Coppa Davis, Gruppo A: Italia-Canada dentro o fuori. Cile, la qualificazione alle Finals non è così impossibile

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Coppa Davis, Gruppo A: Italia-Canada dentro o fuori. Cile, la qualificazione alle Finals non è così impossibile

La vittoria sulla Svezia di Jarry e Garin e le formazioni incomplete di Italia e Canada candidano i sudamericani ad uno dei due posti in palio a Bologna per le Finals di Malaga. Sarà già deciso tutto prima di Italia-Svezia di domenica?

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Nazionale Italia - Coppa Davis 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
Nazionale Italia - Coppa Davis 2022 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Nella preview del gruppo A avevamo indicato il Cile come la possibile mina vagante del girone e a conti fatti la vittoria odierna contro la derelitta Svezia (che però ha riservato la piacevole sorpresa di Leo Borg) certifica quanto sostenuto.

Nicolas Jarry (nr. 22 Atp) e Cristian Garin (nr. 103) sono due singolaristi abbastanza solidi e ostici che hanno maturato negli ultimi anni anche una buona esperienza e che in questi contesti, chiamati a difendere i colori della propria nazione, sanno dare anche di più delle loro possibilità (la famosa magia della Davis). Non solo, la coppia cilena Tabilo/Barrios Vera, non sarà di primissimo valore, ma ha giocato più volte in Davis e quindi sicuramente ha un buon affiatamento. Calendario alla mano i giochi del gruppo A potrebbero già definirsi prima di Italia-Svezia di domenica. Vediamo perché?

Si inizia con Italia-Canada che per noi è già una gara da dentro o fuori. Meglio battere subito la bestia nera Canada (a Bologna senza Auger-Aliassime, che ci ha sempre sconfitto nei 3 precedenti, l’ultima volta l’anno scorso in semifinale) per poi affrontare a cuor leggero il Cile venerdì sapendo che domenica avremo la Svezia, i cui valori visti oggi non ci possono davvero impensierire. Perdere contro i canadesi ci metterebbe invece in una situazione psicologica davvero difficile, costretti a battere il Cile venerdì e poi la Svezia domenica ed eventualmente sperare di non arrivare a pari punti con i sudamericani e i canadesi, perché lì poi deciderebbe la classifica avulsa con semmai tanto di differenza set e perché no anche differenza giochi. Insomma, situazioni non consigliate ai deboli di cuore.

Dopo Italia-Canada sarà la volta giovedì di Canada-Svezia e poi venerdì di Italia-Cile. Inutile dire che con 2 vittorie saremmo sicuri (non vogliamo ipotizzare uno scivolone con gli svedesi, poi per carità, le sfide sono sempre da vincere sul campo) del passaggio alle Finals.

A quel punto diventerebbe decisiva per il secondo posto Canada-Cile di sabato e qui i sudamericani avrebbero allo statro attuale delle ottime possibilità di spuntarla. Il Canada dovrebbe schierare in singolare Shapovalov e uno tra Pospisil e Diallo. Shapovalov ha giocato quest’anno 26 partite nel circuito ufficiale con un bilancio di 13 vinte e 13 perse, mediocre davvero per uno dalle sue potenzialità. Pospisil è un buon giocatore d’attacco ma è sceso alla posizione nr. 175 del ranking anche se per esperienza va sempre temuto. Diallo ha giocato un solo match in Davis, per la precisione un singolare l’anno scorso contro la Serbia, perso contro Djere. Il regolamento quindi vedrebbe prima in campo Garin contro uno tra Pospisil e Diallo e poi Jarry contro Shapovalov.

Valutando le tre opzioni, non esistono scontri diretti tra i giocatori chiamati in causa e quindi azzardare previsioni diventa ancor più difficile. Ma vista l’annata di Shapovalov, ipotizzare che Jarry se la giochi non è un’utopia, mentre Garin potrebbe essere più rodato rispetto a un Pospisil e più capace di gestire certe situazioni psicologiche rispetto a Diallo. Forse solo sull’1-1 il Canada potrebbe essere leggermente avvantaggiato, perché una coppia Pospisil-Shapovalov (i due hanno già giocato insieme in Davis) ci sembra più valida di quella cilena. Senza dimenticare il calore dei tifosi cileni che già contro la Svezia si sono fatti sentire (e non poco) nei momenti decisivi.

Insomma, occhio al Cile, che al momento del sorteggio sembrava praticamente fuori dai giochi e che invece stante anche la situazione di Canada e Italia (con tanto di giocatori importanti assenti o infortunati) è venuta con giusta ragione a Bologna a giocarsi a pieno titolo il passaggio del turno. E la convinzione mostrata ieri nelle conferenze stampa dei tennisti sudamericani e di capitan Massu non va assolutamente sottovalutata.

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