Sonego-show a Monte Carlo (Azzolini, Giammò, Crivelli)

Flash

Sonego-show a Monte Carlo (Azzolini, Giammò, Crivelli)

La rassegna stampa di mercoledì 12 aprile 2023

Pubblicato

il

La tela di Sonego, il ragno paziente che strega i rivali (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Certe tattiche nascono dalla natura delle cose, che così spesso viene in soccorso a noi umani, titillandone la fantasia. Quella cui Sonny Sonego deve la propria sopravvivenza, lungo un match di tre ore meno un minuto, tra sussulti e scossoni che solo i centri di geofisica e sismologia più attrezzati sarebbero in grado di analizzare, trova riscontri solo nella tattica del Caerostris dalla zampa malferma. Essa si specchia nell’opera ambiziosa di un ragno del Madagascar, non più grande di altri, ma evoluto al punto da permettere agli scienziati di abbinare il suo nome a quello del primo sostenitore dell’evoluzione della specie, Charles Darwin. Dal quale, appunto, Caerostris Darwini. Un aracnide capace di tessere tele lunghe come un campo da tennis che tende da una sponda all’altra dei fiumi, composte di materiale dieci volte più resistente del kevlar, la fibra utilizzata come rinforzo negli aerei. Con quella il piccolo ragno pesca, piccoli pesci e anche uccelli. Con qualcosa di simile Sonego ha pescato Ugo Humbert, il francese smilzo che stava (meglio, sembrava che stesse…) dominando il match fino ad avere quattro match point di fila. Nella trovata geniale, Sonny, che da esperto in arti difensive applicate alle brusche sortite in contropiede starebbe nello staff di Allegri (proprio lui, torinista) come un topolino in una forma di caciocavallo, ha aggiunto la zampa malferma. Fosse stata anch’essa una trovata, il livello della recitazione del nostro avrebbe meritato l’Oscar, e invece la zampetta di Sonny si è davvero ciancicata a metà del terzo set.  A ribadire come qualsiasi aracnide da tennis sia chiamato a pagare dazio, per dare vita alle proprie fantastiche opere di ingegneria.  Monsieur Ugo è giocatore di bei colpi, che sulla direttrice servizio e dritto ottiene il meglio. E’ limpido nelle esecuzioni e naturale, proprio come il nostro Caerostris. Difetta nella forza d’animo, che invece è tutta dalla parte di Sonny the Spider. Ed è lì che si è giocata la parte più animosa del match, quando il francese – saltellando come la Vispa Teresa – è andato a cogliere il frutto del suo bel gioco, e il ragno torinista gliel’ha sfilato una, due, dieci volte di seguito. Situazioni che hanno preso forma nei due momenti più ad alto voltaggio della sfida. Il primo sul finire del secondo set. Il francese – che aveva vinto la prima frazione in bello stile, dominando – ha strappato un break omicida nell’ottavo game, andando a servire per il match. Lì Sonego si è presto riconnesso, e ha trovato rabbia e colpi per la replica. Humbert si è avvilito, e ha capito che Sonego lo stava stringendo in una rete senza smagliature. Il francese ha avuto due palle break nel game successivo, poi si è arenato e Sonny è diventato padrone del set. Ha salvato il proprio servizio e si è procurato il break del 7-5. Il secondo momento clou ha fatto da struttura portante al terzo set. Sonny è inciampato sul servizio nel terzo game, il francese è andato avanti, e tutto sembrava risolto quando il torinese ha chiamato i medici in campo. Non è stato così, invece. Nell’ottavo game ecco il break riparatore (4-4), che Sonego ha strappato con coraggio, ma nel game successivo Humbert ha ottenuto il contro break (4-5) ed è andato di nuovo a servire per il match. Sul 40-15 i primi due match point, poi altri due ai vantaggi. Ma Sonego tutto ha ripreso e tutto ha tradotto in agguati e colpi vincenti. È risalito. E l’ha fatto in termini perentori (5-5). Gli ultimi due game Humbert li ha vissuti in trance. Sembrava quasi non accorgersi delle nuove occasioni che gli capitavano. Si sentiva stretto nella tela, mentre Sonny era sempre più aggressivo. Saliva 6-5 e chiudeva con un nuovo break al primo match point. In premio c’è Medvedev, che sul rosso non sempre trova il giusto passo. […]

Un Sonego da battaglia (Ronald Giammò, Corriere dello Sport)

La paura è avversario subdolo che non conosce ranking. In compenso, ha idee chiare e strategie precise. Piazzato il primo quindici, come un’edera continua a crescere nella testa e nel braccio dei suoi prescelti finendo col soffocarne gioco e idee. Liberarsene non sarà semplice per Ugo Humbert, sconfitto ieri in rimonta da Lorenzo Sonego al primo turno del Masters 1000 di Montecarlo dopo aver sciupato ben quattro match-point nel corso di un terzo set affrontato dall’azzurro in precarie condizioni fisiche. Un match incredibile quello che ha aperto il programma del campo n. 2 tra il mancino transalpino e l’azzurro n. 45 del mondo: sudore, lotta, terra, polvere, imprevisti. «Era una partita che temevo tantissimo, Humbert è un giocatore completo – commenta dal Principato Gipo Arbino, coach del piemontese – Servizio pesante, ottima risposta, agile sugli appoggi. Dopo il primo set mi dicevo che se avesse continuato a giocare così c’era poco da fare». Il grande merito di Sonny è stato invece aggrapparsi a quel poco che gli veniva concesso dal francese e con pazienza provare a trovare soluzioni alternative: variare l’altezza dei suoi colpi, inserire qualche palla corta in più, piccole gocce che hanno finito col minare le convinzioni del francese fino al blackout di fine parziale che ha portato il match al terzo. Racconta ancora Arbino: «Sul 3-2 nel terzo set ha avuto degli accenni di crampi per via della tensione, ed è stato li che è uscito fuori il Lorenzo che mi piace di più, […] in grado, di fronte a un problema fisico, di alzare il livello e di sciogliere il braccio». […] «Proverò a fargli capire che lui ha questo potenziale e che deve esprimerlo anche quando sta bene fisicamente – riflette il suo coach – C’è margine, sono convinto che possa giocare così se non meglio quando le gambe lo accompagnano». Chissà, magari già contro Daniil Medvedev, suo prossimo avversario da sempre in pessimi rapporti con la terra rossa. Una superficie da cui Lorenzo Musetti, dal canto suo, contava di ripartire dopo il suo incerto avvio di stagione e che vedeva in Miomir Kecmanovic il cliente più scomodo da cui lanciare un’eventuale rincorsa. E’ arrivata invece una convincente vittoria in due set per il n.21 del mondo, tanto più importante, commenta da Montecarlo il suo coach Simone Tartarini, perché colta «dopo un periodo negativo e contro un giocatore solido come Kecmanovic». […]

Sonego passa: cuore Toro (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

A questo punto, dovrebbe brevettare il marchio: le vittorie alla Sonego. Quelle da cuore Toro, afferrate per il collo e per i denti, guardando in faccia lo spettro della sconfitta prima dell’apoteosi. Per la settima volta in carriera, Sonny ribalta un match annullando match point: stavolta ad inchinarsi alla feroce volontà di non arrendersi mai del numero 45 del mondo è il francese Humbert, che invece queste battaglie di solito le perde e infatti non sfrutta quattro occasioni per chiudere la sfida sul 5-4 e servizio del terzo set. E in tribuna, dove il tifo è in grande maggioranza Italiano, sono momenti di tripudio: «Quando affronto delle difficoltà – ammette Sonego – è proprio in quel momento che reagisco. Mi piace giocare in lotta, sento gli stimoli giusti e provo a tirare fuori tutto quello che ho. A volte va bene, a volte male, ma più la partita è in bilico e più mi esalto» . Alla fine, per festeggiare, dagli spalti gli lanciano una sciarpa del Torino, la squadra del cuore da sempre: «Sentivo quasi di giocare in casa. La sciarpa del Toro me l’hanno lanciata dal pubblico, può anche essere stato mio zio, che è un tifoso sfegatato». Coraggio e tenacia gli serviranno anche oggi, contro un avversario terribile come Medvedev, il più in forma di tutti, che tuttavia non è precisamente un fulmine sulla terra: «Il russo è un giocatore straordinario che può fare bene ovunque. È solido in generale, anche se ovviamente gioca meglio sul veloce e qui potrebbe essere più giocabile». […]

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement