Australian Open, Paolini: "La settimana alle finali di BJK Cup è stata speciale" Gli auguri a Garbin

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Australian Open, Paolini: “La settimana alle finali di BJK Cup è stata speciale” Gli auguri a Garbin

Possibile doppio con Sara Errani alle Olimpiadi? “Con lei imparo tantissimo e mi guida in campo, ci mette dedizione”

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Jasmine Paolini - BJK Cup Finals Siviglia 2023 (foto Twitter @BJKCup)
 

Dopo la prima vittoria in carriera a Melbourne Park (6-3 6-4 su Shnaider), Jasmine Paolini parla dell’atmosfera magica che ha portato l’Italia a un passo da un’altra BJK Cup. E telefona a Tathiana Garbin per augurarle il miglior recupero per il tumore contro il quale sta combattendo. Di seguito la conferenza stampa post match della tennista italiana.

Oggi è stata una partita dura, sapevo che potevo vincere però poteva anche essere complicata. Non conoscevo la mia avversaria per nulla, non mi ci ero mai allenata, per cui non sapevo esattamente cosa sarebbe successo. Dovevo ovviamente fare il mio gioco, cosa che qui non mi è mai riuscita troppo bene. È andata bene e sono molto contenta”.

Ormai ti sei consolidata nel ruolo di n. 1 d’Italia. È un ruolo nel quale ti senti a tuo agio.

Io sto cercando di fare il meglio di quello che posso fare, concentrandomi sulla mia strada. Se fossi oggi n. 20 del mondo ma n. 2 d’Italia andrebbe bene lo stesso. Alla fine bisogna salire nel ranking, è quello che conta, poi essere 2, 3 o 4 d’Italia cambia poco”.

Lo scorso anno hai fatto una programmazione estiva molto lunga, rimanendo fuori di casa per quasi tre mesi tra Nord America, Cina e poi anche Africa. Valutando questa scelta fatta, credi che sia stata positiva? La rifaresti?

L’anno scorso mi sono trovata con due risultati nei 1000 che erano molto bassi, per cui ho deciso di giocare anche Guadalajara per provare a vincere qualche partita e mettere qualche punto in classifica. Poi subito all’inizio ho giocato bene a Montreal e Cincinnati, e con il senno di poi forse avrei potuto anche non giocare Guadalajara, tornare a casa e allenarmi. Però forse è servito anche andar lì, non so”.

Quanto è stata importante il risultato in Billie Jean King Cup nell’ottica della fiducia in te stessa?

È stata una settimana pazzesca, per la situazione che c’era, per la forza che ci ha messo Tatiana, e per la forza che abbiamo messo noi. È stata una settimana diversa dalle altre, abbiamo tolti un po’ di ‘rami secchi’, eravamo concentrate su quello che potevamo fare, molto positive, il clima che c’era quella settimana non c’era mai stato, e probabilmente si è visto anche in campo. Non è arrivata la vittoria, ma qualche anno prima eravamo in C, quindi qualcosa di buono l’abbiamo fatto. Onestamente, se mi avessero detto che avremmo fatto finale non ci avrei mai creduto: io ero molto meno positiva di Martina, pensavo non avremmo superato i gironi, invece siamo arrivate in finale”.

Sara [Errani] ha detto che vorrebbe partecipare a un’ultima Olimpiade a Parigi qualificandosi in doppio giocando con te. Che rapporto c’è tra te e il doppio e tra te e Sara giocando il doppio?

A me piace molto giocare il doppio con Sara, per due motivi. Innanzitutto per l’attenzione e la dedizione che lei mette nel giocare il doppio, ma poi anche perché si impara tantissimo. Lei mi guida un po’ quando giochiamo, io mi metto lì ed eseguo la sua idea, perché è stata n. 1 del mondo, ha vinto 5 Slam, c’è tanto da imparare.”

Che ci dici del tuo prossimo avversario di secondo turno, Tatiana Maria?

Ci ho perso lo scorso anno a Indian Wells, lei è una che varia tantissimo e serve bene. Il suo gioco è atipico, quindi la chiave sarà concentrarmi sul giocare bene il mio gioco e non farmi influenzare troppo da quello che farà lei.”

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