Jannik subito a mille: «L’Italia tra Ie favorite. Pensare in grande? Sì» (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)
Il primo giorno di scuola di Jannik Sinner è tutto sorrisi, allenamento e voglia di stare in compagnia. «Sono contentissimo di essere qua, è stata una settimana molto positiva a Torino ma qui c’è un obiettivo grande. Siamo tutti un po’ stanchi alla fine di una stagione lunga, ma è proprio questo il bello di essere una squadra: darci una mano e caricarci a vicenda». L’accoglienza è stata calorosa. Il numero 1 italiano, arrivato subito dopo la finale storica di Torino contro Djokovic, è stato festeggiato dai compagni che si sono complimentati. Ma da ieri mattina tutti sotto ad allenarsi per l’esordio di domani contro l’Olanda. Mattina in campo, per Jannik, e pomeriggio di palestra mentre al pomeriggio Volandri ha provato qualche doppio. «Abbiamo tante scelte da mettere in campo – ha detto Jannik – e vedremo cosa deciderà il capitano. Peccato che Berrettini si sia fatto male ma abbiamo un gruppo molto solido, con quattro singolaristi da far ruotare in base al feeling con campo, alle energie, alla salute. E possiamo mischiare anche un po’ di doppi». […] «La cosa importante è come entriamo in campo e come restiamo uniti. Sappiamo bene che siamo forti. tra i favoriti, non lo mettiamo in dubbio proveremo a dare tutto per dare questa grande gioia all’Italia». In questi giorni torinesi, l’arancio era il colore dominante. Stavolta invece gli toccano gli Oranje olandesi di Paul Haarhuis, capitano dei nostri rivali: «I due singolaristi sono molto forti, giocatori indoor che hanno toccato il picco della stagione proprio nelle ultime settimane. E anche il doppio è davvero pericoloso. Dovremo stare attenti a tutti i punti che giocheremo». […] Alla possibilità di incontrare per la terza volta Djokovic in una manciata di giorni ancora non pensa: «Dobbiamo stare sul pezzo, ora è presto per pensare a questo. C’è l’Olanda e si gioca alle 10 del mattino». Con questa nuova formula, la sfida a coppie riveste un’importanza assoluta. Volandri conferma di avere a disposizione diverse combinazioni a seconda ovviamente degli avversari: «A ognuno dei ragazzi ho chiesto la massima disponibilità ma nella scelta contano l’affinità e il feeling con il compagno, il servizio e la risposta: è un insieme di fattori». […]
Sinner: siamo un ottimo team. Io sono pronto (Davide Palliggiano, Corriere dello Sport)
L’umore è alto ed è palpabile. L’atmosfera di Malaga quasi tutti l’hanno respirata l’anno scorso, ma Jannik Sinner non c’era qui in Andalusia nel 2022, quando l’Italia è arrivata in semifinale perdendo contro il Canada. Non c’era nemmeno a Bologna, per la fase a gironi superata a fatica dagli azzurri. Ma quella storia ormai rappresenta il passato e ora si guarda al presente, dove la Sinnermania è cresciuta a dismisura nelle ultime due settimane e la voglia di Jannik di partecipare alla Coppa Davis è andata contestualmente oltre la stanchezza, fisica e mentale, che il numero 4 del mondo inevitabilmente sente arrivato a questo punto della stagione. La felicità di far gruppo, di essere parte di una squadra che non sia il tuo solito team, è qualcosa che si vive solo in azzurro. Quel colore che domani, a partire dalle 10, invaderà il José Maria Martin Carpen di Malaga, il palazzetto in cui si giocano le Final 8 per il secondo anno consecutivo, ma in cui non c’è la Spagna padrona di casa, che senza Alcaraz s’è autosabotata nel girone di qualificazione a Valencia. Jannik è arrivato lunedì sera con un volo privato da Nizza. leri mattina s’è allenato per la prima volta, ha palleggiato con Matteo Arnaldi, alla sua seconda convocazione in azzurro dopo il debutto a Bologna. Poi è stato il primo ad entrare nella sala stampe malagueña tra un allenamento e l’altro, il secondo a porte più che chiuse, visto che l’Italia non vuole svelare le sue carte. S’è seduto alla destra di captano Volandri, e via con gli obiettivi per questi giorni nel sud della Spagna: «Ogni settimana è diversa, siamo tutti arrivati al termine di una stagione stancante, ma personalmente ho buone sensazioni. Non importa ciò che è successo a Torino, quella è un’altra storia. Ora sono concentrato sulla Davis e pronto per giocare: il capitano mi ha convocato e sono felice che l’abbia fatto. Abbiamo un’ottima squadra, con tante opzioni. Daremo tutti il 100%». […] Ieri sera è arrivato a Malaga anche Matteo Berrettini: non è tra i convocati, ma ha raggiunto il gruppo per stare vicino alla squadra, così come aveva fatto nel girone di qualificazione. S’allenerà e farà da sparring partner per i compagni, ma non potrà andare oltre. il romano farà il tifo così come i tanti italiani che vivono da queste parti o che hanno comprato il biglietto per le partite di domani mattina. […]
Sinner: «Pronto! E qui conta la squadra» (Piero Guerrini, Tuttosport)
Il primo allenamento, sotto gli occhi vigili di coach Simone Vagnozzi e di capitan Filippo Volandri. Non c’è un attimo di sosta per Jannik Sinner da un campo veloce in blu, a un altro solo un po’ meno veloce e verde, a Malaga. Jannik si è poi anche sottoposto alle interviste, nel giorno delle parole, prima del debutto domani nei quarti con l’Olanda. Lui che dovrebbe proprio giocare singolare e doppio, con Sonego, mentre per il secondo singolarista deciderà, magari nell’imminenza del match capitan Filippo Volandri. E in corsa sono tutti gli altri singolaristi Arnaldi che potrebbe essere il favorito, oppure lo stesso Sonego che è uomo Davis, ma se dovesse giocare il doppio decisivo subito dopo un singolare non sarebbe il massimo. E Musetti che ha avuto un finale di stagione non facile. A Sinner l’Italia chiede il massimo sforzo. E Jannik ci sta eccome. Dice proprio che è bello finire la stagione con un torneo a squadre, in gruppo. Tra amici. Condividere con dei coetanei o quasi è diverso dal viaggiare con lo staff con cui peraltro è molto affiatato. Domani se la vedrà con Tallon Griekspoor, 27 anni, n. 23 Atp dopo la miglior stagione in carriera. Brutto pesce sul veloce indoor. Perciò se a Jan “the Fox” (il suo soprannome diventato marchio) chiedi del terzo confronto possibile con Novak Djokovic lui ribatte dall’altra parte del campo. «Non ci penso affatto, sono concentrato con l’Olanda». Conforta molto l’espressione serena e non troppo affaticata del nostro: «È stata una settimana bellissima, ma questa è molto importante per tutti noi. Sono felice di essere qui con i ragazzi, mi hanno accolto con un applauso, bello, ma sarà l’ultimo. Ê la squadra che fa la differenza, può darti tanto. Purtroppo non c’è Matteo Berrettini che ha avuto un anno difficile per gli infortuni, ma siamo forti. Passiamo tutto il tempo insieme, dopo gli allenamenti ci divertiamo. Siamo uniti abbiamo 4 singolaristi di livello e dunque tante opzioni, quattro singolaristi. E nel doppio possiamo mischiare le coppie. Siamo tutti un po’ stanchi, fisicamente ma anche mentalmente. Però personalmente sono pronto al 100% a competere, la fatica di Torino non conta. Vedremo chi sarà deciso chi giochi per vari motivi di acciacchi, accoppiamenti con l’avversario, freschezza. Ma la parte fondamentale sarà l’unione tra di noi. Nella nostra testa sappiamo di essere tra i favoriti e non lo mettiamo in dubbio. Sarà importante la gestione, dovremo dare il 100% su ogni punto». […]