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Sakkari non può nulla contro Sabalenka: terza finale stagionale per la bielorussa
Vince con merito Aryna Sabalenka: si tratta del diciottesimo successo stagionale.

[2] A. Sabalenka b. [7] M. Sakkari 6-2 6-3
Troppa Aryna Sabalenka per Maria Sakkari: è lei la prima finalista del BNP Paribas Open di Indian Wells. La bielorussa vince con merito 6-2, 6-3 in un’ora e 25’. Conquista la sua terza finale stagionale, dopo quella vinta ad Adelaide e poi a Melbourne per il suo primo Slam in carriera.
Per la bielorussa si tratta della diciottesima vittoria in stagione a fronte di una sola sconfitta, quella subita da Krejcikova a Dubai. Adesso attende di conoscere il nome della sua avversaria tra Iga Swiatek o Elena Rybakina, protagoniste della semifinale della parte alta del tabellone.
Gara dominata da Sabalenka che in alcuni momenti ha persino disfatto quanto di ottimo costruito. A parte qualche sbavatura al servizio, ha disintegrato le certezze dell’avversaria, con diverse risposte vincenti di dritto o con colpi potenti con cui ha saputo indirizzare lo scambio. Sakkari, dopo un primo set sottotono, ha provato a reagire nella parte iniziale del secondo set, ma ha dovuto arrendersi al forcing incessante dei colpi della n. 2 del seeding.
Adesso Sabalenka attende di conoscere il nome della sua avversaria tra Iga Swiatek o Elena Rybakina, protagoniste della semifinale della parte alta del tabellone.
IL MATCH – Nella parte bassa del tabellone a contendersi il posto in finale vi sono Aryna Sabalenka e Maria Sakkari, rispettivamente testa di serie n. 2 e 7 del seeding. Cinque i precedenti tra le due, con la bilancia che pende in favore della bielorussa sconfitta, però, nelle ultime due sfide dall’ellenica in entrambe le circostanze alle WTA Finals edizione 2021 e 2022.
Le due tenniste aspettano 30’ prima di cominciare il warm up, poi impiegano 39’ per chiudere il primo set. Problemi a “hawk-eye”, con la tecnologia che ferma l’inizio della prima semifinale del BNP Paribas Open di Indian Wells. Quando tutto viene messo a posto, bastano due game a entrambe per studiarsi. Dopo di che è monologo Sabalenka solida al servizio e con un ritmo incessante alla risposta che costringe la greca a commettere parecchi errori. Aryna si guadagna subito due palle break nel quarto gioco del set e sfrutta la seconda per scappare via sul 3-1. Sakkari replica e strappa il servizio alla sua avversaria alla seconda opportunità che le capita: stavolta deve ringraziare Sabalenka che commette il suo primo doppio fallo sulla palla del controbreak.
Aryna non ci sta e risale da 40-15 per tornare avanti di un break: l’ellenica si complica la vita commettendo un doppio fallo che le toglie certezze al servizio. Sulle seconde palle di Sakkari, la n. 2 del seeding si avventa e fa sentire il peso del suo tennis. Sale rapidamente 5-2 e poi chiude al terzo setpoint un parziale dominato letteralmente.
E’ subito in salita il secondo set per Sakkari che subisce troppo le risposte della sua avversaria. Sabalenka domina col dritto e strappa la battuta alla greca. Poi, però, concede qualcosa nel terzo gioco consegnando di fatto il controbreak all’ellenica.
Un urlo liberatorio di Sakkari sembra scuoterla e con personalità riequilibra il numero dei giochi. Ma come accaduto nel corso del primo set, è il sesto game quello decisivo. Sabalenka alza il ritmo dei suoi colpi e trova punti vincenti anche con il rovescio. Sakkari deve evitare di sbandare, ma non è facile contro la bielorussa. La n. 7 del seeding deve cancellare due palle break, ma, soprattutto, avverte la tensione e non riesce a concretizzare due occasioni di 3-3. Sabalenka si va a prendere il game con due vincenti importanti.
Situazione di pericolo in avvio di settimo gioco cancellata da un colpo di dritto in corsa, quasi disperato, di Aryna che trova lo sconforto di Sakkari, arrabbiata con “hawk-eye” per la non chiamata. E’ il vincente che indirizza il game. Con autorevolezza Sabalenka chiude agevolmente nel nono gioco e festeggia un traguardo prestigioso.
ATP
Murray pensa ai Giochi Olimpici di Parigi: “Voglio dimenticare l’edizione del 2021”
Nel mirino di Andy Murray quella che sarebbe la sua quinta partecipazione ai Giochi: “Mi piacerebbe avere un’altra occasione”

A riportare la mente alle ultime Olimpiadi, ci si sofferma sulla finale olimpica di Wimbledon del 2012. Andy Murray batte Roger Federer con un netto 6-2, 6-1, 6-4: che sia stato merito dello scozzese o demerito dello svizzero stremato dalla semifinale con Del Potro durata 4ore e 26’, sarà una medaglia d’oro indimenticabile.
Undici anni dopo, Federer continua a bazzicare il suo giardino reale, Wimbledon, ma dagli spalti, Murray continua a regalare emozioni ai suoi fan. Attualmente si trova in Cina a Zhuhai dove ha esordito battendo al primo turno Ye Cong Mo, n.668 del ranking.
In conferenza stampa Sir Murray ha dichiarato di nutrire speranze di partecipazione a quelli che sarebbero i suoi quinti Giochi Olimpici: “Mi piacerebbe davvero partecipare ad altre Olimpiadi. Ho avuto esperienze entusiasmanti durante la mia carriera ai Giochi Olimpici. Ho amato tutte le edizioni alle quali ho preso parte”.
Il palmares olimpico di Murray è fin qui straordinario: due medaglie d’oro nel 2012 a Londra e nel 2016 sul cemento di Rio de Janeiro. Nel 2021 fu grande la delusione per il suo forfait obbligatorio nel torneo singolare dettato da uno stiramento alla coscia avvenuto prima dell’avvio dei giochi olimpici. Recuperò in fretta ma fu costretto a fare una scelta tra i due tornei di singolare e di doppio. Una promessa fatta a Salisbury gli aveva fatto optare per l’iscrizione al torneo di doppio: arrivarono sino ai quarti. Che fosse storia finita con i Giochi Olimpici? Su twitter si era lasciato andare a un lungo tweet nel quale dichiarava: “Se questa è la fine del mio viaggio a cinque cerchi, voglio ringraziare di cuore la squadra della Gran Bretagna e tutti voi per il supporto: mi avete aiutato a dare il massimo in questi anni. È stato un privilegio assoluto rappresentare il mio Paese a quattro Olimpiadi e mi ha regalato alcuni dei ricordi più belli della mia vita”.
Ora, a distanza di due anni, la pena diversamente e vuole cancellare la delusione patita nell’edizione 2021, nota perché disputata in piena pandemia: “L’ultima volta sono rimasto molto deluso perché mi ero infortunato prima del torneo e avevo promesso al mio compagno che in caso di problemi avrei dato priorità al doppio rispetto al singolare. Ed eravamo arrivati vicinissimi alla medaglia: nei quarti eravamo avanti un set e 4-3, al servizio con palle per il game e avevamo davvero una buona occasione, ma non ce l’abbiamo fatta. Mi piacerebbe avere un’altra opportunità di giocare l’anno prossimo a Parigi. Sarebbero i miei quinti Giochi Olimpici e molto probabilmente gli ultimi”.
Per Murray al secondo turno dell’ATP 250 di Zhuhai ci sarà la sfida con Karatsev che aveva eliminato Arnaldi nel primo turno.
Flash
WTA Finals: Sabalenka, Swiatek, Gauff e Rybakina già qualificate
La WTA finalmente annuncia le prime qualificate al torneo di fine anno in programma a Cancun dal 29 ottobre. Coco Gauff si è garantita la partecipazione anche in doppio con Jessica Pegula

Aryna Sabalenka parteciperà alla sua terza edizione di fila delle Finals. Il suo miglior risultato rimane quello dell’anno scorso quando arrivò in finale. La venticinquenne bielorussa ha disputato la miglior stagione della sua carriera, vincendo il suo primo Slam di singolare, l’Australian Open, oltre al WTA 1000 di Madrid e il WTA 500 di Adelaide. Nello score stagionale anche tre finali perse, a Indian Wells, a Stoccarda e allo US Open.
Questi risultati le hanno dato il trono n. 1. nel ranking femminile.
Terza presenza alle WTA Finals anche per Iga Swiatek: deve cancellare l’eliminazione in semifinale dell’anno scorso. Quattro i titoli vinti nel 2023 dalla campionessa polacca. Ha trionfato nuovamente al Roland Garros, al WTA 500 the Qatar TotalEnergies Open di Doha e il Porsche Tennis Grand Prix di Stoccarda. In più ha portato a casa il titolo di Varsavia nel WTA 250 BNP Paribas. Vanta un fantastico record di 56 vittorie e 10 sconfitte quest’anno nel Tour.
Gran colpo dell’americana Coco Gauff che si è qualificata per le Finals nel torneo singolare e in quello di doppio. Partecipa alle Finals per la seconda volta. Quattro i titoli vinti quest’anno: ad Auckland e poi nel corso di una fantastica estate dove ha trionfato al WTA 500 Mubadala Citi DC Open di Washington DC, al WTA 1000 Western & Southern Open di Cincinnati e poi il trionfo nel suo primo Slam della sua carriera allo US Open, salendo al n. 3 nel ranking.
Elena Rybakina, invece, sarà la prima donna kazaka a far parte delle WTA Finals. I successi di quest’anno vanno dal titolo ottenuto a Indian Wells a quello di Roma. Ha raggiunto la finale all’Australian Open e a Miami.
Coppa Davis
Coppa Davis: Italia in orbita Djokovic in campo il 23 novembre contro l’Olanda
Si comincia martedì 21 novembre con Canada contro Finlandia. La sfida tra gli azzurri di capitan Volandri e i Paesi Bassi giovedì 23 dalle 10 di mattina

Ufficializzato il programma della fase finale di Coppa Davis che si disputerà a Malaga dal 21 al 26 novembre. Ad annunciarlo l’International Tennis Federation che ha reso noti orari e date dei quarti di finale.
Gli azzurri scenderanno in campo contro l’Olanda giovedì 23 novembre. Difficile fare previsioni sulla squadra che avrà disposizione capitan Filippo Volandri per l’ultimo tassello importante della stagione. In orbita Italia ci sarà Novak Djokovic che difenderà i colori della Serbia opposta alla Gran Bretagna di Andy Murray a Daniel Evans. Le vincenti di queste due sfide si affronteranno sabato 25 novembre.
Si comincia martedì 21 novembre al Palazzo dello Sport “Josè Maria Martin Carpena” dove si sfideranno Canada e Finlandia, rispettivamente vincitrice del Gruppo A e seconda del Gruppo D la scorsa settimana. Le due squadre daranno il via alle Final Eight di Coppa Davis. Anche per quanto riguarda i canadesi, non è semplice prevedere chi schiereranno. Riusciranno a recuperare Denis Shapovalov? Qualche progresso fisico lo farà Felix Auger-Aliassime? Nel frattempo il Canada ha potuto applaudire Gabriel Diallo, dotato di un ottimo servizio e che domenica compirà 22 anni.
Il giorno successivo, il 22 novembre, l’Australia, capeggiata da Lleyton Hewitt se la vedrà con la Repubblica Ceca. Alex de Minaur è apparso in gran forma e pronto a trascinare con Thanasi Kokkinakis la sua squadra. Per i cechi occhi puntati sul giovane Jiri Lehecka.
La vincente di questi due incontri scenderà in campo venerdì 24 novembre per la semifinale di Coppa Davis.
La finalissima si terrà domenica 26 novembre.
