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Lorenzo Musetti: “Sto crescendo, ora mi manca battere un top. Con pazienza arriverò nei primi dieci”
“Hurkacz mi ha già battuto qui, ma domani sarà diverso. Il cappellino alla pescatora? Mi piace ed è social”
Press conference divertita e rilassata per Lorenzo Musetti che ha appena superato in tre set lo spagnolo Jaume Munar. Indubbiamente l’essere già al terzo turno dopo aver subito ben pochi contrattempi-meteo rispetto a molti suoi colleghi lo aiuta a distendersi.
D: Oggi sei stato sempre a tuo agio in campo, Sei d’accordo?
Musetti: “sì, oggi ho giocato molto bene. Ho sempre avuto il controllo del match, ho messo a segno numerosi colpi vincenti con il dritto. Sono stato sempre aggressivo in risposta, credo di aver migliorato ulteriormente i meccanismi di gioco su questa superficie”.
D: Stai già pensando a Hurkacz, il tuo avversario al terzo turno?
Musetti: “conosco molto bene Hubert, abbiamo giocato diverse volte insieme. Da lui due anni fa su questi campi ci ho perso, ma da allora entrambi siamo cambiati. Lui su questa superficie sa muoversi molto bene serve alla grande e sa toglierti il tempo soprattutto con il rovescio. E sa anche attaccare. È un avversario complicato del resto in un torneo come questo non posso aspettarmi incontri facili. Vedremo, sicuramente le prime due vittorie mi hanno dato molta fiducia”.
D (Vanni Gibertini): In merito ai ritardi al programma causati dal meteo avverso, tutto sommato tu sei stato fortunato perché ieri il tuo match è stato cancellato abbastanza presto e quindi hai potuto organizzarti. In generale cosa si dice negli spogliatoi in queste ore? Ci sono dei malumori in merito all’anomalia di alcuni giocatori già al terzo turno e di altri che ancora aspettano di raggiungere il secondo?
Musetti: “in realtà non sono stato molto negli spogliatoi. Sono stato di più a casa, vista la situazione. Penso che le condizioni meteo siano un fattore che riguarda tutti quindi noi al terzo turno forse siamo leggermente favoriti perché altri giocatori dovranno giocare più spesso e con meno riposo adesso. Però sono cose che capitano e che vanno messe in conto”.
D: Quanta maturità stai acquisendo in questi incontri e che cosa ti manca per essere davvero al top?
Musetti: “questi incontri mi possono dare tanto. Sento di essere migliorato e maturato negli ultimi tempi. Al mio sogno di entrare nei top ten mancano solo cinque posizioni che però in realtà vogliono dire tanti punti, tanti incontri e tanto lavoro. Bisogna avere pazienza, crescere piano piano e giornalmente innaffiare la pianticella sperando che poi sbocci il fiore”.
D: In questo senso battere giocatori come Djokovic sarebbe quello che manca?
Musetti: “certo, se si vuole arrivare al top bisogna battere i migliori. Vincere 7 partite di fila non è difficile a livello italiano, ma in un Grande Slam è molto arduo. Ci sono i migliori, 128 giocatori ma solo uno vince. Siamo nell’élite dell’élite, vincere significherebbe veramente veder sbocciare il fiore (ride)”.
D (Vanni Gibertini): Una curiosità: come mai hai scelto il cappellino da pescatore che stai indossando e che anche Carlos mostra di gradire? E’ più comodo di quello solito da baseball?
Musetti: “beh è molto carino e anche molto social. Visto il meteo da schifo di questi giorni ho pensato ci stesse bene. È di moda, mi piace altrimenti non lo metterei (ride)”.