecutive, sempre sul veloce, e mettendo in bacheca tre dei suoi 91 titoli complessivi, a Melbourne (ATP 250), agli Australian Open (Slam) e ad Acapulco (ATP 500). A lndian Wells Alcaraz non ha perso nemmeno un set lungo il percorso mentre Rafa Nadal ne ha ceduti due rischiando e non poco nel match d’esordio contro Sebastian Korda e nei quarti contro Kyrgios: «Penso che sarà una bella sfida -ha detto Alcaraz in conferenza stampa – e una grande esperienza per me affrontare Rafa nella semifinale di un 1000. E’ il mio idolo da sempre e per questo non è mai facile giocare contro di lui. Mi divertirò sul campo cercando di godermi ogni singolo secondo della partita. Tutti sanno che lui ha mille vite. Quando è in un momento difficile può alzare la traiettoria dei colpi e cambiare il match. Quindi vediamo cosa succederà». Nella semifinale della parte bassa del tabellone si affronteranno invece Andrey Rublev e il vincente del testa a testa tra Kecmanovic e Fritz. Rublev ha fermato la corsa del bulgaro Dirmtrov al termine di un match lottato nel primo set (7-5) e condotto con meno affanni nel secondo (6-2 con duebreak). La sua maggior solidità ha fatto la differenza dopo 1 ora e 31 minuti. 

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