Coppa Davis: Auger Aliassime trascina il Canada alla qualificazione

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Coppa Davis: Auger Aliassime trascina il Canada alla qualificazione

A Valencia nel gruppo B la sfida tra Canada e Serbia delude dal punto di vista spettacolare: Djere batte facilmente l’esordiente Diallo, il numero 1 canadese liquida senza troppi patemi Kecmanovic, mentre il doppio dura solo tre giochi

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Felix Auger-Aliassime - Coppa Davis 2022 Valencia (Photo by Diego Souto / Quality Sport Images / Kosmos Tennis)
 

Il gruppo B sino a una decina di giorni fa doveva essere facile appannaggio di Spagna e Serbia, considerate la relativa modestia tecnica della rappresentativa sud-coerana e la notizia arrivata a metà agosto che Felix Auger Aliassime e Denis Shapovalov avrebbero dato forfait alla trasferta a Valencia. Invece -quando ancora deve giocarsi Spagna-Corea- la prima squadra a chiudere con soddisfazione per il proprio rendimento è quella nord-americana, dato che indipendentemente dal risultato di domenica sarà tra le compagini che staccheranno il biglietto per Malaga. Un Canada trascinato proprio da quell’Auger-Aliassime che -anche considerando la sua precoce eliminazione agli US Open- all’ultimo ha cambiato idea presentandosi in Spagna a difendere i colori della propria rappresentativa. Il 22enne di Montreal è diventato l’autentico mattatore della sei giorni di Davis qui a Valencia e la sua gioia traspariva ampiamente nella conferenza stampa avuta al termine della sfida contro la Serbia: “Sono molto contento di come ho giocato qui. A mio parere nemmeno contro Kwon credo di aver fatto così male: fu lui che si espresse alla grande nei momenti decisivi del match, e comunque feci una bella prestazione nel doppio che ci portò il punto del 2-1. Sicuramente sia ieri che oggi ho giocato molto bene e questo ci permette con ottime probabilità di superare un girone molto difficile: per me la Spagna al completo è una delle squadre più forti di tutti i tempi e anche la Serbia è molto temibile. Per me e i miei compagni sarebbe una grande gioia andare alle Finals, dove credo avremmo anche qualche possibilità di vincere. Ad ogni modo le vittorie di questi giorni sono importanti non solo per la crescita della squadra, ma anche per me: mi permettono di guardare con fiducia al raggiungimento dell’obiettivo stagionale, che è la qualificazione alle ATP Finals di Torino“,    

NESSUN PROBLEMA PER DJERE CONTRO DIALLO– Difficile raccontare una partita che non è mai stata tale: come era prevedibile alla vigilia, erano troppe le categorie di differente peso tennistico tra Laslo Djere -sconfitto a Valencia da Ramos e nuovamente schierato come singolarista da capitan Troicki dopo che contro la Sud Corea gli era stato preferito Lajovic- e Gabriel Diallo, 334 ATP, tennista ancora vergine di match giocati nel circuito maggiore. Il 20enne canadese -ancora lo scorso giugno fuori dai primi 900 al mondo- negli ultimi mesi si era fatto notare per aver sconfitto nelle quali del Masters 1000 di Montreal James Duckworth (allora 62 ATP) e per aver vinto meno di un mese fa il Challenger di Granby, dove però non aveva affrontato nessun collega nella top 240 ATP.  Il giovane canadese, sicuramente in qualche modo frenato dall’emozione dell’esordio in uno scenario così importante come la Coppa Davis, ha mostrato di avere un buon servizio -costantemente tirato sopra i 200 km orari- e un rovescio sufficiente. Tuttavia Diallo ha sbagliato un numero notevole di dritti, mostrandosi ancora acerbo per poter competere contro un tennista da cinque anni capace di terminare la stagione nella top 100 come Djere. Già al terzo gioco il tennista serbo prende il largo, anche grazie a Diallo che mostra tutta la sua tensione commettendo un doppio fallo nel fronteggiare la palla break. Senza aver bisogno di alzare le marce del suo motore tennistico, in appena 31 minuti, il 66 ATP porta a casa il primo set col punteggio di 6-2. In realtà Diallo ad inizio del secondo parziale guadagna una chance per entrare in partita, ma la spreca: nel corso del secondo gioco il canadese va prima sul 15-40, poi guadagna una nuova palla break ai vantaggi, ma Djere non fa l’errore di dare fiducia al proprio avversario e porta a casa il gioco. Il serbo -una volta scampato questo pericolo- ha fretta di chiudere e vince tutti i giochi restanti: con un ace chiude dopo 66 minuti portando la Serbia sul 2-0.

AD AUGER-ALIASSIME RIESCE LA PROVA DEL NOVE– Il 13 ATP è sceso in campo conscio di avere oltre che quelle verso i suoi compagni, anche la responsabilità verso se stesso di confermare l’ottima prova fornita nella partita del giorno precedente (chiusa con un bilancio di 39 vincenti e 18 non forzati contro il nuovo numero 1 ATP Carlos Alcaraz). Non era sulla carta un compito facile quello che lo attendeva, anche perchè il suo avversario, Miomir Kecmanovic, 33 ATP, lo aveva battuto in entrambi i precedenti nel circuito maggiore (di cui l’ultimo piuttosto recente, risalente all’ultima edizione del Masters 1000 di Miami). Invece, il numero 13 al mondo ha confermato lo splendido momento di forma con una prova praticamente perfetta, che ha consentito al team canadese di essere tra le otto nazionali che si giocheranno la vittoria della coppa Davis. Con un rendimento eccellente col servizio (91% di punti vinti con la prima, 67% con la seconda e ben 14 ace) Felix nelle sue due ultime partite a Valencia è riuscito a inanellare ben 23 turni di servizio senza farsi mai brekkare. Ma al rendimento eccezionale con questo fondamentale, va aggiunta l’agilità e l’esplosività fisiche (spettacolari alcuni suoi smash da cestista) e un ottimo rendimento con i colpi da fondocampo. Un comunque buon Kecmanovic non ha potuto fare altro, pur opponendosi con tutte le se forze, a un avversario in questo momento più forte: nel primo set al serbo è stato fatale un dritto andato in corridoio sulla seconda palla break concessa nel quarto gioco, mentre nel secondo parziale lo strappo è avvenuto all’ottavo gioco. Il tennista canadese ha avuto un unico momento di difficoltà nel corso dell’incontro, quando sul 4-2 del primo set ha dovuto fronteggiare due palle break: la prima l’ ha salvata con uno spettacolare smash, la seconda con una bella volee su scambio ravvicinato a rete. Mai nel corso dell’incontro si sono avuti dubbi su chi potesse vincere: dopo 75 minuti, Felix ha chiuso con un ace, suggellando la seconda consecutiva ottima prestazione.

DURA SOLO TRE GIOCHI IL DOPPIO– Il doppio ha visto la scelta da parte del capitano canadese Frank Dancevic di risparmiare il proprio numero 1 -al momento delle formazioni alle 14 schierato assieme a Pospisil- e di mandare in campo al suo posto Alexis Galarneau, tennista 23enne mai entrato tra i primi 200 in singolare (nè mai salito nei 300 in doppio). Dall’altra parte i serbi -per i quali la vittoria rappresentava l’occasione di continuare a sperare in chance residue di qualificazione- hanno schierato i loro due rappresentanti migliori per quelli che sono gli attuali responsi del ranking, Krajinovic e Kecmanovic. Il match è però durato solo tre game, perchè Pospisil ha riavvertito l’acutizzarsi del problema alla coscia sinistra già manifestatosi ieri nel match contro Bautista Agut, sentendosi costretto al ritiro. Tuttavia per il Canada la sconfitta nel doppio è stata totalmente ininfluente, tanto è vero che alla fine della partita è stato preparato dall’organizzazione un cartonato con la premiazione per la qualificazione ottenuta alle Finals di Malaga.

Serbia b. Canada 2-1

L. Djere (SRB) b. G. Diallo (CAN) 6-2 6-2
F. Auger-Aliassime (CAN) b. M. Kecmanovic (SRB) 6-3 6-4
M. Kecmanovic/F. Krajinovic (SRB) b. A. Galarneau/V. Pospisil (CAN) 2-1 rit.

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