ATP Miami: Medvedev doma Martinez e trova Brooksby, vincitore del match-maratona contro Bautista

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ATP Miami: Medvedev doma Martinez e trova Brooksby, vincitore del match-maratona contro Bautista

Il numero due del mondo archivia senza problemi il suo match. Viceversa, lo statunitense vince in rimonta una battaglia di quasi tre ore

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Daniil Medvedev - Miami 2022 (foto Twitter @atptour)
 

[1] D. Medvedev b. P. Martinez 6-3 6-4

Due partite opposte per arrivare allo stesso risultato. Daniil Medvedev e Jenson Brooksby approdano agli ottavi di finale del Miami Open, dove si affronteranno. Per raggiungerli, tuttavia, sono stati protagonisti di due match totalmente opposti. Sullo Stadium, il russo doma facilmente Pedro Martinez, autore di una buona partita ma che nulla può contro un avversario superiore sotto ogni aspetto. Al contrario, il giovane statunitense ha bisogno di tre ore di gioco per venire a capo di Roberto Bautista Agut, in un match dalle mille facce.

TUTTO FACILE PER MEDVEDEV– Il numero uno del seeding si presenta subito con tre vincenti nel primo gioco del match, tenuto facilmente a zero. Nel game successivo il russo si costruisce due palle break ma, sulla seconda, commette un errore piuttosto banale, sbagliando un dritto a campo semiaperto e permettendo a Martinez di pareggiare i conti. L’esito dei due game successivi è molto simile, con Medvedev che tiene nuovamente a zero il suo gioco mentre lo spagnolo è ancora costretto ai vantaggi, nonostante conducesse 40-0.

https://twitter.com/atptour/status/1508514438340616197/video/1

Nel quarto gioco, tuttavia, il numero due del mondo non arriva ad avere chance di break. Il set procede on serve fino al 4-3 in favore della prima testa di serie del torneo, abile ad approfittare di un ottavo game disastroso da parte di Martinez. Lo spagnolo, infatti, commette quattro errori non forzati che spediscono Medvedev a servire per il primo parziale. Due ace e uno schiaffo al volo di dritto suggellano un 6-3 ottenuto con il minimo sforzo dal russo, incontrastabile al servizio: solo quattro punti concessi, otto ace, 79% di punti vinti con la prima e 100% della seconda.

Martinez prova a cambiare qualcosa ad inizio secondo set, in cui parte decisamente meglio tenendo il suo turno di servizio a quindici e costruendosi la prima opportunità di break della sua partita in modo decisamente artigianale. Sul 30-30, infatti, lo spagnolo è bravo prima a ricacciare indietro Medvedev con un lob millimetrico, poi – probabilmente accecato dal sole – è costretto ad appoggiare uno smash lento in equilibrio precario, su cui però la testa di serie numero uno non arriva. Nei tre punti successivi, tuttavia, il russo infila in successione un rovescio vincente, una palla corta e una prima corposa, che gli valgono l’1-1. Poco dopo Medvedev opera il sorpasso e la partita sembra in ghiaccio, eppure (quasi dal nulla) Martinez ottiene due ulteriori palle break non consecutive. Il russo sventa la prima con un servizio vincente, ma sulla seconda sbaglia col dritto, permettendo a Martinez di tornare nel match e di passare a condurre 3-2. Il numero due del mondo capisce di non potersi permettere altri passi falsi, alza il livello del suo gioco e, uno dopo l’altro, infila tre game consecutivi, salendo sul 5-3. L’ottavo gioco – durato appena 52 secondi grazie a tre ace di Medvedev – ne è la prova. Martinez prova a rimanere aggrappato al match accorciando sul 4-5, ma ormai è tardi. Il numero uno del seeding vince gli ultimi undici punti al servizio e archivia la pratica 6-3 6-4, chiudendo in meno di un’ora e mezza con il triplo dei vincenti (30-10) rispetto al suo avversario e, soprattutto, senza consumare particolari energie in vista del prosieguo del torneo.

BROOKSBY MARATONETA – Ad attendere Medvedev agli ottavi di finale ci sarà Jenson Brooksby, che ci arriverà certamente più provato dopo le due ore e cinquantanove minuti di cui ha avuto bisogno per ottiene una vittoria tanto pazzesca quanto, ad un certo punto del match, totalmente inaspettata. A farne le spese è Roberto Bautista Agut, incapace di sfruttare un vantaggio di 4-0 nel terzo set.

Brooksby salva subito due possibilità break in avvio di match e, dopo qualche game di assestamento, opera l’allungo decisivo, strappando la battuta a Bautista nel quinto e nel settimo gioco. Il ventunenne statunitense serve per il set sul 5-2, perde uno dei due break di vantaggio ma, nel gioco successivo, lo riconquista immediatamente, archiviando il primo parziale per 6-3. Brooksby serve per primo anche nel secondo parziale e, sfruttando questo piccolo vantaggio, si mantiene sempre avanti nel punteggio, pur non riuscendo mai ad arrivare a palla break. Il giovane statunitense è pimpante dal punto di vista atletico e mette a segno alcuni ottimi punti, come un dritto incrociato in allungo a metà del secondo parziale.

Brooksby arriva a due punti dal match sul 5-4 30-30, ma Bautista riesce a salvarsi, impattando sul 5-5. Da quel momento, il numero 39 del mondo spegne improvvisamente la luce: nell’undicesimo game perde il servizio e, poco dopo, il veterano spagnolo pareggia il computo dei set, vincendo il secondo 7-5. L’assolo di Bautista continua senza sosta, con la testa di serie numero 15 che appare totalmente in controllo del match. Dal 4-5 del secondo parziale, l’iberico conquista sette game di fila, portandosi senza troppi problemi sul 4-0. Qui, però, inizia ancora una volta un’altra partita: Brooksby, da uno stato di quasi immobilità, ritorna a vestire i panni dell’ottimo giocatore apprezzato nel primo set e, punto dopo punto, comincia la sua rimonta. Nel momento in cui interrompe la striscia spagnola, infatti, lo statunitense inizia la propria, conquistando gli ultimi sei giochi del match. A dire il vero, Bautista non ha colpe particolari, visto che è stato proprio Brooksby a rientrare prepotentemente nel match nel momento in cui questo pareva compromesso, senza sbagliare più nulla. Il classe 2001 raggiunge così gli ottavi di finale in un Masters1000 per la seconda volta consecutiva dopo Indian Wells e, come detto, affronterà Daniil Medvedev.

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