WTA Monastir: quarta finale per Jasmine Paolini che prevale alla distanza su Lesia Tsurenko

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WTA Monastir: quarta finale per Jasmine Paolini che prevale alla distanza su Lesia Tsurenko

Servono quasi due ore e mezza a Jasmine Paolini per raggiungere la finale a Monastir, dove affronterà Elise Mertens

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Jasmine Paolini - WTA Monastir 2023 (foto: twitter @federtennis)
 

[1] J. Paolini b. [4] L. Tsurenko 6-2 4-6 6-2

Ci si aspettava una partita combattuta e le aspettative non sono certo state tradite. Nonostante l’asfissiante caldo tunisino, Jasmine Paolini e Lesia Tsurenko hanno dato vita ad una semifinale estremamente lottata, almeno per quanto riguarda i primi due set. Nel terzo, infatti, la maggior tenuta atletica dell’italiana emerge alla distanza, con l’ucraina costretta a capitolare nonostante le abbia provate tutte per restare nel match. Sotto lo sguardo attento di Sara Errani, con cui più tardi Jas cercherà il titolo di doppio contro Hontama/Stevanovic, l’azzurra raggiunge la sua quarta finale in carriera nel circuito maggiore: domani cercherà il secondo titolo dopo quello ottenuto a Portorose nel 2021.

Primo set: Tsurenko non tiene mai il servizio, Paolini parte avanti

È un avvio di partita estremamente lottato, con entrambe le giocatrici che faticano a difendere i propri turni di battuta. Tutti i primi sei game si concludono ai vantaggi o vedono almeno una palla break da fronteggiare per chi serve, durando la bellezza di tre quarti d’ora. Paolini è l’unica che riesce a tenere la battuta: lo fa nel primo e nel settimo gioco, portandosi sul 5-2. Al contrario, Tsurenko fa una fatica immane a chiudere punti e game, avendo bisogno di tredici palle break per poterne concretizzare due.

Le percentuali al servizio dell’ucraina, però, sono troppo basse per spaventare Jasmine: 25% di punti vinti con la prima e 40% con la seconda permettono all’azzurra di ottenere quattro break su quattro e chiudere 6-2 dopo 52 minuti. Bisogna comunque evidenziare che la 34enne nativa di Volodymyrets non è certo nelle sue migliori condizioni: nel cambio campo dopo il quinto gioco le viene anche misurata la pressione, complice un caldo asfissiante che mette a dura prova la resistenza delle protagoniste. Da quel punto di vista, però, Paolini tiene botta molto meglio, cercando di allungare gli scambi e muovere la sua avversaria, piuttosto fallosa fino a quel momento (15 gratuiti).

Secondo set: Jasmine più fallosa, Tsurenko la porta in qualche modo al terzo

Nonostante un primo set nel complesso ben giocato ed interpretato, la 27enne toscana è subito costretta a rincorrere nel secondo parziale. Tsurenko annulla una palla break e tiene il servizio per la prima volta nell’incontro, portandosi sul 2-0, ma soprattutto – non si capisce bene come – riesce a restare ampiamente dentro la partita. Come il paese che rappresenta la tennista ucraina lotta e combatte strenuamente – e di cui porta con orgoglio sul petto il classico fiocchetto blu e giallo – piegandosi molto spesso su se stessa e mostrando evidenti segni di cedimento, che pochi minuti prima l’avevano quasi spinta al ritiro.

Eppure Lesia non molla: certo gli scambi lunghi non saranno il suo principale terreno di caccia, ma proprio per questo cerca più spesso la via del vincente, trovando diverse soluzioni interessanti con il rovescio lungolinea. La n°34 del ranking cerca anche con più frequenza la via della rete, subisce il break nel sesto gioco ma torna subito avanti nel settimo, difendendo il vantaggio fino alla fine della frazione. Non basta a Jasmine il solito cuore, che sotto 3-5 le consente di risalire da 0-40 e vincere cinque punti di fila. Al sesto set point complessivo Tsurenko pareggia i conti: 6-4.

Terzo set: Paolini esce alla distanza e vola in finale

Lo sforzo profuso per conquistare il secondo set costa di fatto la partita all’ucraina, che nel terzo entra in riserva. Non scriviamo che finisce la benzina solo per la forza di tentare un’ultima rimonta, abbozzata ma non riuscita per la bravura di Jasmine a chiudere i conti, decisamente meno fallosa rispetto al secondo parziale e tornata sui livelli del primo. Dopo due turni di battuta tranquilli e aver cancellato un break point nel quinto game Paolini vola sul 5-0, mancando un’opportunità per il bagel in risposta, subendo un break sul 5-1 ma riprendendoselo subito dopo. Finisce 6-2 4-6 6-2 per l’azzurra, autrice di una seconda parte di stagione da top20 e certa di ritoccare il best ranking al n°29.

Mi sento molto bene, sapevo sarebbe stata una grande partita” – ha dichiarato a caldo a fine partita. “Lei gioca molto bene ed è una grande lottattrice: è stata una bella partita, spero anche da vedere per il pubblico presente. La chiave è stata restare sempre concentrata ed aggressiva: Lesia si difende bene ed è molto solida. Ho provato anche a venire a rete quando ne avevo la possibilità. È davvero bello essere qui, sono molto contenta di essere in finale: ringrazio il pubblico per l’affetto, tifate per me anche nella finale di doppio!”.

Domenica alle 15 italiane, Jasmine affronterà la campionessa uscente Elise Mertens, n. 36 WTA (e prima del mondo in doppio), che ha regolato Clara Burel per 6-2 6-1 in un’ora e ventitré minuti. Un match all’insegna dei break, soprattutto lato Francia, con Burel che non ha tenuto nessuno dei suoi sette turni di battuta. Rispettivamente prima e seconda del seeding, Paolini e Mertens si sono già affrontate quattro volte. Una sola vittoria dell’azzurra, nel 2021 a Indian Wells, mentre l’ultimo confronto – lo scorso anno a Doha – è finito 7-5 al terzo.

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