Il Challenger di Malaga parla italiano con Bellucci, Vavassori e Cobolli

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Il Challenger di Malaga parla italiano con Bellucci, Vavassori e Cobolli

Molto bene anche Nardi a Bratislava, Agamenone e Darderi a Buenos Aires

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Al Challenger 125 di Malaga (cemento) sono tre gli italiani che hanno raggiunto i quarti di finale, a partire da Flavio Cobolli che, dopo la vittoria di Lisbona, cavalca l’onda e supera prima Bernabe Zapata Miralles (n.70 ATP), costretto al ritiro dopo aver perso 6-2 il primo set, e poi concede il bis contro il bulgaro Dimitar Kuzmanov (7-5 6-4). Nei quarti il tennista romano affronterà il francese Ugo Blanchet (n.324) in una partita che si prospetta tutt’altro che proibitiva. A proposito di onda, bene anche Wave, al secolo Andrea Vavassori, che dopo un buon esordio contro lo spagnolo Pablo Llamas Ruis, vince anche contro l’altro iberico Pedro Martinez (n.116), forse ancora sotto shock dopo il match contro Benoit Paire. A parte gli scherzi, il merito è stato tutto dell’azzurro che ha sempre tenuto in mano il pallino, pur correndo diversi rischi come nel primo set quando, con un provvidenziale ace, è stato costretto a salvare un set point, o nel secondo quando avanti 5-2 riesce a farsi portare a un tie-break che ovviamente perde, visto che la nemesi del tennista è sempre in agguato. Ma una delle tante cose che contraddistingue il Vavassori di quest’ultimo periodo è la sua incredibile solidità mentale, per cui ci mette davvero un attimo a metabolizzare la delusione e a ricominciare a spingere. Torna così avanti 5-2 (questa volta con due break di vantaggio) e chiude con sicurezza al primo match point col punteggio di 7-6(7) 6-7(2) 6-2.

Bene anche Mattia Bellucci che si aggiunge alla festa battendo in rimonta Roberto Carballes Baena (n.61 e seconda testa di serie) e poi il rientrante Pablo Carreno Busta (n.195) che è entrato in tabellone grazie a una wild card dopo una stagione disgraziatissima che l’ha visto fermo ai box per ben otto mesi per un problema al gomito. Troppo tempo lontano dai campi per poter fronteggiare un Bellucci desideroso di conquistare qualche risultato dopo una stagione avara di soddisfazioni anche per lui, seppure per altri motivi. Il tennista di Busto Arsizio troverà nei quarti proprio Vavassori in un derby che si prospetta tanto incerto quanto interessante.

Nell’altro Challenger 125 (Bratislava, cemento indoor) erano tre gli italiani ai nastri di partenza: Luca Nardi, Giulio Zeppieri e Stefano Travaglia. Molto bene il tennista pesarese che raggiunge i quarti di finale, soffrendo ma stringendo i denti (che è proprio quello che gli si chiede di fare un po’ più spesso). Ha infatti faticato sia all’esordio contro lo svizzero Dominic Stricker (n.88 e seconda testa di serie), portando a casa la partita col punteggio di 7-6(4) 6-3. Poi non è stata certo una passeggiata con la 21enne wild card Andrew Paulson che è giocatore molto più insidioso di quanto la sua modesta classifica (n.341) non lasci immaginare. Il nativo di Praga era tra l’altro fresco reduce dalla vittoria nell’ITF M25 di Zlatibor e in estate aveva vinto a Lodz e Kassel, altri due tornei da 25.000$.

Eliminati invece Zeppo che cede di schianto contro Damir Dzumhur (6-2 6-0) e Travaglia che si arrende (6-3 6-2) al libanese di origine tedesca Benjamin Hassan (n.189 ATP).

A Buenos Aires (Challenger 100, terra battuta) avevamo Andrea Pellegrino e Luciano Darderi, reduci dalla buona prestazione di Campinas (semifinale per entrambi). L’italo-argentino è sulla buona strada per replicare perché raggiunge i quarti battendo prima il brasiliano Felipe Meligeni Alves in tre combattuti set: 4-6 6-2 6-4. Gli servono poi altri tre set per domare il ceco Vit Kopriva. Pellegrino invece, dopo aver superato l’argentino Guido Andreozzi, alza bandiera bianca (6-2 4-6 6-4) contro Juan Manuel Cerundolo (n.102 ATP), al termine di oltre due ore di autentica battaglia. Proprio Cerundolo che ora sfiderà il terzo italiano in tabellone, Franco Agamenone che conquista a sua volta i quarti battendo in sequenza Alejandro Tabilo 6-4 3-6 7-5, e il qualificato Gonzalo Villanueva (n.331 ATP).

Lorenzo Giustino, che ha una programmazione sempre piuttosto originale, ha preso l’aereo per andare a giocare in Cina (Shenzhen, Challenger 100 cemento), in compagnia di Fabio Fognini che invece con la sua scelta ci sorprende positivamente, a dimostrazione, se non altro, della sua volontà di non lasciare nulla di intentato per risalire la classifica. Al tennista ligure però non è andata niente bene perché il suo torneo finisce all’esordio, sconfitto senza gloria dal kazako Denis Yevseyev (n.260 ATP) col punteggio di 6-4 7-6(6). Con l’unica impennata d’orgoglio quando nel tie-break decisivo è risalito da 1-5 fino al 5-5. Non meglio è andata a Giustino che si ferma subito (7-6 6-3) contro il 21enne mancino francese Terence Atamane (n.148).

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