D. Medvedev [3] b. C. Alcaraz [1] 7-6(3) 6-1 3-6 6-3
Daniil Medvedev gioca uno dei migliori match della sua carriera e si qualifica per la terza finale della carriera a Flushing Meadows: batte Carlos Alcaraz a sorpresa con il punteggio di 7-6(3) 6-1 3-6 6-3 in poco più di 3 ore e 20 minuti di gioco. Una serie di punti spettacolari, una partita dagli altissimi contenuti tecnici ha permesso al russo di prendersi l’ultimo atto contro Novak Djokovic in quello che sarà il replay della finale 2021, quando il serbo si fermò a un passo dal Grande Slam. Continua la maledizione del campione uscente: da 15 anni un tennista non fa back-to-back, l’ultimo è stato Roger Federer tra il 2007 e il 2008.
Sulla carta era il piatto forte delle due semifinali: si affrontano l’attuale numero 1 e numero 3 del mondo, gli ultimi due campioni di questo torneo. Carlos Alcaraz arriva a questa sfida forte di due successi nettissimi contro Daniil Medvedev in questa stagione: la finale di Indian Wells e la semifinale di Wimbledon. Impressionante il percorso dello spagnolo per arrivare a questo match: ha perso un solo set contro Evans e ha dato la sensazione di essere decisamente più in palla rispetto a Cincinnati. Il russo ha avuto delle difficoltà anche dal punto di vista atmosferico con il caldo, ma ha espresso un buon tennis dopo un’estate travagliata.
LA PARTITA – Alcaraz mette subito in mostra, specie nei suoi turni di battuta, la sua varietà di gioco: scende a rete, gioca la smorzata, fa rispondere il suo avversario da posizioni scomode specie quando serve da destra. Medvedev comincia al servizio con ben quattro doppi falli nei primi due turni e riesce a cavarsela entrambe le volte, cancellando due palle break nel quarto gioco sfruttando anche un paio di dritti anticipati sbagliati dallo spagnolo in ribattuta.
Il dritto in corsa da destra è il colpo che manca all’appello del gioco del campione in carica in avvio di partita e il russo insiste proprio da quella parte con il servizio per ottenere quanti più dividendi possibili.
Se la seconda non funziona, la prima trascina l’ex numero 1 del mondo nei suoi turni di battuta: serve spesso sulle righe, variando gli angoli e dando pochi punti di riferimento allo spagnolo.
Il giocatore di Murcia risale da 0-30 sul 5-5 e si approda così al tiebreak con le sole due palle break avute dall’iberico nelle prime battute di match. Il primo minibreak lo realizza Medvedev sul 2-2 con una bellissima risposta angolata e la chiusura con il dritto lungolinea: tutto viene vanificato con il doppio fallo che arriva subito dopo. Dal 3-3 arriva una striscia di quattro punti che consegna il set a Medvedev: splendido recupero con il dritto in avanzamento sul serve and volley e un errore di dritto di Alcaraz indirizzano il tiebreak dalla parte del russo che chiude meritatamente un set giocato a livelli elevatissimi.
Primo set perso che si ripercuote negativamente sulla psiche di Alcaraz anche all’inizio del secondo parziale: Medvedev risponde in maniera sempre più aggressiva e ha spesso la meglio sulla diagonale destra. Lo spagnolo soffre tantissimo con il dritto appena gli viene tolto il tempo, steccando più di una volta la palla. Il murciano gioca con troppa fretta e, nonostante qualche regalo del russo in risposta, concede una palla break. Palla break che è fatale con un errore sulla smorzata.
Il numero 3 del mondo consolida il break servendo particolarmente bene: il momento è favorevole e si può permettere di forzare anche la seconda essendo in grandissima fiducia nei suoi mezzi per volare sul 3-0. Medvedev sembra leggere con un certo anticipo tutte le scelte del suo avversario, copre il campo con una velocità incredibile, risponde sempre e si procura due palle del doppio break: grosse responsabilità per il campione 2021 di questo torneo sulla prima delle due chance, sbagliando con il dritto sulla seconda di Alcaraz. L’allievo di Ferrero riesce a salvarsi scendendo a rete in più di un’occasione e riesce a non affondare.
Il doppio break era nell’aria e arriva con una prodezza clamorosa da parte di Medvedev che in spaccata in slice di rovescio riesce a passare lo spagnolo che aveva giocato una splendida volée. Un muro invalicabile, una fortezza inespugnabile Daniil Medvedev in questa notte newyorkese: si aggiudica per 6-1 un secondo set giocato in maniera surreale.
All’inizio del terzo set Medvedev spegne le ambizioni di break di Alcaraz nel secondo gioco: lo spagnolo gioca due splendide volée per salire 15-30, ma a sua volta il russo è ancora decisamente aggressivo con il dritto, gioca in controbalzo, rimane attaccato al campo e non perde un centimetro di campo, verticalizzando e togliendo il tempo appena possibile.
Il numero 1 del mondo reagisce, gioca un game di risposta divino nel quale passa tre volte il russo che si era avventurato a rete per cercare di togliere il tempo: arriva il primo break della partita dello spagnolo per scappare sul 3-1. Il morale passa dalla parte del campione uscente e i ruoli sembrano invertirsi: ora è sempre Alcaraz a prevalere negli scambi prolungati. Medvedev fa passare la tempesta e torna ad imporre ritmi altissimi nel settimo game: lo spagnolo si salva con il servizio e riesce a non concedere palle del contro-break, salendo così sul 5-2. L’iberico gestisce bene il momento in cui va a servire per il terzo set: uno scambio durissimo vinto, una demi-volée bellissima per vincere il parziale e dimezzare lo svantaggio.
Nel quarto set sembra essere girata l’inerzia, ma Medvedev vuole ribellarsi: tiene la battuta sull’1-1 annullando tre palle break in un game in cui ha dovuto giocare diverse seconde. Il russo sfrutta le sue doti da grande difensore per annullare due chance e annulla la terza forzando la seconda palla, cercando di aizzare il pubblico che all’interno del match non è mai stato dalla sua parte.
Nella fase centrale del parziale il livello diventa pazzesco, con entrambi che esprimono un tennis incredibile: l’aggressività di Alcaraz contro un Medvedev tornato a essere muro come nei primi due set. Al termine di un game pieno di punti spettacolari, lo spagnolo perde la battuta sprecando sette palle per il 3-3, bucando una volée bassa e subendo una risposta stretta di rovescio contro le leggi della fisica del moscovita. Il numero 3 del seeding consolida il vantaggio tenendo la battuta a zero, avanzando così sul 5-2.
L’ultimo game del match è assurdo: il russo cancella tre palle del contro-break con due errori madornali di Alcaraz con il dritto, spreca tre match point di cui uno con il doppio fallo e al quarto riesce a chiudere con il dritto in contropiede, suggellando una prestazione semplicemente magnifica.