Australian Open, Musetti si racconta: “Il mio obiettivo è entrare in top 10. Barazzutti potrà aiutarmi a migliorare in futuro”

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Australian Open, Musetti si racconta: “Il mio obiettivo è entrare in top 10. Barazzutti potrà aiutarmi a migliorare in futuro”

“Devo mettere più impegno sul campo, soprattutto in allenamento” ammette Lorenzo Musetti. Nella notte tra domenica e lunedì esordio a Melbourne contro Bonzi

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Lorenzo Musetti – ATP Sofia 2023 (foto: Ivan Mrankov)
 

Il 2022 di Lorenzo Musetti aveva fatto presagire una crescita esponenziale del tennista italiano anche nel corso del 2023. La scorsa stagione, però, non ha visto il classe 2002 fare quello step in più che in tanti si attendevano, nonostante comunque abbia mantenuto un buon livello. In attesa di fare il suo esordio all’Australian Open contro il francese Benjamin Bonzi nella giornata di lunedì 15 gennaio, il carrarino ha rilasciato un’intervista esclusiva a tennismajor.com, parlando in primis dell’obiettivo top 10 nel ranking ATP.

Sicuramente è il mio obiettivo entrare nella top 10, ecco perché mi impegno tanto. Con le vittorie arrivano fiducia e positività. Devo mantenere alto il livello del mio gioco ed essere più costante. Questa è una cosa, la seconda è che devo mettere più impegno sul campo, soprattutto in allenamento. Se riesco a farlo, sarò vicino a fare uno step in più, verso la top 10”.

Musetti ha anche rivelato di aver messo l’attenzione su alcuni aspetti specifici nel corso dell’off-season: Abbiamo lavorato sul servizio e sulla risposta e sento di aver fatto dei miglioramenti in questo. Inoltre abbiamo lavorato per essere più aggressivi e offensivi da entrambi i lati, ma soprattutto sul provare a comandare con il mio diritto e scendere a rete. Questi sono stati i nostri obiettivi nella preparazione per il 2024”.

Interrogato sulla possibilità di introdurre un ‘supercoach’ in squadra, come avvenuto con Holger Rune che ha voluto Boris Becker, il carrarino ha spiegato: “Corrado Barazzutti è entrato nel mio team a novembre, ha passato un po’ di tempo con me e Simone (Tartarini n.d.r.). Corrado è stato un campione e ha grande esperienza da allenatore – è stato capitano di Coppa Davis e Fed Cup per più di 20 anni. Inoltre ha allenato Fabio Fognini e sento che può contribuire a migliorare il mio gioco in futuro, spero anche già da questa stagione”.

Infine, una chiosa sui suoi cambiamenti nel corso di questi anni da quando ha giocato il suo primo match a livello ATP: Il primo anno è sempre duro, perché è la tua prima volta ovunque tu vada. Ora non è più così. A volte puoi annoiarti a fare sempre le stesse cose ogni giorno, a fare lo stesso viaggio ogni anno. Un tennista deve avere la passione, questo è l’unico modo per avere successo. Sono cambiato tanto, sono maturato e presto diventerò padre. Quando ho cominciato tutto era un sogno. Adesso se qualcuno fosse venuto da me a dirmi ‘Sarai numero 20 o 15 al mondo’, avrei firmato subito. Spero di raggiungere un altro dei miei sogni, raggiungere la top 10”.

Fabio Barera

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