WTA Abu Dhabi: Kasatkina in finale dopo tre ore di lotta con Haddad Maia. Trova Rybakina che batte Samsonova

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WTA Abu Dhabi: Kasatkina in finale dopo tre ore di lotta con Haddad Maia. Trova Rybakina che batte Samsonova

Daria Kazatkina doma la brasiliana Beatriz Haddad Maria e raggiunge la 15^ finale della carriera. Sono due in più per Elena Rybakina

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Daria Kasatkina – WTA Montreal 2023 (foto via Twitter @OBNmontreal)
 

Il torneo WTA 500 Mubadala Abu Dhabi Open si avvicina alle sue fasi conclusive. La prima delle due semifinali ha visto scendere in campo la russa Daria Kasatkina (numero 14 del ranking WTA) contro la brasiliana Maria Beatriz Haddad Maia (numero 13 del ranking WTA), mentre la seconda semifinale ha contrapposto la kazaka Elena Rybakina (numero 5 del ranking WTA) contro la russa Liudmila Samsonova (numero 15 del ranking WTA).

A dare il via alle danze allo Zayed Sports City International Tennis Centre, sono Kasaktina e Haddad Maia che, nel caldo di Abu Dhabi, hanno dovuto lottare per tre ore prima di concludere la partita al tie-break del terzo set in favore della tennista russa che è riuscita a vincere con il punteggio di 6-3 4-6 7-6(5). Le due giocatrici hanno dato vita ad una battaglia intensa che ha tenuto gli spettatori con il fiato sospeso per tre ore. Le due tenniste hanno mantenuto alto il livello che si è intensificato nelle sue fasi finali. Per Daria è la 15esima finale in un torneo WTA (la seconda nella stagione), è stata una dura battaglia e intervistata alla fine del match, ha così commentato: “Beatriz è una delle più grandi lottatrici del tour. Ho dovuto lottare fino alla fine perché lei non ti regala mai niente”.

[7] D. Kasatkina b. [6] B.M. Haddad 6-3 4-6 7-6(5)

PRIMO SET: KASATKINA IN PALLA

Kasatkina è alla sua terza partita contro Haddad Maia e in questo primo parziale riesce a partire subito fiduciosa e in palla, servendo il 77% di prime e portando a casa 31 punti contro i 25 della sua avversaria. La russa è più solida della sua avversaria che nonostante tutto riesce ad avere 5 palle break a disposizione. Anche in risposta la numero 14 del ranking è solida e si aggiudica il 55% dei punti sulla prima e ben il 75 % dei punti sulla seconda della giocatrice brasiliana. Un primo set tra alti bassi vede uscire vittoriosa la giocatrice russa che in 41 minuti si aggiudica il primo set con il punteggio di 6-3.

SECONDO SET: HADDAD VINCE IL BRACCIO DI FERRO

Ottimo inizio della russa, che immediatamente si porta avanti di un break nel secondo set. Il vantaggio dura pochissimo, alla prima opportunità la brasiliana pareggia i conti, dopo un grandissimo gesto di sportività della russa, che concede il punto all’avversaria in seguito a un’overrule errato del giudice di sedia. E da lì, la Kasatkina, fatica sempre più. Altro break nel quinto gioco, e sono 3 game consecutivi a favore della brasiliana. Scambio infinito, un approccio con dritto in back lungolinea della russa che fa sognare i tempi passati, costringendo Maia a offrirsi a una semplice volèe di rovescio. La russa arriva in corsa, se la trova addosso, errore terrificante e 4-2 a favore di Haddad Maia. Kasatkina riesce finalmente a interrompere l’emorragia, resta in scia, 4-3. Nel gioco successivo, la testa di serie numero 6 è costretta agli straordinari da una serie di ottime risposte dell’avversaria. Le annulla due palle break e Maia guadagna l’onore di poter servire per chiudere il secondo parziale. Nessuna fatica nel momento decisivo, Haddad Maia vince il secondo set 6-4.

TERZO SET: HADDAD MAIA TENTA L’ALLUNGO MA KASATKINA LA RIACCIUFFA

Nei primi game del set decisivo la tensione nel braccio di Kasaktina, gioca un ruolo determinante. Alla russa vengono richiesti degli sforzi ulteriori e deve affrontare due palle break che Haddad sfrutta per acquisire il vantaggio nei confronti della sua avversaria portandosi così 2-0 avanti, dopo uno splendido serve and volley, merce ormai rara nel tennis moderno.

Haddad sorride ai suoi errori, è tranquilla e scherza con il suo angolo. E’ lei che comanda il gioco, aggredisce contro un’avversaria che è troppo remissiva inizialmente ma che riesce a riprendere il controllo del campo e della partita nel quarto gioco, aggiudicandosi tre palle break che sfrutta per pareggiare i conti. Kasatkina insiste sull’angolo del dritto dell’avversaria, con colpi precisi e potenti ma Haddad non vuole cedere nemmeno un centimetro di campo e resiste all’incessante pressione dell’avversaria. La partita entra nelle sue fasi finali e diventa incandescente. Gli scambi si allungano ed entrambe le giocatrici devono trovare soluzioni mettendo i piedi dentro al campo, nonostante le ormai due ore e trenta minuti di gioco che mettono a dura prova le gambe di entrambe.

La partita giunge così al tie break per decidere le sorti dell’incontro, dopo una palla break importantissima non sfruttata dalla numero 6 del seeding al decimo game. Kasatkina si porta 6-2 avanti, aumentando il ritmo e la precisione dei colpi contro un’avversaria che si muove più lentamente ma che non è disposta a cedere così facilmente. Sono 4 i match point in favore della russa che con una prima di servizio ad uscire, chiude il match in 3 ore sotto gli applausi e la standig ovation dei presenti.

[1] E. Rybakina b. [8] L. Samsonova 6-0 4-6 6-2

Anche nella seconda semifinale si suda e si lotta parecchio, nonostante un inizio incerto della tennista italo-russa che ad Abu Dhabi è arrivata in finale lo scorso anno. Tra le due giocatrici ci sono stati già quattro precedenti, tutti vinti da Samsonova che non inizia in maniera brillante il match. Le servono 30 minuti prima di entrare in partita e incominciare a dettare i ritmi del gioco, con colpi violenti e precisi. Rybakina riesce però a rientrare nel terzo parziale e a chiudere la partita, sconfiggendo per la prima volta la sua avversaria con il punteggio di 6-0 4-6 6-2 in un’ora e 52 minuti.

PRIMO SET: 25 MINUTI DI MONOLOGO

Rybakina parte forte, ispirata al servizio e sicura nei colpi da fondo. Per la giocatrice kazaka in questo primo set non ci sono grandi preoccupazioni. Le riesce tutto con una facilità disarmante e chiude il primo set con un facile e comodo 6-0 in 25 minuti. Sicuramente complice la sua avversaria che commette ben 14 errori non forzati, al contrario di Rybakina che di errori non forzati ne fa 0. La numero 1 del seeding inoltre, chiude il primo parziale con l’89% dei punti vinti con la prima di servizio e il 67% dei punti vinti con la seconda.

SECONDO SET: SAMSONOVA RIORDINA LE IDEE

Samsonova si prende una pausa tra i due set e torna in campo agguerrita e motivata cogliendo impreparata la kazaka che improvvisamente si trova 4-1 sotto nel secondo parziale. L’italo-russa sembra aver ritrovato fiducia nei suoi colpi mentre Rybakina è calata d’attenzione e non riesce a trovare una nuova via d’uscita nei turni di servizio dell’avversaria. Al decimo game del secondo parziale, Samsonova serve per il set e chiude con il punteggio di 6-4, con solo il 50% delle prime palle in campo. Il secondo set è in favore della tennista russa che riesce ad aggiudicarselo con 36 punti a suo favore contro i 30 della sua avversaria.

TERZO SET: RYBAKINA RITROVA IL FOCUS

Continua a far male con la sua prima di servizio, la tennista kazaka che nel quarto game di quest’ultimo parziale riesce a procurarsi tre palle break. Grazie ad un doppio fallo di Samsonova, la partita scivola in favore di Rybakina che sfrutta le palle break, si porta 3-1 avanti e concretizza a servizio per il 4 a 1. Samsonova rimane attaccata al match, seppur con qualche fatica nei suoi turni di servizio, regalando a tratti dei vincenti di rovescio che lasciano inchiodata l’avversaria. Rybakina rimane però impassibile in quest’ultimo set e in poco più di 30 minuti, mantiene il servizio e si trova 5-2 avanti. Basta solo un match point dei due a disposizione per chiudere il match in favore della tennista kazaka che in un’ora e 52 minuti si aggiudica la finale.

Jacopo Dantona

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