Nadal è pronto a ricominciare dall’Australia, proprio dove 12 mesi fa, nel primo slam dell’anno, si procurò una lesione al psoas iliaco che lo costrinse a saltare tutta la stagione 2023. Il maiorchino è appena atterrato a Brisbane, si sta allenando duramente – ha fatto una seduta di lavoro con Rune – per essere pronto al torneo al via quest’oggi. L’umore è ottimo, firma autografi e scatta selfie con i fan sfoggiando il sorriso migliore. Adesso l’obbiettivo per Rafael Nadal è trovare la condizione migliore, e le sensazioni di gioco smarrite in questi mesi ai box. “Ho fatto questo per quasi tutta la mia vita: è chiaro che mi siano mancati la sensazione di competere, l’ingresso in uno stadio pieno di tifosi e i viaggi per i migliori tornei del mondo. Voglio sentirmi pronto a competere e godermi ogni sfida”.
La domanda che serpeggia tra gli appassionati è la seguente: quale Nadal vedremo? A placare le aspettative è il diretto interessato: “Per me è impossibile pensare di vincere un torneo oggi. Non mi aspetto molto da me a livello agonistico: è un anno che non gioco, è tanto tempo. Sono consapevole che all’inizio sarà un processo difficile: in questo momento, l’unica cosa a cui posso aspirare è dare il massimo in campo e sentirmi competitivo. Mi alleno con intensità da un mese, per me già essere qui è una vittoria. Mi sento molto meglio ora di quanto mi aspettassi un mese fa, è impossibile per me lamentarmi: voglio solo godermi il ritorno in campo”.
Per ritrovare la giusta condizione Nadal giocherà anche il torneo di doppio, in coppia con il connazionale Marc Lopez; la stessa coppia che vinse l’oro alle Olimpiadi di Rio nel 2016. Adesso resta solo da capire quanto Rafa impiegherà a ritrovare se stesso. “Il modo in cui devo affrontare questo processo è accettare le avversità e presumere che le cose non andranno perfettamente fin dall’inizio. L’obiettivo principale è mantenere il giusto atteggiamento e l’etica lavorativa ogni giorno, perché il mio obiettivo è essere sempre più competitivo con l’avanzare della stagione”.
