Australian Open: Medvedev in semifinale soffrendo. Hurkacz battuto al quinto set [VIDEO]

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Australian Open: Medvedev in semifinale soffrendo. Hurkacz battuto al quinto set [VIDEO]

Hubi gioca a tratti anche meglio dell’avversario. Daniil Medvedev però è attento nei momenti decisivi. Ottava semifinale Slam per il russo che attende il vincente di Alcaraz-Zverev

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Daniil Medvedev - Australian Open 2024 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

[3] D. Medvedev b. [9] H. Hurkacz 7-6(4) 2-6 6-3 5-7 6-4

Senza brillare, soffrendo e con il brivido del quinto set, ma Medvedev batte Hurkacz e raggiunge la semifinale. Nessuna discontinuità particolare, insomma, rispetto al cammino nel torneo del russo che soltanto contro Aliassime ha avuto un match privo di incidenti di percorso. I risultati, però, danno ragione al russo che torna tra gli ultimi quattro a Melbourne per la terza volta dopo aver mancato la semifinale lo scorso anno. Sarà l’ottava a livello Slam per Daniil che ha ottenuto anche la 75esima affermazione nei Major: è il quarto tra i nati dopo il 1990 a raggiungere questo traguardo (prima di lui Thiem, Dimitrov e Zverev).

Sono servite quattro ore a Medvedev che era indietro nei confronti diretti con il polacco. Hubi ha mostrato sprazzi di grande tennis che gli hanno permesso ad esempio di recuperare un quarto set che sembrava sotto il controllo del russo. Nelle situazioni di parità, però, la stoffa del campione si è vista solamente dalla parte di campo dell’attuale numero 3 del mondo che ha così migliorato un record nei quinti set che era tutt’altro che promettente (5-10, ora diventato 6-10). Nell’intervista post-partita con McEnroe il russo si è detto distrutto ma senza perciò perdere la vena dello scherzo. Così è arrivata la promessa: in caso di vittoria finale, bacerà il suo allenatore Gilles Cervara. Dall’altra parte Hurkacz potrà consolarsi con il suo nuovo best ranking: lunedì sarà numero 8 del mondo.


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Primo set: Hurkacz è lento in partenza, si riprende ma cede al tie-break

Il clima volge al caldo e registriamo un avvio falloso dell’atleta polacco, che mostra di non aver registrato dalla partenza proprio il suo splendido rovescio; Medvedev si limita a scambiare e ottiene i primi risultati positivi, nonostante tre doppi falli nei primi due turni di battuta.

Hurkacz soffra sulla sua diagonale preferita non trovando la misura quando prova ad avvicinarsi alla linea del corridoio; nemmeno Daniil è però perfetto nei primi minuti e c’è qualche errore di troppo da parte di entrambi. Il tennista di Wroclaw apre le danze al servizio e cede subito la battuta; il russo avrebbe anche una palla per un secondo break, dopo averne annullata una per il controbreak, ma la manca.

Qui Hurkacz mostra perspicacia nel cercare la soluzione interlocutoria con il rovescio in slice ad una mano, in attesa di ritrovare la giusta profondità con il colpo coperto, e rallenta il gioco. La scelta mette in imbarazzo il rivale, che oltretutto corre macchinosamente in avanti e tocca con malagrazia due palle corte del polacco. Sul punteggio di 3-2 per il favorito numero tre Hubi si serve al meglio delle variazioni e risale da 30-15, mettendo a segno tre punti consecutivi e completando così la rimonta. La palla-break è un dritto che si infrange sul nastro ma che trova la forza di cadere appena più avanti.

Il livello del gioco finalmente sale e si vedono scambi più lunghi, con Medvedev che dà fondo alle sue qualità in allungo e fa ripartire il gioco e Hurkacz che migliora alla battuta e nella profondità dei colpi; in questo modo i contendenti concludono i primi dieci giochi perfettamente appaiati. Entrambi sono più precisi al servizio e Hubert impiega un minuto e un secondo per fare suo l’undicesimo gioco, con due ace, mentre Medvedev nel game seguente lavora al meglio la pallina e tiene il rivale lontano dalla linea di gioco. L’ovvio risultato è l’allineamento dei duellanti al tie-break.

Hurkacz conduce 3-2 negli shootout con il russo, ma il sesto episodio lo vede protagonista negativo: la testa di serie numero nove intiepidisce la propria tempra e cancella i segnali di crescita nella precisione dei colpi. Commette quattro errori gratuiti, equamente divisi tra dritto e rovescio, e consente al russo di amministrare con comodità il minibreak conquistato nel sesto punto. In 54 minuti 7-6 per il moscovita, cinque ace per parte, ben 17 errori per Hurkacz.

Secondo set: Medvedev cede subito la battuta e quasi scompare dal campo

Medvedev conferma di non essere nella sua miglior giornata: il finalista delle edizioni 2021 e 2022 lavora molto bene in contenimento ma non è pienamente lucido quando deve assestare la stoccata vincente. Inoltre, il caldo non dà tregua ai contendenti e Il russo in particolare mostra segnali di affaticamento al termine di uno scambio prolungato.

Hurkacz trova il break in apertura e nel terzo game va vicinissimo al secondo successo in risposta. Daniil sale 40-0 ma subisce il ritorno dell’avversario e deve spendere tutte le sue riserve di pazienza per contenere la vivacità del polacco, che manca così due palle-break. L’uomo di Wroclaw sta però crescendo al servizio e forte di questo si concede qualche rischio in più alla risposta.

Sul punteggio di 4-2 in suo favore spinge con il rovescio lungolinea e mette alle corde il russo, che palesa difficoltà ora nell’azione difensiva; con una volée di dritto toglie per la seconda volta il servizio al suo emulo e si accomoda sulla sedia al cambio di campo con un confortevole 5-2 che diventa in un batter di ciglia 6-2. Trentanove minuti, per chi ha vinto la frazione ci sono tre ace, quattordici vincenti ma soprattutto otto errori, cifra più che dimezzata rispetto alla frazione d’apertura.

Terzo set: Medvedev vacilla ma a sorpresa Hurkacz si blocca e cede il set

Medvedev raccatta gli effetti personali e prende la strada degli spogliatoi. Il rientro non fa però che confermarne gli impacci e la poca voglia di cercare la pallina con le gambe; l’energia sostiene il russo a intermittenza e assistiamo a errori decisamente non da lui, in special modo sul servizio. Anche in questo caso Daniil deve spendersi per raddrizzare il game iniziale: concede la palla-break con un doppio errore, cui ripara con un servizio vincente.

Ce n’è una seconda, ma il russo si ricorda della palla corta e ne piazza una che mette in difficoltà Hurkacz e gli consente di chiudere al colpo successivo. Con fatica il russo tiene la battuta e si prepara in risposta. A questo punto Hubert ricade nelle amnesie del tie-break e smarrisce colpi e attenzione: mette un facile rovescio in rete e sulla palla-break serve un doppio fallo.

Quasi imbarazzato dal regalo del rivale, Medvedev esordisce nel game seguente con due doppi errori. Rapido 0-40 ma di nuovo il polacco manca di coraggio e sbaglia con il dritto sul 40 pari, doppiando il disastro con un debole rovescio che scompare nella rete. Medvedev ciondola ma sale 3-0. Il moscovita prova a rimettere insieme i colpi con umiltà e viene assistito dalla condotta del polacco, che ha perso efficacia proprio quando sembrava vicino a prendere il largo anche nella terza frazione.

Hubert torna a difendere il servizio ma la sua azione è di nuovo inframmezzata da imprecisioni e lo frena nel tentativo di ritrovare la parità nei break; si issa a fatica sul 3-5 ma non può evitare la capitolazione nel game seguente, che Medvedev chiude con un ace. In 45 minuti per il polacco zero palle-break convertite su cinque conquistate.

Quarto set: Medvedev sembra involarsi verso la vittoria ma Hurkacz si ribella al destino

Si riparte ed è tutt’altro che un game interlocutorio. Hurkacz conquista rapidamente i primi due quindici ma poi Daniil si accende compiendo un recupero di dritto vincente quando il punto sembrava perso. Hubert forse non coglie l’importanza del momento e va un po’ troppo di fretta nei punti successivi: attacca sì, ma in maniera non sufficientemente penetrante e il russo non perdona con due passanti di dritto – non affatto scontati – che gli valgono il break immediato. Il polacco la prende con filosofia lanciando bonariamente la racchetta dalla parte del campo dell’avversario che però non pare così propenso allo scherzo. Medvedev sembra infatti molto concentrato sulla qualità del suo gioco di cui adesso può essere finalmente e pienamente soddisfatto. Hurkacz prova ad alzare la qualità della risposta ma Daniil non concede palle break.

Il numero 9 del mondo ha però tutta l’intenzione di giocarsi le sue carte fino in fondo e sul 3-4 sfrutta un regalo di Medvedev con il rovescio e soprattutto la scarsa efficacia del servizio del russo. Daniil non riesce a controllare lo scambio e Hubert questa volta attacca con grande decisione: il controbreak è ampiamente meritato. Il polacco gioca con i piedi sulla linea di fondocampo e toglie ritmo all’avversario anticipando con il rovescio: ora è lui a giocare meglio e Medvedev soffre. Hurkacz va vicino al set point già sul 5-4 ma la grande occasione arriva nel turno di risposta successivo: Hubi legge il momento e gioca uno scambio chirurgico aspettando e provocando con il back l’errore di dritto dell’avversario. Dopo 3 ore e 20 è tempo di quinto set sulla Rod Laver Arena.

Quinto set: La concretezza di Medvedev fa la differenza. Hurkacz si arrende

Hurkacz continua a giocare bene e dalle facce si direbbe anche che è il polacco il più “fresco” dei due. L’attenzione di Medvedev è però massima in battuta: nei suoi primi tre turni di battuta è costretto a giocare solamente tre seconde. L’apparente calma del russo non è una buona notizia per Hubi che infatti va in difficoltà al servizio nel fatidico settimo game. Prima la risposta di dritto e poi la regolarità del rovescio portano Daniil alla palla break, trasformata con fortuna (risposta colpita male) ma anche bravura (propensione offensiva e buona difesa della rete).

Il polacco prova a reagire anche questa volta e tornando vicino al campo si procura immediatamente una palla del controbreak. Medvedev opta per il serve and volley ma non gioca la volée lasciando scorrere la risposta di Hurkacz che finisce effettivamente lunga, seppur di poco. Hubi è ancora una volta encomiabile quando vince un punto fatto di nastri, corsa e tecnica che prolunga il game: nei due punti successivi, però, le gambe non lo aiutano a rispondere a due prime non irresistibile del numero 3 del mondo. Sul 5-4 Daniil può quindi servire per il match e lo fa con grande attenzione chiudendo con una smorzata non bella da vedere ma efficace: lo specchio del tennis di Medvedev che conquista un’altra semifinale Slam, l’ottava della sua carriera e la terza in Australia.

Con la collaborazione di Danilo Gori

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