Coppa Davis, Sonego: "Mi trovo bene con le persone umili come Jannik". Sinner: "A Burraco vince sempre Lorenzo!"

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Coppa Davis, Sonego: “Mi trovo bene con le persone umili come Jannik”. Sinner: “A Burraco vince sempre Lorenzo!”

Jannik: “Mi piace giocare in doppio con un compagno con cui mi trovo bene”. Lorenzo: “Quando sono stato scelto per il doppio ero contentissimo”

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Jannik Sinner (sinistra), Filippo Volandri (centro) e Lorenzo Sonego (destra) - Davis Cup Finals 2023 Malaga (foto Marta Magni)
 

Nonostante la sofferenza, dopo essere partita in svantaggio l’Italia di Filippo Volandri vola in semifinale di Coppa Davis. Trascinata da uno straordinadio Jannik Sinner, vincitore sia in singolare che in doppio, gli azzurri restano almeno due giorni in più a Malaga, dove in quella che è forse una finale anticipata sfideranno Serbia o Gran Bretagna. Dopo aver conquistato il punto decisivo in doppio, Sinner e Sonego, insieme a capitan Volandri, si sono presentati in conferenza stampa per esprimere le loro considerazioni e la loro felicità per il passaggio del turno.

D: Congratulazioni per la vostra vittoria. L’ultima volta che avete giocato insieme è stato ad Indian Wells, ma oggi c’è stata grande differenza. Vi siete allenati prima? Sapevate che avreste giocato insieme?

Jannik Sinner: “Al doppio decisivo può succedere di tutto, io e Lorenzo abbiamo giocato solo ad inizio anno in Australia e poi ad Indian Wells. Oggi però la cosa più importante è stata l’atteggiamento e, da questo punto di vista, ci troviamo molto bene. Abbiamo entrambi grande energia, sul campo non ci lamentiamo di nulla. Era una situazione difficile, non solo per noi ma anche per loro. Direi però che abbiamo fatto un buon lavoro, il nostro team ci ha dato molta fiducia. Vedremo che cosa succederà in semifinale”.

D: La maggior parte del pubblico tifava per voi. Jannik, senti la pressione? Ora sei uno dei migliori giocatori al mondo, che effetto ti fa?

Jannik Sinner: “La pressione è un privilegio, non sono molti i giocatori che possono contare su questo privilegio. In Davis c’è una pressione diversa, sai che hai molte responsabilità perché non ci sono molte opportunità. Certo arrivare qui in fiducia aiuta, anche se all’inizio della prima partita ho cominciato così così. È bello però che l’ultima competizione della stagione sia un evento a squadre, ti dà molta energia. Stiamo facendo tutti le cose giuste, siamo una grande famiglia e direi che lo abbiamo dimostrato. Stiamo tutti dando il 100%, è il minimo che ognuno di noi può fare, specialmente perché giochiamo per il nostro paese”.

D: Qual è la cosa più difficile nel giocare molto tempo in singolare e poi spostarti velocemente sul campo di doppio?

Jannik Sinner: “Lorenzo mi ha reso la vita molto sempice (ride, ndr). Ovviamente non ho giocato molti doppi negli ultimi anni, ma sapere che il capitano ci ha scelto è un privilegio. È molto importante anche il compagno, io e Lorenzo siamo buoni amici anche fuori dal campo e benché non mi senta così in fiducia a rete, penso oggi sia stata una delle mie migliori prestazioni in doppio”.

D: Jannik, volevo farti una domanda su un tuo colpo in particolae, il servizio. Contro Griekspoor hai vinto più del 90% dei punti con la prima di servizio, hai lavorato in modo particolare su questo colpo con Vagnozzi e Cahill?

Jannik Sinner: “Fa tutto parte del processo. C’è stato un momento quest’anno in cui ho cambiato qualcosa nella tecnica e sono riuscito ad andare oltre le mie percentuali solite come a Vienna, ma non sempre può andare così. Lì sono riuscito a mettere in campo due volte più dell’80% di prime, che per me è qualcosa di incredibile! (ride, ndr). “oggi sono stato coraggioso anche a variare e ad usare le rotazioni, su questo campo lo slice scivola un po’”.

D: Lorenzo, ci racconti semplicemente quanto ti sei divertito oggi e quanto è importante per te essere parte di questa squadra?

Lorenzo Sonego: “È sempre speciale giocare per l’Italia. Quando il capitano mi ha scelto per il doppio ero veramente contento, ho cercato di mettere grande energia in campo e lasciare tutto quello che avevo”.

D: Jannik, se la Serbia dovesse superare la Gran Bretagna potrebbe esserci un altro match contro Djokovic, che ne pensi?

Jannik Sinner: “Ovviamente per la mia crescita è importante se incontrerò di nuovo Nole, abbiamo visto che le partite in Davis sono sempre combattute, sono spesso 50 e 50. Aspettiamo di vedere come finisce Gran Bretagna – Serbia, poi eventualmente ne riparleremo”.

D: Jannik ci puoi dire qualcosa di com’è giocare il doppio?

Jannik Sinner: “Mi piace giocare in doppio quando sono con un compagno con cui mi trovo bene. In Davis, abbiamo ottimi giocatori che possono giocare in questa specialità, quindi quando vieni scelto è una responsabilità e bisogna dare tutto. La combinazione fra la felicità e la responsabilità di esserci è importante. Oggi noi siamo andati più sciolti perché forse era Koolhof a sentire maggiormente la pressione”.

D: Vorrei sapere da Volandri e Sonego cosa significa avere in squadra un giocatore così in forma come Jannik? Come si gestisce?

Filippo Volandri: “Jannik fa il proprio dovere, che è quello di dare tutto ciò che ha, contribuendo ad alzare il livello di tutti. Si prende le sue responsabilità, ma le condivide anche quando serve. Anche avere Matteo Berrettini è importante. Tutti hanno fatto la propria parte, la partita di Arnaldi è stata tosta, una delusione certo, ma siamo ripartiti da zero. Con Jannik abbiamo avuto poco tempo, ieri ci siamo svegliati presto per prendere contatto sul centrale e alla luce dei fatti è stato un dettaglio importante. Ognuno porta il suo contributo, l’entusiasmo di Sonny ad esempio. Sono contento e orgoglioso di tutti i ragazzi”.

Lorenzo Sonego: “Oltre ad avere Jannik come tennista è un piacere averlo con noi come persona. Si sta bene, si fa gruppo e poi contare su di lui in campo è fondamentale, può alzare il livello di tutti noi”.

Jannik Sinner: “Ognuno in squadra ha lo stesso peso, c’è rispetto, non conta chi va in campo”.

D: Lorenzo oggi come stavi, ci puoi dare qualche indicazione sulla tua condizione fisica, visto che non eri al meglio?

Lorenzo Sonego: “Fisicamente sto bene, sono contento di aver migliorato la situazione fisica giorno per giorno e adesso sono molto contento sotto questo aspetto”.

D: Filippo sullo 0-1 ti sei sentito un po’ sull’orlo del burrone? Che cosa hai pensato?

Filippo Volandri: “Intanto dovevamo pensare all’immediato. La mia è una squadra di tanti ragazzi forti, però ne posso scegliere solo due in singolo e due in doppio. Io mi prendo le mie responsabilità, faccio scelte ed esperienze nuove. Tante volte la nostra strada passa per le difficoltà che arrivano spesso e volentieri. Gli ultimi due hanno contato per dieci, me ne sento 60 addosso anche se all’anagrafe sono 42!”.

D: Lorenzo, Jannik, in cosa consiste la sintonia fra di voi? Passioni in comune? Simpatia istintiva?

Jannik Sinner: “Più che altro siamo due persone semplici, due persone semplici si trovano senza problemi. Ci basta una playstation con FIFA e le carte a burraco per essere felici. A FIFA giochiamo assieme, mentre a carte vince sempre Lorenzo!”.

Lorenzo Sonego: “Io di solito mi trovo bene con le persone umili e semplici, è stato facile avere un rapporto umano, fin da subito ci siamo stati simpatici”.

(ha collaborato, da Malaga, Federico Bertelli)

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