ATP Toronto: Arnaldi ci prova fino in fondo, ma Medvedev è troppo forte

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ATP Toronto: Arnaldi ci prova fino in fondo, ma Medvedev è troppo forte

Matteo Arnaldi cresce nel secondo set ma non basta contro il n. 3 del mondo: non ci sarà un altro derby italiano

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Matteo Arnaldi - Toronto 2023 (Twitter @federtennis)
Matteo Arnaldi - Toronto 2023 (Twitter @federtennis)
 

[2] D. Medvedev b. [Q] M. Arnaldi 6-2 7-5

Matteo Arnaldi veniva da tre partite e sei 6-4 consecutivi qui a Toronto, fra tabellone cadetto e main draw. Oggi però il livello si è alzato – e come si è alzato! Nella situazione odierna, Daniil Medvedev sul cemento americano è un vero e proprio “incubo” tennistico – ed è chiaro che il sanremese ha ancora bisogno di tempo per tenere testa ai migliori del mondo. Peccato, perché dopo le tre palle break annullate in apertura di secondo set sembrava che Matteo potesse avere qualche chance (una effettivamente è arrivata, sul 3-3) ma, tutto sommato, il risultato è giusto, e non può che servire da necessaria lezione per un altro giovane promettente italiano. Medvedev attende il vincente del match fra Lorenzo Musetti e Thanasi Kokkinakis.

IL MATCH

C’è già un precedente fra Matteo Arnaldi e Daniil Medvedev: il primo turno del torneo di Dubai 2023, vinto in due set dal russo, che era nel momento di massima forma. Oggi a Toronto la sfida è nuovamente sul cemento all’aperto, e nuovamente il numero tre del mondo, che viene dalla semifinale di Wimbledon, è il grande favorito dell’incontro (in un torneo, fra l’altro, che ha già vinto una volta, nel 2021). Anche l’italiano viene da una semifinale: quella di Umago. L’inizio però, come volevasi dimostrare, non è confortante: Nel quarto gioco, dal 30-15 a favore, il sanremese prima scentra un dritto; in seguito si affaccia a rete ma gioca una volée lunga e Medvedev lo passa: 3-1.

Arnaldi fa veramente fatica a tenere il ritmo di Medvedev da fondocampo, e commette anche qualche errore tattico: nel settimo game Arnaldi per la prima volta si porta sullo 0-30 in risposta, ma esegue male una palla corta – insistendo un po’ troppo con quel colpo in questo avvio di partita a nostro parere – e manda lunghissima una risposta di dritto: Medvedev rimonta e va sul 5-2. Tanti errori di misura da parte di Arnaldi finora, ma il ritmo imposto da Daniil sul cemento è provante per chiunque.

Matteo gioca poi un brutto ottavo game al servizio: un tentativo di rovescio inside-out in rete, un errore di rovescio stavolta lungo e un dritto finito larghissimo procurano a Medvedev due set point: sul primo il russo sbaglia la risposta; sul secondo Arnaldi commette il secondo doppio fallo della sua partita e consegna la prima frazione all’avversario in 31 minuti.

Nel primo gioco del secondo set con un errore in manovra e un doppio fallo Medvedev concede all’italiano le prime palle break della contesa, ma il russo annulla la prima con la combinazione servizio-rovescio e la seconda con un ace. Gol sbagliato, gol subito: con un errore di dritto Arnaldi concede subito dopo tre consecutive palle break, annullate con grande coraggio dal ligure; Arnaldi ora sembra più presente in risposta: nel terzo game rimonta da 40-0, ma il servizio di Medvedev è una sentenza: ace e prima ingestibile, 2-1 per lui. Nonostante una giornata non proprio brillantissima al servizio (appena il 45% di prime in campo sin qui), Arnaldi impatta a 2 con un ace.

Il vizio di Arnaldi – quello di profondersi in eccessive e velleitarie palle corte – ci pare ereditato (si spererebbe, con annesse le virtù) da un giovane Novak Djokovic. Tuttavia, bisogna riconoscere che la pressione che il russo impone da fondo non può che costringere l’avversario, spesso, a tentare disperatamente di uscire dallo scambio. Sul 3-2 Medvedev, quando il numero tre rischia di strappare un break rimontando, il tentativo funziona e Matteo si salva; la partita è viva: sul 3-3 Arnaldi ottiene una palla break mostrandosi aggressivo, ma il russo non perdona col servizio. Grazie a un livello di gioco sempre più alto e a qualche regalo del suo avversario, Arnaldi affronta con maggiore consapevolezza la chance di Medvedev di salire 5-3 e servire per il match, riuscendo a portare a casa sia il gioco del 4-4 sia il delicatissimo game del 5-5, ottenuto addirittura a zero.

La grandezza di Medvedev si palesa tuttavia nella crudele risposta con cui, qualche minuto dopo, infila il suo avversario e chiude il match, ringraziando Arnaldi in particolare per un errore in lunghezza al volo che l’aveva portato a match point il punto precedente.

(ha collaborato Emmanuel Marian)

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