Impresa Fritz. A Indian Wells riporta Nadal tra gli umani - La Swiatek è inarrestabile (Crivelli).

Rassegna stampa

Impresa Fritz. A Indian Wells riporta Nadal tra gli umani – La Swiatek è inarrestabile (Crivelli).

La rassegna stampa di lunedì 21 marzo 2022

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Impresa Fritz. A Indian Wells riporta Nadal tra gli umani (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Ritorno sulla terra. Anche Nadal è umano, e dopo le staordinarie fatiche vincenti contro l’erede Alcaraz in semifinale si ritrova dolorante e sfiancato e solo con grande orgoglio resta aggrappato alla finale di Indian Wells, soprattutto nel secondo set, ma deve arrendersi al Golden Boy Taylor Fritz, al più importante successo in carriera. II californiano, che è cresciuto su questi campi, riporta il titolo in America 21 anni dopo Agassi e ha il merito dl rimanere lucido e concentrato in una partita oggettivamente difficile.

La Swiatek è inarrestabile. Indian Wells è ai suoi piedi

Mentre la numero uno del mondo Barty centellina le apparizioni per non lasciarsi sopraffare dalla nausea da tennis, l’inizio della primavera è tutto di Iga Swiatek, la simpatica polacca che quando arriva in finale sa soltanto vincere: nel 2019, non ancora diciottenne, perse la prima a Lugano, ma poi non ha più fatto prigioniere. Sono cinque, adesso, i titoli in carriera, con la perla di Indian Wells appena messa in bacheca dominando in finale la greca Sakkari. Così, la ragazza di Varsavia che ama le buone letture e che aveva promesso di continuare a studiare se non avesse raggiunto un posto tra le prime 10 del mondo, ha conquistato entrambi i Masters 1000 che hanno aperto la stagione, visto che a febbraio si era imposta a Doha: cosi, fanno 11 partite vinte consecutivamente, e già 20 nel 2022. II premio all’attuale dominio è l’approdo al numero due del mondo, suo best ranking che eguaglia quello raggiunto nel 2012 dall’illustre connazionale Agnieszka Radwanska, suo mito d’infanzia che però, a differenza sua, non ha mai vinto uno Slam (Iga è stata campionessa del Roland Garros nel 2020). Il match per il titolo con la greca non è stato esaltante, condizionato dal vento e dagli sbalzi di umore tecnico delle protagoniste. La Sakkrari, che può consolarsi con il numero 3 del mondo, una volta di più ha confermato di soffrire gli appuntamenti che contano, non riuscendo a sfruttare un primo set in cui la Swiatek ha ottenuto meno del 50% di punti con la prima. La polacca e stata più solida nei punti che potevano cambiare la sfida, finendo per dominare il secondo set: «Intanto, voglio dedicare un pensiero all’Ucraina. Dopo la vittoria dell’anno scorso a Roma sto tenendo un atteggiamento più aggressivo. Tutte noi giochiamo bene: quello che è davvero importante è saper bilanciare e scegliere il momento giusto in cui fare determinate cose».

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