Wimbledon: Berrettini, il martello è tornato. Nulla da fare per de Minaur

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Wimbledon: Berrettini, il martello è tornato. Nulla da fare per de Minaur

Partita perfetta di Matteo, ingiocabile al servizio e letale col dritto. Alex in balia dell’azzurro dall’inizio alla fine

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M. Berrettini b. [15] A. de Minaur 6-3 6-4 6-4
(dal nostro inviato a Londra)

Matteo Berrettini e Alex De Minaur entrano sul campo 18 poco dopo mezzogiorno, in anticipo rispetto al previsto, a causa del ritiro di Paula Badosa (problema alla schiena) contro Marta Kostyuk. Fa molto caldo per essere a Londra, ed è una buona notizia per l’italiano, si vede da subito che la palla oggi fischia veloce nell’aria.


Berrettini inizia alla grande, serve onorando il suo soprannome (“The Hammer”, il martello), e con il dritto spara pallate imprendibili da ogni lato. De Minaur appare investito dalla potenza di Matteo, sbaglia più del solito, e con un doppio fallo cede la battuta nel secondo game. Il break si rivela già decisivo, Berrettini lascia poco o nulla quando è al servizio (3 punti in tutto il set), ha pure altre 3 palle break sul 4-1 per dilagare, e alla fine chiude 6-3. Sono seduto accanto a Lleyton Hewitt e Katie Boulter, che incoraggiano a gran voce Alex, cercando di scuoterlo.


A inizio secondo set, dopo aver annullato una palla break nel primo game, De Minaur prova a insidiare la battuta dell’azzurro, che a sua volta deve annullare giocando molto bene due palle break, le prime, nel secondo game. Purtroppo per l’australiano, subito dopo è Matteo a piazzare la zampata strappandogli per la seconda volta il servizio, e andando in vantaggio 2-1. Vedere Berrettini da bordocampo, quando si sposta per esplodere gli sventagli di dritto, tecnicamente è davvero un piacere. Alex è più combattivo rispetto all’inizio, e un doppio fallo di Matteo gli consegna un’occasione del controbreak, però una gran seconda palla dell’azzurro lo costringe all’errore. Continuando a bastonare da par suo, Berrettini sale 3-1, per ora veramente una bella prestazione.


Un dato ben esemplificativo è la velocità media del servizio di Matteo: 206 kmh, notevolissima considerando che vengono contati anche gli slice tagliati da destra, ovviamente molto meno rapidi. Nel frattempo, con buona autorità, l’azzurro si porta sul 4-2, sarà importante mantenere intensità e concentrazione, perchè in questa fase De Minaur ce la sta giustamente mettendo tutta, e fa vedere diverse belle cose in pressione e contrattacco. Sotto 5-3, Alex annulla un set point con la battuta, ma nel game successivo, nonostante una minima incertezza che lo porta ai vantaggi due volte, fallendo altrettanti set point, Berrettini alla terza occasione (quarta in tutto) spara il dritto che lo manda avanti due set a zero, 6-3, 6-4. È passata poco più di un’ora e mezza.

Dopo 4 game senza sussulti, sul 2-2 una fucilata di dritto lungolinea in corsa, e poi una gran volée di rovescio, danno il terzo break del match a Matteo, che con autorità allunga 4-2. L’azzurro, oltre a spingere in modo insostenibile per l’avversario, sta anche difendendo bene, e ormai De Minaur non sa più che fare, Si arriva al 5-4, Berrettini spara tre battute imprendibili, e alla fine con una bella volée in allungo tiene a zero, chiudendo il match. 88% di punti con la prima palla, 38 vincenti (29 errori), ora sono sette set senza perdere il servizio: non sarà ancora il miglior Matteo, come dice lui stesso, ma oggi ci è andato molto vicino. Al terzo turno attende il vincente fra Zverev e Watanuki.

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