US Open: Medvedev fuoriserie! Alcaraz piegato in quattro set pazzeschi, è in finale

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US Open: Medvedev fuoriserie! Alcaraz piegato in quattro set pazzeschi, è in finale

Il russo gioca un match sontuoso e si qualifica per la terza volta in finale a New York: ritroverà Djokovic come nel 2021

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Daniil Medvedev us open official site
 

D. Medvedev [3] b. C. Alcaraz [1] 7-6(3) 6-1 3-6 6-3

Daniil Medvedev gioca uno dei migliori match della sua carriera e si qualifica per la terza finale della carriera a Flushing Meadows: batte Carlos Alcaraz a sorpresa con il punteggio di 7-6(3) 6-1 3-6 6-3 in poco più di 3 ore e 20 minuti di gioco. Una serie di punti spettacolari, una partita dagli altissimi contenuti tecnici ha permesso al russo di prendersi l’ultimo atto contro Novak Djokovic in quello che sarà il replay della finale 2021, quando il serbo si fermò a un passo dal Grande Slam. Continua la maledizione del campione uscente: da 15 anni un tennista non fa back-to-back, l’ultimo è stato Roger Federer tra il 2007 e il 2008.

Sulla carta era il piatto forte delle due semifinali: si affrontano l’attuale numero 1 e numero 3 del mondo, gli ultimi due campioni di questo torneo. Carlos Alcaraz arriva a questa sfida forte di due successi nettissimi contro Daniil Medvedev in questa stagione: la finale di Indian Wells e la semifinale di Wimbledon. Impressionante il percorso dello spagnolo per arrivare a questo match: ha perso un solo set contro Evans e ha dato la sensazione di essere decisamente più in palla rispetto a Cincinnati. Il russo ha avuto delle difficoltà anche dal punto di vista atmosferico con il caldo, ma ha espresso un buon tennis dopo un’estate travagliata.

 

LA PARTITA – Alcaraz mette subito in mostra, specie nei suoi turni di battuta, la sua varietà di gioco: scende a rete, gioca la smorzata, fa rispondere il suo avversario da posizioni scomode specie quando serve da destra. Medvedev comincia al servizio con ben quattro doppi falli nei primi due turni e riesce a cavarsela entrambe le volte, cancellando due palle break nel quarto gioco sfruttando anche un paio di dritti anticipati sbagliati dallo spagnolo in ribattuta.

Il dritto in corsa da destra è il colpo che manca all’appello del gioco del campione in carica in avvio di partita e il russo insiste proprio da quella parte con il servizio per ottenere quanti più dividendi possibili.

Se la seconda non funziona, la prima trascina l’ex numero 1 del mondo nei suoi turni di battuta: serve spesso sulle righe, variando gli angoli e dando pochi punti di riferimento allo spagnolo.

Il giocatore di Murcia risale da 0-30 sul 5-5 e si approda così al tiebreak con le sole due palle break avute dall’iberico nelle prime battute di match. Il primo minibreak lo realizza Medvedev sul 2-2 con una bellissima risposta angolata e la chiusura con il dritto lungolinea: tutto viene vanificato con il doppio fallo che arriva subito dopo. Dal 3-3 arriva una striscia di quattro punti che consegna il set a Medvedev: splendido recupero con il dritto in avanzamento sul serve and volley e un errore di dritto di Alcaraz indirizzano il tiebreak dalla parte del russo che chiude meritatamente un set giocato a livelli elevatissimi.

Primo set perso che si ripercuote negativamente sulla psiche di Alcaraz anche all’inizio del secondo parziale: Medvedev risponde in maniera sempre più aggressiva e ha spesso la meglio sulla diagonale destra. Lo spagnolo soffre tantissimo con il dritto appena gli viene tolto il tempo, steccando più di una volta la palla. Il murciano gioca con troppa fretta e, nonostante qualche regalo del russo in risposta, concede una palla break. Palla break che è fatale con un errore sulla smorzata.

Il numero 3 del mondo consolida il break servendo particolarmente bene: il momento è favorevole e si può permettere di forzare anche la seconda essendo in grandissima fiducia nei suoi mezzi per volare sul 3-0. Medvedev sembra leggere con un certo anticipo tutte le scelte del suo avversario, copre il campo con una velocità incredibile, risponde sempre e si procura due palle del doppio break: grosse responsabilità per il campione 2021 di questo torneo sulla prima delle due chance, sbagliando con il dritto sulla seconda di Alcaraz. L’allievo di Ferrero riesce a salvarsi scendendo a rete in più di un’occasione e riesce a non affondare.

Il doppio break era nell’aria e arriva con una prodezza clamorosa da parte di Medvedev che in spaccata in slice di rovescio riesce a passare lo spagnolo che aveva giocato una splendida volée. Un muro invalicabile, una fortezza inespugnabile Daniil Medvedev in questa notte newyorkese: si aggiudica per 6-1 un secondo set giocato in maniera surreale.

All’inizio del terzo set Medvedev spegne le ambizioni di break di Alcaraz nel secondo gioco: lo spagnolo gioca due splendide volée per salire 15-30, ma a sua volta il russo è ancora decisamente aggressivo con il dritto, gioca in controbalzo, rimane attaccato al campo e non perde un centimetro di campo, verticalizzando e togliendo il tempo appena possibile.

Il numero 1 del mondo reagisce, gioca un game di risposta divino nel quale passa tre volte il russo che si era avventurato a rete per cercare di togliere il tempo: arriva il primo break della partita dello spagnolo per scappare sul 3-1. Il morale passa dalla parte del campione uscente e i ruoli sembrano invertirsi: ora è sempre Alcaraz a prevalere negli scambi prolungati. Medvedev fa passare la tempesta e torna ad imporre ritmi altissimi nel settimo game: lo spagnolo si salva con il servizio e riesce a non concedere palle del contro-break, salendo così sul 5-2. L’iberico gestisce bene il momento in cui va a servire per il terzo set: uno scambio durissimo vinto, una demi-volée bellissima per vincere il parziale e dimezzare lo svantaggio.

Nel quarto set sembra essere girata l’inerzia, ma Medvedev vuole ribellarsi: tiene la battuta sull’1-1 annullando tre palle break in un game in cui ha dovuto giocare diverse seconde. Il russo sfrutta le sue doti da grande difensore per annullare due chance e annulla la terza forzando la seconda palla, cercando di aizzare il pubblico che all’interno del match non è mai stato dalla sua parte.

Nella fase centrale del parziale il livello diventa pazzesco, con entrambi che esprimono un tennis incredibile: l’aggressività di Alcaraz contro un Medvedev tornato a essere muro come nei primi due set. Al termine di un game pieno di punti spettacolari, lo spagnolo perde la battuta sprecando sette palle per il 3-3, bucando una volée bassa e subendo una risposta stretta di rovescio contro le leggi della fisica del moscovita. Il numero 3 del seeding consolida il vantaggio tenendo la battuta a zero, avanzando così sul 5-2.

L’ultimo game del match è assurdo: il russo cancella tre palle del contro-break con due errori madornali di Alcaraz con il dritto, spreca tre match point di cui uno con il doppio fallo e al quarto riesce a chiudere con il dritto in contropiede, suggellando una prestazione semplicemente magnifica.

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ATP Shanghai: Fognini e Schwartzman tra le wild card

Il tennista ligure sarà il quinto italiano presente in tabellone, dopo Jannik Sinner, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Lorenzo Sonego

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Fabio Fognini - US Open 2023 (foto USTA/Brad Penner)

Dal 2 al 15 ottobre tornerà sotto ai riflettori il Rolex Shanghai Masters, penultimo appuntamento 1000 dell’anno, assente dal panorama tennistico da quasi un lustro. Infatti, l’ultima edizione risale al 2019 e il campione fu Danil Medvedev, che ai quarti di finale sconfisse proprio Fabio Fognini in due set.

Con un tabellone adeguatosi alle direttive ATP per quanto riguarda l’estensione, il torneo ha potuto concedere cinque wild card e una ci interessa da vicino. Dopo un periodo un po’ arduo a causa di un infortunio, del successivo rientro in campo nei Challenger e, infine, dell’esclusione dalla Coppa Davis, Fognini torna a giocare in un tabellone ATP e lo fa proprio a Shanghai con una wild card assegnatagli dagli organizzatori. Tenterà, dunque, di scalare ancora una volta la classifica, come d’altronde vorrà fare anche Diego Schwartzman, anche lui ex top ten che negli ultimi mesi non se la sta passando molto bene a livello di risultati.

Per quanto riguarda gli altri tre inviti, gli organizzatori hanno prevedibilmente concesso la corsia preferenziale a tre giocatori di casa: il primo è il giovanissimo classe 2005 Juncheng Shang, poi sarà presente il ventunenne Yunchaokete Bu, mentre per finire l’onore di esordire in un tabellone 1000 lo avrà anche Rigele Te, attualmente numero 494 al mondo. I primi due, invece, si trovano rispettivamente al 160esimo e al 187esimo scalino del ranking, e cercheranno senza alcun dubbio di onorare la wild card caricandosi con il pubblico di casa durante i loro match. Grande responsabilità, quindi, ma anche enorme occasione di brillare sotto le stelle della bandiera cinese.

 

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ATP Astana: Shevchenko vince facile, Medjedovic sfrutta il ritiro di Djere

La WC di casa Mikhail Kukushkin non sfrutta un match point nel secondo set e si arrende a Borges. Prima vittoria da fidanzato per Alexander Shevchenko

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Alexander Shevchenko - Foto Daniele Combi

Al via anche l’edizione 2023 dell’Astana Open, torneo che l’anno scorso vide alzare il trofeo a Novak Djokovic, che invece quest’anno ha preferito riposarsi e magari giocare a golf nel periodo pre Finals. I pochi match che si sono giocati nella prima giornata hanno visto sfidarsi il neofidanzato di Anastasia Potapova, Alexander Shevchenko, con l’olandese Botic van de Zandschulp non proprio nel suo miglior periodo di forma. Infatti, il n.85 ATP ha sempre mantenuto il controllo del match, imponendosi per 6-4 6-3 in un’ora e trentotto minuti, nei quali ha performato leggermente meglio dell’avversario sia in risposta che al servizio.

Dettagli che gli hanno permesso di vincere il primo scontro diretto con l’avversario – tornando al successo in una partita di un main draw ATP dopo quasi due mesi, ossia dal 500 di Washington – e di accedere al secondo turno, dove se la vedrà con il giovane serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo ha sfruttato il ritiro del connazionale Laslo Djere, quando il primo era sopra 6-3 2-1 nel punteggio, per passare il turno e onorare la WC ricevuta, proprio come ha fatto Shevchenko.

Più intenso ma anche più infelice alla fine dei conti è stato l’incontro tra il beniamino di casa – sempre WC – Mikhail Kukushkin e il portoghese Nuno Borges, opposti in campo per la prima volta l’uno contro l’altro. È da tempo ormai che il tennista kazako ex n.39 al mondo si dedica principalmente al circuito Challenger, ma nonostante questo il giocatore portoghese ci ha messo quasi tre ore per arrivare al successo, che ha ottenuto con lo score di 5-7 7-6(6) 6-4.

 

Il 36enne russo, naturalizzato kazako, nel tie-break del secondo parziale era arrivato a match point, ma non è riuscito a chiudere lasciando così il passo al suo avversario, che nel terzo set gli ha strappato il servizio in apertura mantenendo poi il break fino alla fine. Per Borges sfida al secondo turno contro il vincente del match Korda-Popyrin.

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ATP Next Gen, Race to Jeddah: tanta Francia tra i possibili partecipanti al torneo arabo

Si disputerà a Gedda l’edizione 2023 delle Next Gen Finals. Ecco la situazione aggiornata

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Arthur Fils – Coppa Davis 2023 (credit: Getty Images for ITF)

Si comincia a fare i calcoli anche in chiave ATP Next Gen Finals. Dopo 5 edizioni il torneo riservato agli 8 migliori under 21 della stagione si sposta da Milano a Gedda, in Arabia Saudita. Data per certa la partecipazione di Alcaraz alle Finals torinesi e per possibile quella di Rune, è giusto allargare a 12 l’elenco degli attuali migliori giovani dell’anno, tra i quali appare per la prima volta tra i migliori 10 il francese Arthur Cazaux.

Dietro i primi due della classifica, c’è la bella scoperta di Ben Shelton esploso agli US Open e che si è messo in evidenza anche alla “Laver Cup”. Il classe 2002 americano precede di appena cento punti il nostro Lorenzo Musetti (la cui adesione all’evento rimane tutta da verificare).

Quinto in classifica Arthur Fils, salito attualmente al n. 44 nel ranking ATP. Tanta la differenza tra il francese e il quinto in classifica, il suo connazionale Luca Van Assche, classe 2004, uno dei più giovani della Top Ten. Ma se in Coppa Davis la Francia ha appena dovuto digerire una pesante eliminazione, Oltralpe possono consolarsi con la crescita delle giovani leve.

 

Pochi i punti che separano il francese da Stricker, ben 21 per la precisione, settimo in classifica. A chiudere la Top Ten c’è Alex Michelsen, un altro talento americano da tener d’occhio. Al nono posto del ranking valido per la Next Gen c’è Hamad Medjedovic, classe 2003,  che ha 11 punti di vantaggio sul francese Cazaux, per la prima volta in Top Ten, e 32 sull’azzurro Flavio Cobolli. Altro francese in dodicesima piazza, Terence Atmane pronto a subentrare in caso di assenza di qualche “big”.

Brandon Nakashima vinse l’edizione 2022: l’americano è stato il quinto campione delle Next Gen Finals, l’ultima manifestazione tenutasi a Milano.

PosizioneGiocatoreNazionePuntiNato nelClassifica ATP
1AlcarazSpagna817520032
2RuneDanimarca305520034
3SheltonUSA1455200220
4MusettiItalia1345200218
5FilsFrancia953200444
6Van AsscheFrancia597200469
7StrickerSvizzera576200290
8MichelsenUSA5182004110
9MedjedovicSerbia4852003120
10CazauxFrancia4742002125
11CobolliItalia4532002122
12AtmaneFrancia3762002147

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