US Open, Sabalenka rimonta da urlo: "Una semifinale folle. Non ero in grado di fare nulla. Poi..."

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US Open, Sabalenka rimonta da urlo: “Una semifinale folle. Non ero in grado di fare nulla. Poi…”

“Contro Gauff sarà un’altra battaglia. Lei è affamata e non ha nulla da perdere”

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Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen)
Aryna Sabalenka - US Open 2023 (Twitter @usopen)
 

Esaltante vittoria in rimonta per Aryna Sabalenka nella seconda semifinale dello US Open. La bielorussa, già certa di salire in vetta al ranking WTA a fine torneo, ha subito il gioco scintillante della sua avversaria Madison Keys, numero 17 del mondo, per tutto il primo set, rimediando un rotondo 6-0. Sabalenka, però, è riuscita a rientrare e trasformare il match in una battaglia, conquistandosi l’accesso alla sua seconda finale Slam stagionale con il punteggio di 0-6 7-6(1) 7-6(10-5). “È stata una partita incredibile”, dice la bielorussa a fine partita. “Lei ha giocato un tennis pazzesco. E sono molto fiera di me per essere stata in grado di ribaltare il match e vincere, perché è stato incredibile”.

Domanda. Puoi parlarci di che cosa ti passava per la testa nel primo e nel secondo set? E di quando le cose hanno iniziato a fare click per te, che cosa ti sei detta per cercare di lasciare andare tutto e tornare nel match?

Sabalenka: “È stato folle. Ero dappertutto. Pensavo: ‘Che cosa posso fare? Lei sta giocando in modo incredibile, schiacciando tutto’. Non ero in grado di fare niente. Non avevo controllo del match. Continuavo a dirmi ‘okay, sarà così? Devi continuare a provarci, stare lì e spingere. Forse sarai in grado di girare questa partita’. Fortunatamente, in qualche modo magicamente, non so come sono riuscita a cambiarla”.

 

D. Hai avuto ovviamente molte semifinali difficili dove hai dovuto gestire delle rimonte. Quanto gratificante è essere dall’altra parte e dover rimontare così e forse esorcizzare qualche demone?

Sabalenka: “Ovviamente cercavo di ricordarmi che ho perso molti match difficili. Un giorno tutti quei match dovevano aiutarmi in qualche modo. Questo tipo di pensiero mi ha aiutata a rimanere nella partita e mi ha dato speranza di poter girare il match. La partita non è finita fino all’ultimo punto e dovevo continuare a lottare, cercare di trovare il mio ritmo, il mio gioco e me stessa. Magicamente l’ho trovato e sono stata in grado di cambiare la partita e vincere”.

D. È stata la tua miglior vittoria in rimonta considerate le circostanze? Il ritardo del primo match e quelle insolite circostanze hanno contribuito a quel tuo inizio nel primo set?

Sabalenka: Non molto. Durante la pausa mi dicevo che era una cosa che non potevo controllare. Quindi non ho speso energie su quello. Ero con il mio team. Parlavamo, quindi tutto andava bene. Penso solo che lei ha giocato del tennis incredibile. Pensando alle rimonte, ne ho avuta una incredibile l’anno scorso dal 1-5 contro Kanepi. Ma tutte le rimonte sono diverse. Questa è stata certamente una delle migliori (sorride). Sono molto fiera di essere riuscita a cambiare la partita”.

D. Hai già vinto una volta quest’anno contro Coco. Su che cosa ti concentrerai per la finale?

Sabalenka: “Onestamente direi che lei ha giocato molto meglio che in quel match, quand’era, a Indian Wells? È migliorata molto. È una giocatrice diversa. Non penseremo a quella partita. Andando verso la finale, penso che mi dovrò concentrare su me stessa e prepararmi a un’altra battaglia. Non importa cosa succederà, dovrò continuare a lottare e giocare al meglio. Non c’è molto altro che puoi fare. Devi solo stare lì e lottare”.

D. Un’altra partita contro un americana sull’Ashe, saprai già quindi come sarà.

Sabalenka: “Certamente preferirei avere qualcun altro o che il pubblico sia uguale per entrambe le giocatrici (ride). Ma sì, il match di oggi penso mi aiuterà nella finale, perché sarò tranquilla con quel tifo. Sarò a posto. Sto ancora sperando che qualcuno faccia il tifo per me. Solo un po’, solo in alcuni momenti, per favore (ride)”.

D. Che cosa rende Coco Gauff un avversaria così difficile da affrontare? Cosa pensi che avere l’esperienza degli Australian Open e aver giocato una finale Slam e l’averla vinta ti aiuterà questo weekend?

Sabalenka: “Prima la domanda su Coco. Penso che si muova veramente bene. È affamata. Non ha niente da perdere. Sa che il pubblico la supporterà. Penso che questo la renda un’avversaria difficile. Serve anche molto bene. Poi penso che la finale dell’Australian Open mi aiuterà con tutte le emozioni che ho vissuto quella volta. Questa finale sarà diversa. […] Quella finale mi aiuterà, perché so che emozioni aspettarmi. So come gestirle. Mi aiuterà da un punto di vista emotivo”

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP

ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ITIA: sospeso Madaras, il tennista dei record nel circuito ITF

L’Agenzia anticorruzione del tennis ha confermato la sospensione provvisoria del giocatore svedese numero 220 ATP, che avrebbe dovuto essere un avversario degli azzurri in Coppa Davis a Bologna

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Dragos Madaras (SWE) - Sofia 2022 (foto Ivan Mrankov)

Non esattamente l’età dell’oro per quanto riguarda il tennis svedese. Negli ultimi mesi lo sport della racchetta ha visto da quelle parti un brusco cambiamento, avviato in primis dal numero uno Mikael Ymer. Come si sa, dopo la sospensione del tennista svedese che aveva mancato, secondo l’ITIA, i tre controlli antidoping con conseguente interruzione istantanea dalle competizioni, l’ex 50 al mondo ha deciso di ritirarsi dal tennis lasciando tutti di sasso. Poi, nella parentesi Coppa Davis la nazionale traghettata dal fratello di Mikael, Elias, non ha certamente brillato in quel di Bologna, dove è arrivata con la squadra meno attrezzata di tutti ed è sprofondata malamente in fondo alla classifica, arrivando quindi quarta nel girone.

Ora, invece, un altro tennista svedese deve fare i conti con l’ITIA (International Tennis Integrity Agency), e si tratta dell’attuale numero 220 al mondo (ex 191) Dragos Nicolae Madaras. Il mancino rumeno, naturalizzato svedese, è stato protagonista di un’annata da record che l’ha visto come leader indiscusso del circuito ITF. Infatti, Madaras è diventato il primo tennista della storia a trionfare in ben dieci tornei Futures nello stesso anno e ci è riuscito con l’ultimo titolo nel mese di luglio, quindi poco dopo metà stagione. Dichiarato come un obiettivo di quest’anno, il giocatore svedese aveva aperto il 2023 vincendo quattro titoli consecutivi con ben ventuno successi filati, che l’hanno condotto partita dopo partita a un’impressionante cifra di, appunto, dieci allori, sessantasette vittorie e solo cinque sconfitte. Inoltre, quest’anno ha partecipato per la prima volta a uno Slam, Wimbledon, dove è riuscito a superare un turno nel tabellone cadetto. Come ciliegina sulla torta, Madaras era perdipiù stato convocato per la Coppa Davis a Bologna ma, infine, non vi ha preso parte. E chissà perché…

Una stagione più che positiva, dunque, per il ventiseienne svedese, salvo il fatto che dal 17 agosto gli è stato vietato di partecipare ai tornei professionistici per “non aver ottemperato a una richiesta”, recita il TACP – Tennis Anti Corruption Program – in riferimento al suo caso. Una sospensione provvisoria, però, che attende accertamenti dall’ITIA. Il giocatore ha già provveduto a presentare ricorso contro il provvedimento, ma il 22 settembre è stata respinta, ed è questo il motivo per cui nel frattempo non ha potuto – e per ora non potrà – presenziare in Coppa Davis e nemmeno in qualunque altro torneo approvato dagli organi di governo dello sport. Rimaniamo quindi attesa di un’eventuale sentenza per ulteriori novità sul caso Madaras.

 

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