Wimbledon: Rune pasticcia ma poi mette le cose a posto. Medvedev solido

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Wimbledon: Rune pasticcia ma poi mette le cose a posto. Medvedev solido

Rune pasticcia ma passa il turno. Nel prosieguo della sfida con Mannarino, passa Medvedev agevolmente

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[6] H. Rune b. R. Carballes Baena 6-3 7-6(3) 6-4

11 doppi falli, 47 errori non forzati! Bastano queste cifre a identificare la giornata poco felice di Holger Rune che vince la sfida con Roberto Barballes Baena, ma sa di aver scarabocchiato abbastanza.

Nel primo ha dovuto rincorrere a lungo l’avversario, mentre nel terzo ha rischiato di aprire i giochi con lo spagnolo che ha servito per il possibile 5-3. Ha messo le cose a posto con i vincenti, 45, ma l’impressione è che debba crescere parecchio di rendimento se vorrà dir la sua ancora a lungo a Wimbledon.

Oggi non è stata una gara facile per me contro un avversario che ha vinto 33 discese a rete su 48“, ha spiegato Rune. “E’ il tipo di giocatore che non ti regala nulla e tu devi sempre fare tutto bene per portare a casa i punti. Sul finale, sorretto dal pubblico, sono riuscito a salire di livello“.

(Andrea Binotto) Non facile l’inizio per il danese, che in pochi minuti si trova sotto 0-2 e deve fronteggiare due ulteriori palle break. Annullate con freddezza, il numero 6 al mondo aggancia l’avversario, ma nuovamente si fa strappare il servizio. Nonostante sia contratto e molto attendista con i fondamentali, Rune riesce ugualmente a sorpassare nel punteggio lo spagnolo il quale, ancora pensando al mattone tritato, gioca tre metri dietro la linea di fondo. Ma ecco arrivare undici punti di fila e il primo set è danese: 6-3. Il Finalista di Roma ha qualche problema al servizio, inciampa in molti errori, cerca smorzate “alcaraziane” – senza successo –, ma almeno quando gli entra la prima mette a segno qualche vincente. Con la posizione arretrata del numero 57 al mondo, che sembra nella maggior parte dei casi un pesce fuor d’acqua, non è così arduo il compito da svolgere dopotutto; si seguono, dunque, i turni di servizio. A suon di discese a rete si arriva al tie-break, dove lo spagnolo regala il set a Rune commettendo più errori di quanti ne aveva commessi in tutto il resto del parziale. Ace conclusivo e 7-6 per il danese.

Nel terzo set il monologo non cambia, con i due giocatori che sino al 3-3 non concedono opportunità. game di rottura per il danese è il settimo: pasticci al servizio e spagnolo che chiude alla terza palla break.

La reazione di Rune non si fa attendere, si fa aggressivo con la risposta e manda fuori giri Carballes Baena che subisce il controbreak.

E’ ancora il danese a rischiare tanto nel nono gioco, ma, annullata la palla break, si riporta avanti nel punteggio. Il pubblico spinge per Rune ed è rocambolesco l’esito del decimo gioco: Carballes Baena sale 40-0, ma poi la testa di serie n. 6 sale di livello e chiude al primo matchpoint.

Affronterà il vincente della sfida tra Davidovich Fokina e Van de Zandschulp.

[3] D. Medvedev b. A. Mannarino 6-3 6-3 7-6(5)

Daniil Medvedev impiega quattro game e un tiebreak per chiudere la pratica Mannarino. Passa al terzo turno dove affronterà Marton Fucsovics che ha vinto la battaglia con Marcos Giron.

Finisce 6-3, 6-3, 7-6(5) in favore del russo che era andato a dormire sul 4-4 e avanti di due set. Il risveglio è sereno per il russo che ha sfornato una prestazione molto incoraggiante rispetto a quella del debutto.

Sull’erba di Wimbledon comincia a muoversi alla perfezione, malgrado dall’altra parte della rete trovi Mannarino che bene ha fatto nelle ultime settimane.

Il russo è sempre in controllo della gara, ma accusa delle pause che consentono al francese di rientrare in partita. Malgrado serva solo il 50% di prime, tiene il primo set senza concedere break. Al contrario di quanto accade nel secondo parziale quando va avanti 5-0 prima di far rientrare il suo avversario che recupera uno dei due break. Sale all’81% la prima di servizio del russo.

Mannarino è sempre costretto a inseguire. Salva due palle break nel terzo gioco, ma poi perde il servizio da 30-0 nel quinto gioco.

Medvedev incappa in un turno di battuta sfortunato e rifà il favore all’avversario. Si sospende per oscurità. Alla ripresa, è la testa di serie n. 3 ad avere il breakpoint in suo favore nell’undicesimo gioco, ma il francese l’annulla con la battuta. Nel tiebreak, il russo rincorre, ma poi mette la freccia e scappa via verso il terzo turno.

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