Che Sonego! In attesa di Sinner... (Strocchi). Di nuovo Sinner-Shelton, una rivincita tra talenti (Nizegorodcew). Chi Ben comincia (Cocchi)

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Che Sonego! In attesa di Sinner… (Strocchi). Di nuovo Sinner-Shelton, una rivincita tra talenti (Nizegorodcew). Chi Ben comincia (Cocchi)

La rassegna stampa di mercoledì 25 ottobre 2023

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Che Sonego! In attesa di Sinner… (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

Le note dei Ricchi e Poveri salutano l’esordio positivo di Lorenzo Sonego nell’Atp500 di Vienna. Saranno i bei ricordi (nel 2020 batté nei quarti il n.1 del mondo Djokovic spingendosi fino in finale) o l’ispirazione dal trovarsi nella capitale della musica e del ballo, fatto sta che il 27enne torinese ha saputo sfruttare l’occasione concessa dalla sorte sotto forma di ripescaggio in tabellone dopo lo stop nel turno di qualificazione. Con una prestazione convincente l’azzurro (n. 52 del ranking), ben assistito dal servizio (8 ace e 70% di prime in campo), ha superato in tre set l’argentino Francisco Cerundolo (n.21). Sonny ha saputo anche lasciarsi alle spalle con un sorriso (amaro al momento) il nastro fortunato che ha regalato la seconda frazione al 25enne di Buenos Aires, riuscendo a cancellare una palla-break a inizio terzo parziale che poteva cambiare faccia all’incontro, per poi prendere il largo e vendicare dopo 2 ore e 19 il ko patito in primavera negli ottavi a Miami. Il piemontese attende il vincente dell’atteso confronto odierno fra Jannik Sinner e Ben Shelton, reduce dal primo titolo nel tour conquistato domenica sul cemento di Tokyo, che lo ha portato in 14^ posizione mondiale e nella Race per Torino. Per il 22enne di Sesto Pusteria è la chance per prendersi una rivincita nei confronti dell’arrembante mancino di Atlanta, 21 anni, per la recente sconfitta subita a Shanghai. Non è andata invece bene a Lorenzo Musetti, costretto per la seconda volta a salutare subito il torneo austriaco (come nel 2021). Nel match che chiudeva il cartellone sul Centrale il carrarino (n.22) ha ceduto a Grigor Dimitrov (n.17), l’asso bulgaro tornato a esprimersi su livelli eccelsi nel 2023. All’azzurro non sono bastati 22 vincenti per frenare un avversario che ha fatto leva sulla maggiore efficacia al servizio e giocando più avanti ha saputo disegnare le sue geometrie: 8 ace e 81% di punti vinti con la prima per il 32enne bulgaro. C’è Matteo Arnaldi tra Andrey Rublev e la certezza matematica di essere alle Finals: il 22enne di Sanremo sarà domani l’avversario di secondo turno del russo, 5° nella race e in classifica Atp, che ha esordito nella capitale austriaca superando a fatica l’australiano Popyrin e che se dovesse centrare i quarti staccherebbe il pass per il Pala Alpitour. Chi difende con le unghie e con i denti il suo 8° posto è Holger Rune, capace di risalire da un set e break di svantaggio e prevalere in rimonta sul serbo Kecmanovic (lo aveva battuto una settimana fa a Stoccolma) al debutto nel 500 di Basilea […]. Nel tour femminile Karolina Muchova, n.8 del ranking mondiale (a inizio 2023 era n.151), per il problema al polso che la tiene ferma dalla semifinale agli US Open, è costretta a rinunciare alle Wta Finals da domenica a Cancun. Al suo posto sul cemento messicano la greca Maria Sakkari.

Di nuovo Sinner-Shelton, una rivincita tra talenti (Alessandro Nizegorodcew, Corriere dello Sport)

Jannik Sinner contro Ben Shelton: Atto II. Il campo centrale dell’ATP 500 di Vienna sarà teatro del nuovo, ravvicinato, scontro diretto tra i due rappresentanti della nuova generazione ATP. A distanza di 15 giorni dall’ottavo del Masters 1000 di Shanghai, vinto da Shelton 2-6 6-3 7-6, la sfida si ripropone sul cemento indoor austriaco, vero e proprio habitat naturale di Sinner. Primo turno sulla carta scoppiettante, rivincita che l’azzurro ha preparato nel migliore dei modi arrivando a Vienna con largo anticipo. Il match andrà in scena alle ore 17.30. Giunto in aereo in fretta e furia da Tokyo, dove ha conquistato il suo primo titolo ATP, Shelton avrebbe dovuto esordire a Vienna, in doppio, nella giornata di ieri. Il britannico Daniel Evans, suo compagno, si è però infortunato gravemente nel corso del proprio match di singolare (era avanti 4-1 nel primo set contro Tiafoe), costringendo la coppia a dare forfait. Shelton arriverà alla sfida con Sinner con la fiducia alle stelle (8 vittorie e 1 sconfitta nella trasferta asiatica), anche se la brillantezza fisica rimane un rebus: la giovane età, l’esuberanza e il momento positivo saranno armi che lo statunitense potrà mettere in campo provando a sconfiggere stanchezza e (probabIle) jet lag. Sinner è cresciuto moltissimo negli ultimi due anni, ma sul cemento al coperto ha sempre palesato qualità fuori dal comune: risposte eccezionali e accelerazioni potenti e continue con dritto e rovescio. Quattro dei suoi nove titoli sono giunti su questa superficie, senza considerare le Next Gen Atp Finals dominate nel 2019. Sinner è oggi un tennista maturo, bravo a gestire al meglio le energie per lo sprint di fine anno. Shelton, nonostante il super servizio e una buona adattabilità aIl’indoor non è (ancora) uno specialista. Il favorito, considerando tutte le variabili, è sicuramente Sinner, anche se l’avversario rimane molto scomodo. […]

Chi Ben comincia (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

E’ il “centralinista” del circuito e negli ultimi tempi ha attaccato il telefono in faccia a più di un rivale. Ben Shelton è senza alcun dubbio la rivelazione tennistica degli ultimi 12 mesi. Non aveva mai usato il passaporto, non era mai uscito dai confini degli Usa eppure l’aria fuori dagli States gli ha fatto bene. Prima volta in Australia? Quarti agli Australian Open. Prima uscita in Giappone? Il titolo a Tokyo appena una manciata di giorni fa. Per non parlare della semifinale in casa, allo Us Open, sconfitto da Djokovic. Oggi all’Atp 500 di Vienna affronta per la seconda volta Jannik Sinner: «Lui ha solo un anno più di me e ha fatto tantissimo. Guida una generazione fantastica di giovani italiani». Intanto gli ha già appeso la cornetta sul muso a Shanghai.

Scusi Shelton, lei ha 21 anni, l’ha mai vista dal vivo una cornetta del telefono?

Certo, a casa mia ad Atlanta. C’era un telefono con la cornetta che usavo per chiamare gli amici e chiedevo loro di uscire a giocare. Però il gesto che faccio è per dire: `Ehi, son qui, sono connesso”.

Da ragazzino amava giocane a pallone. Poi per fortuna è scattato l’amore per il tennis.

Avevo circa 10 o 11 anni. Mio padre allenava mia sorella e io ho provato. Mi sono appassionato, e adesso eccomi qua…

Tra i primi 15 del mondo. Al primo anno sul circuito. Se lo aspettava?

Io e mio padre, che è il mio allenatore, facciamo la strada un passo alla volta. Ho sempre pensato che mettermi pressione e pormi obiettivi troppo ambiziosi non mi avrebbe fatto bene. C’è ancora tanto da fare. […] È un anno particolare, in cui sto amando ogni singola esperienza. Certo, non è facile essere sempre fuori, giocare tornei nuovi. Però mi affascina conoscere il mondo e ho appena cominciato. […]

Che cos’altro ama?

Tutto lo sport: sia giocarlo sia vederlo: football, basket, golf. Purché ci sia competizione. Anche le carte vanno bene.

Nel tennis è sponsorizzato dal marchio di Roger Federer, ma è mancino come Rafa Nadal.

Rafa l’ho osservato, studiato, cercando di rubare qualche segreto. Però il mio preferito è sempre stato Roger. […]

Grazie a lei, Fritz, Tiafoe, Korda gli Usa stanno tornando protagonisti. È consapevole che il futuro è sulle sue spalle?

Che responsabilità! Siamo tanti e forti. Io spero di poter presto rappresentare il mio Paese in Coppa Davis e alle Olimpiadi.

Chi vede in top 5 fra tre anni?

Io non mi ci metto. Dico: Alcaraz, Sinner, Tsitsipas, Fritz e… Djokovic.

Ma Nole avrà quasi 40 anni.

Sono sicuro che sarà ancora in giro a vincere tornei.

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