L’Italia domina al Challenger di Parma, tre azzurri in semifinale

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L’Italia domina al Challenger di Parma, tre azzurri in semifinale

Maestrelli, Zeppieri e Travaglia si qualificano per le semifinali. Male Bellucci e gli altri sull’erba di Ilkley

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Giulio Zeppieri (ufficio stampa Challenger Parma)
Giulio Zeppieri (ufficio stampa Challenger Parma)
 

A Montechiarugolo, simpatica località campestre tra Parma e Sant’Ilario d’Enza, le semifinali del Challenger 125, che si sta svolgendo sui bellissimi campi in terra rossa del TC President, vedranno gli italiani assoluti protagonisti. A cominciare da un ottimo Giulio Zeppieri che, dopo aver battuto Bogdan Bobrov e Riccardo Bonadio, ha domato l’ostinata resistenza di Albert Ramos-Vinolas 7-5 6-3 in circa un’ora e quaranta di partita. Certo il 35enne catalano (n.70 ATP e prima testa di serie del torneo) non è più quel giocatore che nel 2017 seppe raggiungere la 17esima posizione in classifica, ma, soprattutto sulla terra battuta, rimane un bel banco di prova per un giovane di belle speranze come Zeppo che però a sua volta non è più lo stesso giocatore di qualche mese fa. E’ evidente che le recenti imprese parigine (qualificazione e vittoria nel main draw contro Bublik) l’hanno trasformato, come lui stesso ha confessato a fine match.  “Scendere in campo sul centrale a Parigi ti regala emozioni che ti porti dentro per

tutta la vita, ma quello di cui sono più soddisfatto è che sto iniziando a cogliere i frutti del duro lavoro. Mi sono impegnato tanto per migliorare soprattutto sul piano mentale e sull’atteggiamento all’interno del match”.

Venerdì pomeriggio il tennista romano troverà dall’altra parte della rete Francesco Maestrelli che si è scrollato di dosso le incertezze che ne avevano appesantito la prima parte della stagione e si è sbarazzato nell’ordine di Jaume Munar (la quarta testa di serie), Stefano Napolitano e Andrea Collarini. Tutto questo senza lasciare per strada neanche set, ma rimanendo sempre in controllo e soprattutto dando una bella impressione di sicurezza. La stessa che la scorsa estate lo aveva prepotentemente portato alla ribalta, fino alla convocazione in Davis come sparring. Davvero non sappiamo chi possa prevalere, ma siamo sicuri che sarà una partita di grande intensità.

 Chiudiamo con Stefano Travaglia che evidentemente ha voluto partecipare anche lui alla festa e, dopo aver vinto i derby contro Edoardo Lavagno, ancora sulle ginocchia dopo le fatiche di Perugia, e Matteo Gigante, ha poi firmato la sorpresa contro Thiago Monteiro (n.95 ATP) col punteggio di 6-3 7-6(5). E queste sono vittorie che valgono perché il 29enne brasiliano, pur non nella fase migliore della propria carriera, rimane avversario che non si batte certo da solo. In semifinale contro Alexandre Muller (n.103 e terza testa di serie) sarà sicuramente dura e il tennista ascolano non parte favorito, ma a questo punto perché porsi dei limiti?

Al Challenger 125 di Ilkley (erba) erano tre gli italiani in gara e tutti hanno ottenuto risultati modesti con Bellucci e Brancaccio eliminati al secondo turno. Il 22enne di Busto Arsizio si è arreso 4-6 6-3 6-4 ad uno specialista dei prati come l’australiano Jason Kubler, confermando il suo momento un po’ così. A domanda specifica Mattia ci aveva detto di non essere preoccupato per i pochi risultati, e noi siamo sostanzialmente d’accordo con lui.

Raul Brancaccio si è invece fatto sorprendere 6-1 6-4 dal qualificato britannico Charles Broom (n.435 ATP) che nel tabellone cadetto aveva già sgambettato il nostro Franco Agamenone. L’italo-argentino è invece uno che si preoccupa, come ci ha recentemente confessato: “Sai, quando va male il tennis va male tutto”. Ci auguriamo di cuore che possa quanto prima riannodare i fili di un racconto che si è bruscamente interrotto quasi un anno fa.

Poca gloria per gli italiani negli altri tornei con Lorenzo Giustino che al Challenger 100 di Poznan (Polonia, terra battuta) perde subito con l’argentino Facundo Diaz Acosta col punteggio di 3-6 6-2 6-4. Leggermente meglio al Challenger 75 di Blois (Francia, terra battuta) Gianluca Mager che supera un turno prima di inchinarsi (6-3 7-6) alla prima testa di serie, il francese Quentin Halys (n.85 ATP).

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