Coppa Davis, Italia-Olanda: tocca ad Arnaldi (ore 10) aprire contro Van De Zandschulp [VIDEO]

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Coppa Davis, Italia-Olanda: tocca ad Arnaldi (ore 10) aprire contro Van De Zandschulp [VIDEO]

Sonego ha un problema fisico. Sinner, se non spremuto, dovrebbe giocare anche il doppio. Più con Bolelli che con Musetti? Le porte chiuse di Volandri non hanno senso. (Con il video-commento)

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Matteo Arnaldi – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

Che giochi Arnaldi non è ufficiale. Filippo Volandri non si sbottona, ma con Sonego che risente di un fastidio muscolare procuratosi a Metz ancor prima di scendere in campo con Fognini, con Musetti che ha vinto 3 partite delle ultime 10 e che da quando sa che a primavera sarà papà è sacrosanto che possa avere anche altro per la testa, le alternative ad Arnaldi quasi non c’erano. Alle 10 del mattino giocherà lui e che van de Zandschulp ce la mandi buona.

Avessimo potuto contare sul Berrettini di una volta, n.1 o n.2, sarebbe stata un’altra storia.

E il doppio? Premessa: sarebbe bello, molto bello che l’Italia avesse vinto i due singolari di Arnaldi e Sinner, rispettivamente contro van de Zandschulp e Griekspoor, e non dover giocare il doppio (così come giocarlo quale semplice esibizione).

Sul 2-0 per l’Italia (o per l’Olanda, incrociamo le dita), Sinner non gioca di sicuro.

Ma sull’1 a 1 penso proprio che Volandri sarà fortemente tentato di schierare il nostro miglior giocatore, quello che certamente risponde meglio di tutti i nostri e che spesso ormai batte anche meglio di loro.

Sinner scenderà in campo contro Griekspoor per secondo e quindi – ammesso che sia stato lui a conquistare il punto dell’1 pari e sia quindi normalmente su di morale – occorrerà capire (e chiedergli) se sia stanco o meno.

E non solo poco stanco e in grado di affrontare un doppio decisivo, ma anche non così logoro da rischiare di non poter giocare sabato contro Djokovic o (se vincesse la Gran Bretagna) Norrie… con il britannico che sarebbe avversario chiaramente ben diversamente addomesticabile per Jannik, ma poi gli inglesi potrebbero contare su un doppio ben più forte di quello serbo (Skupski-Salisbury).

Sinner in doppio verrebbe schierato dai capitani azzurri d’antan, Panatta e Bertolucci, ma Volandri la pensa anche lui così?

E’ probabile, ma non è dato saperlo. Il capitano livornese si è preoccupato di fare pretattica, di chiudere le porte alla stampa nel corso degli allenamenti pomeridiani che – si presuppone – siano imperniati in buona parte sui doppi e le coppie da provare.

Mi sa che Filippo, che ama frequentare allenatori e calciatori vecchi e giovani ospiti (e opinionisti come lui) di SKY, possa aver subito la loro influenza. Il calcio però è un altro sport.

Gli allenatori del pallone devono provare schemi al riparo da occhi indiscreti, potrebbero giocare con la difesa a tre o a quattro, con il 4-2-4 come con il 4-3-3 o anche il 4-3-1-1, ma – fra tante altre situazioni di gioco – devono provare anche strategia sui calci da fermo, corner e punizioni. Che non vogliano farsi scoprire le loro tattiche da “spie” avversarie ci sta.

Ma qui a Malaga, per queste finali di Coppa Davis, non ci possono essere segreti d’allenamento fra i vari team. Ci sono tre campi d’allenamento allineati sotto un’unica gigantesca copertura pressostatica e tutti, proprio tutti, vedono cosa fanno i loro vicini.

Per intendersi: se oggi Volandri avesse provato in doppio Sinner e Bolelli a fianco, anziché Sinner e Musetti, i coach avversari li avrebbero visti tranquillamente. E avrebbero tratto le loro conclusioni.

Se Sinner si allenasse in singolare contro Arnaldi, e l’infortunato Sonego con Bolelli, anche in questo caso sarebbe stato abbastanza semplice intuire qualcosa. E allora a che diavolo servono le porte chiuse? La risposta è una sola: a tenere lontani i giornalisti.

E io mi chiedo: ma ha senso? E’ domanda retorica. Capite già che per me non ce l’ha. Perché in questo modo tutti sono, siamo, obbligati a fare qualcosa altro che secondo me non porta alcun vantaggio alla serenità dell’ambiente azzurro.

Ognuno di noi ha i suoi canali d’informazione. E li usa se costretto ad usarli per dare un servizio ai propri lettori (e al proprio editore che sopporta certe spese). Si indaga e si riferisce quel che si crede di venire a sapere. Ieri fra i colleghi c’era chi era convinto che Sinner non avrebbe giocato il doppio per risparmiarlo per la semifinale contro Djokovic. Altri si dicevano convinti che avrebbero giocato Sonego e Musetti, come alle Olimpiadi quando sfiorarono il successo contro Pavic e Mektic…ma non dovevano sapere che Sonego non stava così bene. Oggi c’è chi pensa che giochi Musetti con Sinner…con Musetti che giocherebbe a destra (come con Sonego che predilige il lato sinistro), ma quasi tutti – salvo Bolelli che gioca solo a destra – possono giocare da entrambi i lati.

Chi ha amici fra giornalisti e fotografi di altre nazioni che non sono vittime di “porte chiuse”, “scopre” facilmente chi si è allenato con con chi, quali formazioni sono state provate. E magari ha pure le foto a riprova… Insomma, sono segreti di Pulcinella.

Poi, per carità, Volandri fra martedì e mercoledì ha provato a far girare un po’ tutte le coppie, anche se Bolelli e Sinner hanno giocato un po’ più a lungo (se con il minutaggio non mi hanno ingannato).

Alla fine è quasi un gioco scoprire le intenzioni del capitano. E si perde pure meno tempo che ad andare a vedere gli allenamenti. Ora che ci penso quasi quasi ringrazio il capitano.

Piuttosto mi intriga capire chi sia davvero favorito fra Serbia e Gran Bretagna. Il risultato non è per nulla scontato. Djokovic non è più favorito su Norrie di quanto lo sia il doppio britannico su quello serbo, motivo per cui il duello davvero decisivo potrebbe essere quello fra Draper e Djere (se non Lajovic e Kecmanovic). Chi vivrà vedrà. Ma non sui campi di allenamento. Sul centrale del Martin Carpena. 

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