Da Lugano, il nostro inviato
Otto Virtanen difende il titolo del 2023, ora è sempre più vicino alla top 100
Sotto un’intensa pioggia invernale, i campi svizzeri sono pronti alla finale del Challenger 75 di Lugano, per decretare il vincitore della quarta edizione.
Ai due lati del campo, il finlandese Otto Virtanen, già campione nel 2023, e Daniel Masur, tedesco e vincitore qui in doppio nel 2022. Entrambi campioni, ma con storie molto diverse.
Il primo, classe 2001, è in grande ascesa, in continuo miglioramento. Ormai fra i più esperti nel circuito minore, comincia a diventare una mina vagante anche nei tabelloni ATP. Forte della sconfitta di Bergs, è ben conscio della chance che ha. Difendere un titolo, non è cosa da tutti i giorni.
Opposto a lui, Daniel Masur, ventinovenne alle prese con un complicato rientro dopo un’operazione subita proprio nel miglior momento della sua carriera. Ex numero 176 al mondo, si trova ora a cavallo fra i primi 300 e 400 al mondo, ma con una classifica pronta a migliorare già dalla settimana successiva. Il tedesco, partito dalle qualificazioni, conquista la finale dopo un percorso di rara perfezione: nessun set perso, 12 vinti. Ogni partita, sempre da grande sfavorito. Ogni partita, chiamato a compiere il miracolo contro giocatori di classifica ben maggiore. Lui, non ha mai smesso di crederci.
Sulla carta, il finlandese è ovviamente favorito. Ma in una finale, i numeri non contano.
Ed è proprio Masur a partire meglio. Entrambi scendono in campo timorosi, in difficoltà nel trovare il giusto tempo sulla palla. Il servizio del tedesco nei primi giochi fatica a superare i 160 chilometri orari, anche sulla prima. Ma Otto non sfrutta le occasioni, troppo spesso forza la risposta errando in troppa fretta. Riesce a conquistare due palle break, prontamente annullate dall’avversario. Masur inizia a sciogliersi, e nel quinto gioco vince il game in risposta, portandosi avanti. Il braccio del tedesco, però, torna ad irrigidirsi nel momento decisivo. Al servizio per il set, Daniel fatica a trovare la prima, giocando una seconda troppo poco competitiva. Arriva il controbreak, ed è nuovamente parità. Non vuole mollare, continua a lottare. Conquista il tiebreak ed inaspettatamente vince il primo set. Ora è a un parziale di distanza dal titolo.
Otto non ci sta, il titolo è suo e tale deve restare.
Il secondo è decisamente più avvincente. Break e controbreak immediato, 2 pari. Tanta, tantissima lotta. Nessuno dei due vuole mollare, neanche di un centimetro. Il settimo gioco vale il secondo set. Masur cala ancora sul colpo d’inizio gioco, Virtanen comincia a trovare la chiave del match: palle corte e rovesci lungo linea. Il tedesco si ritrova spesso fuori dal campo, a ricercare il dritto coi piedi in corridoio: il colpo bimane lungo linea, quindi, diventa per il finlandese un’arma di fondamentale importanza. Il cambio tattico vale il secondo parziale, si va al terzo e decisivo set. Ora, si giocano tutto.
I due adesso giocano ad armi pari. Il tedesco muove benissimo col taglio sotto, a rallentare lo scambio per poi girarsi sul dritto. Il colpo bimane resta un colpo che evita in ogni modo, costringendolo a scoprirsi sul lato destro del campo. Entrambi trovano continuità al servizio. La pressione su Masur, adesso, inizia a farsi sentire. Si sgretola sul più bello, il braccino torna protagonista e la profondità che ha caratterizzato la maggior parte dei suoi colpi da inizio partita, scompare. Sul 6-5 spreca due matchpoint, destinati a entrare nella sua mente per il resto della partita. Ora serve annullare tutto e ricominciare, il tie break arriva senza nessun break. Otto si dimostra, ancora una volta, un giocatore di massima solidità nei momenti decisivi, aiutato da un servizio ad altissime velocità. Col sedicesimo ace e l’overrule dell’arbitro, Otto Virtanen vince il Challenger di Lugano per il secondo anno consecutivo.
Daniel Masur esce a testa alta, altissima, da un torneo in cui ha dimostrato un livello di tennis impressionante, capace di arrivare in finale dalle qualificazioni senza mai concedere un set. Ottime prestazioni caratterizzate da ampi margini di miglioramento, per un giocatore che vuole ancora scrivere la sua storia sui campi da tennis.
Virtanen bravissimo a sfruttare ogni chance avuta, trionfa perdendo un solo parziale e mostrando un servizio di preziosissima caratura. L’arma in più, per un giocatore comunque dotato di buonissima mano sotto rete e discreti colpi a rimbalzo.
La top 100, adesso, è a un passo. È il momento del salto decisivo, verso il circuito dei grandi.
Roman Bongiorno