(dal nostro inviato a Londra)
[2] N. Djokovic conduce su H. Hurkacz 7-6(6) 7-6(6)
Seconda domenica di mezzo “programmata” a Wimbledon, e altra “sessione serale” sospesa a causa del coprifuoco che probabilmente costringerà Wimbledon a rivedere alcune delle sue inamovibili tradizioni, che sono inamovibili soprattutto quando non c’è abbastanza denaro per muoverle. In particolare l’inizio del programma sul Centrale alle 13.30, che quest’anno ha causato più di un grattacapo quando alcuni dei match ad inizio giornata si sono prolungati, come nel caso appunto di domenica, quando Rublev e Bublik hanno giocato cinque set e Swiatek-Bencic è durata circa tre ore.
Per questo motivo Novak Djokovic e Hubert Hurkacz hanno avuto a disposizione abbastanza tempo per giocare soltanto due set, entrambi vinti da Djokovic, ed entrambi con grandi recriminazioni da parte del polacco, che avrebbe tranquillamente potuto andare a dormire in vantaggio due set a zero.
All’inizio del primo set i due hanno tenuto andature da far invidia a Verstappen che poche miglia più su ha vinto il Grand Premio di Formula 1 a Silverstone. Sette game nei primi 17 minuti, gioco molto scarno da erba degli Anni ’80, servizi supersonici di Hurkacz e partita che sembra percorrere i binari del Frecciarossa. Zero palle break, solo due game ai vantaggi, e dopo 37 minuti si arriva al tie-break.
Il primo a tremare è Djokovic, che sul 3-3 commette un doppio fallo subito dopo il cambio di campo. Due ace di Hurkacz gli danno il 6-3 e tre set point. Sul primo Hubert mette in rete un rovescio, il secondo se ne va con un servizio vincente di Djokovic, ma sul terzo, che il polacco gioca con il servizio a disposizione, su una risposta a metà campo di Djokovic il diritto di Hubert muore in rete. Sul 6-6 Hurkacz sbaglia un altro rovescio e Djokovic ringrazia incassando il parziale.
Nel secondo set Djokovic sembra maggiormente padrone del gioco, ha una palla break sul 2-1, ma Hurkacz infila tre aces di fila. Altre quattro palle break sono annullate sul 4-3, l’ultima delle quali con una volée fortunatissima dall’effetto a ritornare, ma i servizi continuano a dettare legge e si arriva al tie-break. Il 2-0 Djokovic diventa presto 2-2. Una risposta vincente di diritto regala a Hurkacz due servizi sul 5-4, ma perde tutti e due i punti. Il set point di Djokovic sul 6-5 vede lo scambio più lungo del match (24 colpi) finire con un errore forzato del n. 2 del mondo. Sul 6-6 Hurkacz manca per poco un passante di rovescio su uno smash di Djokovic, e sul secondo set point Hubert sbaglia il diritto che manda Nole in vantaggio di due set.
A quel punto, dal momento che erano già le 22.35 e non c’era sufficiente tempo per giocare un terzo set entro le 23, il giudice arbitro manda tutti a casa e la partita verrà conclusa lunedì.