Chi è Mirra Andreeva, classe 2007 al terzo turno dell’Australian Open

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Chi è Mirra Andreeva, classe 2007 al terzo turno dell’Australian Open

Le emozioni di una giovanissima ragazza prodigio, cresciuta in Siberia e arrivata al terzo turno del Major australiano

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Mirra Andreeva - Australian Open 2024 (foto via Twitter @usopen)
 

Chi è Mirra Andreeva? Prima di tutto, è la protagonista di una meravigliosa favola sportiva, di quelle da raccontare ai propri figli sognatori, che vedono nelle favole qualcosa di possibile e realizzabile. E la favola, è solo al suo inizio.

16 anni, 17 da compiere nel prossimo aprile, ha appena battuto il proprio idolo di sempre, Ons Jabeur, numero 6 del mondo. Mirra ha annientato la tunisina 6-0 6-2, in 56 minuti, una prestazione irreale, conquistando la propria prima vittoria contro una top 10. Solo qualche mese diceva di ispirarsi a lei, dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Ora, è colei che l’ha costretta a uscire dal campo a testa bassa, al secondo turno di un torneo Slam, in cui partiva fra le favorite.

Come è giunta fin qui? Proviamo, adesso, a ripercorrere in breve il suo percorso fino ad oggi, fra la Siberia e le prime vittorie WTA.

Da sempre considerata l’erede di Maria Sharapova, Mirra cresce nella città siberiana di Krasnojarsk, in una famiglia fortemente innamorata del tennis, vittime sentimentali del trionfo di Safin all’Australian Open 2005. Vive le prime avventure tennistiche nella regione natale, spostandosi poi a Sochi. La sorella, Erika, attualmente numero 113 della classifica WTA, da sempre compagna di vita di Mirra. Le due, legate dall’amore per lo sport, si trasferiscono nel 2022 a Cannes, dove vengono seguite da Jean-Rene Lisnard e Jean-Christophe Faurel, ex allenatore dell’altro giovane prodigio del tennis, Coco Gauff.

Mirra esordisce nel circuito professionistico WTA nell’ottobre 2022, grazie a una wild card per il tabellone principale a Monastir. L’inizio del 2023 è storico. Al primo impegno Slam stagionale, Andreeva raggiunge la finale nella categoria Under 18, sconfitta dall’amica e compagna di doppio Alina Korneeva. Un fallimento pesantissimo, che non poco andrà ad incidere sulla psiche della giovane russa. Questo, però, non la ferma. Ad aprile vince due tornei di categoria W60, consecutivamente, da qualificata. Ottiene poi un’altra wild card per il tabellone principale del WTA 1000 di Madrid, dove riesce incredibilmente a spingersi fino al quarto turno.

Da 143esima nel ranking, ottiene un terzo turno al Roland Garros, diventando la più giovane di sempre a tagliare questo traguardo, dopo Sesil Karatancheva nel 2005. A Wimbledon va ancora meglio, quarto turno, è tra le migliori 16 del torneo. Continua a scrivere storia… Dopo un secondo turno allo Us Open e gli ottavi conquistati nel 1000 di Pechino, Mirra Andreeva si stabilizza finalmente fra le prime 50 al mondo.

Il suo 2024 inizia a Brisbane, dove batte in sequenza Shnaider, Samsonova e Rodionova, cedendo ai quarti di finale con Linda Noskova. Arriva a Melbourne memore dei dolori dello scorso anno, ma ora la storia è totalmente diversa. Il braccio è quello di una giocatrice esperta, la mano canta talento, il fisico degno delle migliori. Al primo turno batte in scioltezza la statunitense Bernarda Pera, 7-5 6-2. È il momento della testa di serie. Il tabellone la costringe ad affrontare l’idolo di sempre, Ons Jabeur. Quanta pressione potrà avere una ragazza di 16 anni, alle prime esperienze Slam, contro la giocatrice più amata? Troppa? Si, ed è forse proprio quella pressione a spingerla, come da tutta la vita. Le bastano 56 minuti per impartire alla testa di serie numero 6 una vera e propria lezione di tennis: 6-0 6-2. Un pubblico semplicemente estasiato, davanti ai loro occhi una ragazza che pare già destinata alle migliori pagine di storia, ma che ha la testa per restare ferma a terra, prepararsi alla prossima sfida e dare il meglio fino alla fine. Prossima avversaria? Diane Parry, già battuta nella scalata al terzo turno del Roland Garros 2023. Vincerla, equivarrebbe ad un quarto turno da sogno, il secondo a livello slam.

Incredibilmente solida da fondo, Mirra dimostra notevole maturità anche nel gioco espresso. Si muove benissimo, legge meravigliosamente il gioco, permettendosi di poter tagliare il campo con grande facilità. Il rovescio è il colpo migliore sul veloce, carico di spin risulta un ottimo fondamentale di manovra. Ancora qualche difficoltà nella gestione delle variazioni, con slice e dropshot che prendono il sopravvento nei momenti di confusione.

È la carta d’identità di una giocatrice di prima classifica, ma riuscirà a soddisfare le aspettative? L’ultima giovane promessa siberiana del circuito femminile è diventata numero 1 al mondo a 18 anni: Maria Sharapova. Quanto peserà la pressione? Quanto inciderà sulla sua crescita? Il tempo, è l’unica cosa che potrà fornirci risposta. Per ora, godiamoci questa ragazza, godiamoci questo fenomeno.

Roman Bongiorno

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